Nevo melanocitico
Spett.le Staff di Medicitalia,
a seguito di variazione di forma e colore di un neo in corrispondenza della caviglia e conseguente perdita di liquidi dallo stesso, con manifestazioni pruriginose, il mio ragazzo (34 anni) si è sottoposto a visita dermatologica, e lo specialista ne ha consigliato l'asportazione, insieme ad un altro neo che apparentemente non mostrava sintomi (1. neo toracico 2. neo posizionato internamente alla caviglia).
il diametro massimo di entrambi i nei era di circa 1,5 - 1,8 cm.
Si è sottoposto ad un primo intervento chirurgico ed abbiamo appena ricevuto il referto dell'esame istologico e vi è scritto:
1. Iperplasia melanocitaria basale lentigginosa con foci di nevo melanocitico
piano giunzionale incipiente (=Jentigo, sec. Ackerman) della cute.
2. displasia melanocitaria epitelioide giunzionale alias nevo melanocitico giunzionale severamente displastico o melanoma in situ alias S.A.M.P.U.S. (acronimo di Superficial Atypycal Melanocytyc Proliferatio of Undetermined Significance, sec. Elder) della cute: si raccomanda allargamento di sicurezza.
Exeresi chirurgica in tessuto sano di entrambe le lesioni.
Premetto che il chirurgo ci ha detto di stare tranquilli, fatto salvo un secondo intervento per allargare la zona interessata dalla prima asportazione, come consigliato nel referto ispologico a scopo cautelativo.
Non ha ancora prenotato la visita dermatologica, che conta di fare a breve, ma la parola "nevo melanocitico" ci ha messo un pò in allarme, pertanto vorremmo sapere preventivamente se è vero che possiamo stare tranquilli come ci ha detto il chirurgo o se è consigliabile fare altri accertamenti (es. esami sanguigni o di altro genere, ...) oltre al secondo intervento chirurgico, per verificare che questo problema sia effettivamente localizzato al tessuto asportato, anche perchè il referto è così "tecnico" che ci risulta difficile comprendere cosa vi sia scritto.
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità offerta e porgo
Distinti saluti
a seguito di variazione di forma e colore di un neo in corrispondenza della caviglia e conseguente perdita di liquidi dallo stesso, con manifestazioni pruriginose, il mio ragazzo (34 anni) si è sottoposto a visita dermatologica, e lo specialista ne ha consigliato l'asportazione, insieme ad un altro neo che apparentemente non mostrava sintomi (1. neo toracico 2. neo posizionato internamente alla caviglia).
il diametro massimo di entrambi i nei era di circa 1,5 - 1,8 cm.
Si è sottoposto ad un primo intervento chirurgico ed abbiamo appena ricevuto il referto dell'esame istologico e vi è scritto:
1. Iperplasia melanocitaria basale lentigginosa con foci di nevo melanocitico
piano giunzionale incipiente (=Jentigo, sec. Ackerman) della cute.
2. displasia melanocitaria epitelioide giunzionale alias nevo melanocitico giunzionale severamente displastico o melanoma in situ alias S.A.M.P.U.S. (acronimo di Superficial Atypycal Melanocytyc Proliferatio of Undetermined Significance, sec. Elder) della cute: si raccomanda allargamento di sicurezza.
Exeresi chirurgica in tessuto sano di entrambe le lesioni.
Premetto che il chirurgo ci ha detto di stare tranquilli, fatto salvo un secondo intervento per allargare la zona interessata dalla prima asportazione, come consigliato nel referto ispologico a scopo cautelativo.
Non ha ancora prenotato la visita dermatologica, che conta di fare a breve, ma la parola "nevo melanocitico" ci ha messo un pò in allarme, pertanto vorremmo sapere preventivamente se è vero che possiamo stare tranquilli come ci ha detto il chirurgo o se è consigliabile fare altri accertamenti (es. esami sanguigni o di altro genere, ...) oltre al secondo intervento chirurgico, per verificare che questo problema sia effettivamente localizzato al tessuto asportato, anche perchè il referto è così "tecnico" che ci risulta difficile comprendