Il fastidio alla pelle del pene perchè non si capisce cosa sia
Buon pomeriggio, mi chiamo Fabio, sono un ragazzo di 24 anni e vi scrivo a causa di un costante fastidio al pene. Il problema è presente da circa due anni e non riesco a liberarmene. Il primo vero fastidio è cominciato un giorno dopo essermi masturbato (avevo stimolato in modo particolare con il pollice la base del glande).
Era cominciato un piccolo formicolio (o pizzicorio) proprio in quel punto della pella in cui avevo effettuato maggiore stimolazione e la pelle risultava leggermente arrossata. Lì per lì non gli diedi tanta attenzione pensando.."passerà"..Dopo circa due settimane il piccolo formicolio continuava e riscontravo sempre un leggero rossore della pelle.Decisi di andare dal mio medico il quale mi controllò, mi disse che non avevo assolutamente niente e che dovevo lavarmi solo con acqua e solo lo stretto necessario. La mia attività sessuale con la mia ragazza intanto continuava senza nessun problema. Nel frattempo la situazione lì sotto rimaneva più o meno la stessa, sentivo che il formicolio aveva guadagnato un pò di terreno , lo sentivo in una superficie di pelle relativamente più estesa (sempre alla base del glande. (Avevo eseguito nello stesso periodo i consueti esami del sangue e delle urine e da quest'ultime risultava la presenza di mucopus). Passano altre due settimane e torno dal mio medico che ribadisce quanto detto la volta precedente e mi prescrive dei lavaggi con EUCLORINA per circa una settimana e delle pastiglie antiinfiammatorie. Lì per lì i lavaggi sembrano dare un leggero sollievo ma poi la situazione torna la stessa. Voglio precisare che il fastidio non provocava nessun dolore nè durante i rapporti, nè quando orinavo, nè nei momenti d'inattività sessuale. Lo sentivo e ci convivevo. Un mesetto dopo torno dal mio medico dicendogli che la situazione è sempre la stessa e che nonostante non ho nessun dolore, nè niente di visibile ad occhio nudo, il formicolio c'è. Mi viene consigliato un DERMATOLOGO, il quale mi visita all'incirca un mese dopo (siamo piùo meno a fine giugno 2006). Il dermatologo non riscontrò nulla ad occhio nudo se non una leggerissima infiammazione e conseguente indebolimento dello strato più esterno della pelle. Mi prescrisse l'utilizzo di Zintrof la sera prima di andare a dormire per un mese, Lichenin per la consueta pulizia intima e delle pastiglie di cui non ricordo più il nome per tre mesi. Comincio quanto prescritto a inizio settembre, sottovalutando un pò la cosa. A Gennaio (2007)torno dal dermatologo il quale mi assicura sempre e solo guardando e toccando che dal punto di vista dermatologico tutto è a posto e se il fastidio continua probabilmente avrei dovuto consultarmi con andrologo/urologo. Mi consigliò un andrologo dal quale andai ad Aprile 2007, gli spiegai la situazione che intanto era peggiorata, ossia il formicolio (pizzicorio/lievi puncicate) era concentrato maggiormanete su tutta la pelle che ricopre il glande ma lo sentivo anche più giù, e anche sotto la pelle intorno ai testicoli. Inoltre durante la masturbazione e i rapporti il formicolio nella zona di maggior concentrazione diventava un vero e proprio bruciore e sento come se la pelle tirasse, (in concomitanza e non so se le cose sono collegate ma credo proprio di sì avverto anche un indebolimento nel mantenere l'erezione al suo massimo livello).Dopo la visita da cui non riscontra nulla di significativo l'andrologo mi prescrive degli esami specifici per la ricerca di germi comuni, clamidia e micoplasmi nelle urine e nel liquido seminale. Effettuo gli esami (maggio), risultato : tutti negativi. Torno a luglio dall'andrologo che vede gli esami e poi mi prescrive un'ecografia transrettale. La effettuo a fine novembre 2007 dalla quale risulta un'infiammazione alla prostata. Inoltre a gennaio effettuo di nuovo gl esami del sangue e l'esame batteriologico delle urine risulta positivo allo staffilococco epidermidis.Arriviamo quindi ad oggi:Da metà febbraio circa (ossia ultima visita dall'andrologo) sto seguendo una terapia per la prostatite (la prima settimana ho curato contemporaneamente anche l'infezione da parte del batterio, con CIPROXIN) da ieri ho finito i 2 mesi di ciclo con MITTOVAL (il primo mese la mattina prendevo anche un altro farmaco di cui ora non ricordo il nome) e ora per 2 mesi 4 compresse di ananase al giorno e per tre mesi la sera prima di andara a dormire IPERTROFAN.
Il punto è che ora mi si sono confuse un pò le idee, sono partito per curare il fastidio alla pelle del pene (di cui l'andrologo sembrerebbe non trovare la causa come hanno fatto i suoi predecessori) e sto curando la prostatite.
Vorrei un consiglio da voi. Quello che più mi preoccupa è ora il fastidio alla pelle del pene perchè non si capisce cosa sia e in più mi da problemi nella mia attività sessuale. Potrebbe essere tutto causato dalla prostatite??? (anche se ne dubito). Viceversa, potrebbe essere tutto partito dalla pelle del pene? Oppure è più probabile che le due cose siano indipendenti?
Non so più cosa fare visto che ho consultato già il mio medico, più un dermatologo, più un andrologo. Vorrei risolvere magari anche grazie al vostro aiuto questo problema.
Grazie anticipatamente per il tempo dedicatomi e buon lavoro.
Era cominciato un piccolo formicolio (o pizzicorio) proprio in quel punto della pella in cui avevo effettuato maggiore stimolazione e la pelle risultava leggermente arrossata. Lì per lì non gli diedi tanta attenzione pensando.."passerà"..Dopo circa due settimane il piccolo formicolio continuava e riscontravo sempre un leggero rossore della pelle.Decisi di andare dal mio medico il quale mi controllò, mi disse che non avevo assolutamente niente e che dovevo lavarmi solo con acqua e solo lo stretto necessario. La mia attività sessuale con la mia ragazza intanto continuava senza nessun problema. Nel frattempo la situazione lì sotto rimaneva più o meno la stessa, sentivo che il formicolio aveva guadagnato un pò di terreno , lo sentivo in una superficie di pelle relativamente più estesa (sempre alla base del glande. (Avevo eseguito nello stesso periodo i consueti esami del sangue e delle urine e da quest'ultime risultava la presenza di mucopus). Passano altre due settimane e torno dal mio medico che ribadisce quanto detto la volta precedente e mi prescrive dei lavaggi con EUCLORINA per circa una settimana e delle pastiglie antiinfiammatorie. Lì per lì i lavaggi sembrano dare un leggero sollievo ma poi la situazione torna la stessa. Voglio precisare che il fastidio non provocava nessun dolore nè durante i rapporti, nè quando orinavo, nè nei momenti d'inattività sessuale. Lo sentivo e ci convivevo. Un mesetto dopo torno dal mio medico dicendogli che la situazione è sempre la stessa e che nonostante non ho nessun dolore, nè niente di visibile ad occhio nudo, il formicolio c'è. Mi viene consigliato un DERMATOLOGO, il quale mi visita all'incirca un mese dopo (siamo piùo meno a fine giugno 2006). Il dermatologo non riscontrò nulla ad occhio nudo se non una leggerissima infiammazione e conseguente indebolimento dello strato più esterno della pelle. Mi prescrisse l'utilizzo di Zintrof la sera prima di andare a dormire per un mese, Lichenin per la consueta pulizia intima e delle pastiglie di cui non ricordo più il nome per tre mesi. Comincio quanto prescritto a inizio settembre, sottovalutando un pò la cosa. A Gennaio (2007)torno dal dermatologo il quale mi assicura sempre e solo guardando e toccando che dal punto di vista dermatologico tutto è a posto e se il fastidio continua probabilmente avrei dovuto consultarmi con andrologo/urologo. Mi consigliò un andrologo dal quale andai ad Aprile 2007, gli spiegai la situazione che intanto era peggiorata, ossia il formicolio (pizzicorio/lievi puncicate) era concentrato maggiormanete su tutta la pelle che ricopre il glande ma lo sentivo anche più giù, e anche sotto la pelle intorno ai testicoli. Inoltre durante la masturbazione e i rapporti il formicolio nella zona di maggior concentrazione diventava un vero e proprio bruciore e sento come se la pelle tirasse, (in concomitanza e non so se le cose sono collegate ma credo proprio di sì avverto anche un indebolimento nel mantenere l'erezione al suo massimo livello).Dopo la visita da cui non riscontra nulla di significativo l'andrologo mi prescrive degli esami specifici per la ricerca di germi comuni, clamidia e micoplasmi nelle urine e nel liquido seminale. Effettuo gli esami (maggio), risultato : tutti negativi. Torno a luglio dall'andrologo che vede gli esami e poi mi prescrive un'ecografia transrettale. La effettuo a fine novembre 2007 dalla quale risulta un'infiammazione alla prostata. Inoltre a gennaio effettuo di nuovo gl esami del sangue e l'esame batteriologico delle urine risulta positivo allo staffilococco epidermidis.Arriviamo quindi ad oggi:Da metà febbraio circa (ossia ultima visita dall'andrologo) sto seguendo una terapia per la prostatite (la prima settimana ho curato contemporaneamente anche l'infezione da parte del batterio, con CIPROXIN) da ieri ho finito i 2 mesi di ciclo con MITTOVAL (il primo mese la mattina prendevo anche un altro farmaco di cui ora non ricordo il nome) e ora per 2 mesi 4 compresse di ananase al giorno e per tre mesi la sera prima di andara a dormire IPERTROFAN.
Il punto è che ora mi si sono confuse un pò le idee, sono partito per curare il fastidio alla pelle del pene (di cui l'andrologo sembrerebbe non trovare la causa come hanno fatto i suoi predecessori) e sto curando la prostatite.
Vorrei un consiglio da voi. Quello che più mi preoccupa è ora il fastidio alla pelle del pene perchè non si capisce cosa sia e in più mi da problemi nella mia attività sessuale. Potrebbe essere tutto causato dalla prostatite??? (anche se ne dubito). Viceversa, potrebbe essere tutto partito dalla pelle del pene? Oppure è più probabile che le due cose siano indipendenti?
Non so più cosa fare visto che ho consultato già il mio medico, più un dermatologo, più un andrologo. Vorrei risolvere magari anche grazie al vostro aiuto questo problema.
Grazie anticipatamente per il tempo dedicatomi e buon lavoro.
[#2]
Gentile utente,
nonostante le sue ampie descrizioni del suo caso, non si riesce bene a comprendere il reale stato del suo problema (la visita diretta è un'altra cosa) : pertanto nessun orientamento specialistico da tale sede appare serio in base alla sua descrizione:
il consiglio migliore è quello di selezionare - per la sua corretta diagnosi - la sede Specialistica VENEREOLOGICA (con l'esperto di cute e mucose genitali): nessuna altra potrà avere le medesime specificità; non perda la fiducia e riprogrammi il consulto.
cari saluti
nonostante le sue ampie descrizioni del suo caso, non si riesce bene a comprendere il reale stato del suo problema (la visita diretta è un'altra cosa) : pertanto nessun orientamento specialistico da tale sede appare serio in base alla sua descrizione:
il consiglio migliore è quello di selezionare - per la sua corretta diagnosi - la sede Specialistica VENEREOLOGICA (con l'esperto di cute e mucose genitali): nessuna altra potrà avere le medesime specificità; non perda la fiducia e riprogrammi il consulto.
cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#3]
Utente
Il Dermatologo di cui parlo nella descrizione è specializzato in DERMATOLOGIA e VENEREOLOGIA..mi auguro abbia sfruttato tutte le sue competenze per valutare la mia situazione!!!Fatto sta che il problema non è migliorato, anzi!!Comunque prendo atto del vostro consiglio che almeno confermerebbe la mia ipotesi (valutazione personale del mio stato come diretto interessato) di problema cutaneo o comunque di mucose genitali!!!Vi ringrazio e mi auguro che altri specialisti su questo utilissimo portale offrino la loro opinione!! Vi farò sapere al più presto!!Grazie e buon lavoro!
[#4]
Utente
Dottor LAINO mi rivolgo a lei visto che offre consulti a Roma...vorrei prenotare un consulto da lei il prima possibile, perchè sinceramente vorrei affrontare la situazione al più presto per non dovermi ritrovare ad affrontare problemi ben più gravi in futuro!Mi affido a lei..speriamo bene! mi faccia sapere al più presto!
[#5]
Gentile utente,
La medicina e i medici non sono macchine infallibili: orbene anche quando le macchine non infallibili, non falliscono, ogni paziente è un'isola a sé e può rispondere alle terapie in maniera dissimile:
tutto questo per dirle in altre parole, di proseguire nella giusta strada specialistica (quella dermatologica venereologica) con lo stesso Medico (scelta da me consigliata) o con altri di vostra fiducia.
cari saluti
La medicina e i medici non sono macchine infallibili: orbene anche quando le macchine non infallibili, non falliscono, ogni paziente è un'isola a sé e può rispondere alle terapie in maniera dissimile:
tutto questo per dirle in altre parole, di proseguire nella giusta strada specialistica (quella dermatologica venereologica) con lo stesso Medico (scelta da me consigliata) o con altri di vostra fiducia.
cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 20.8k visite dal 15/04/2008.
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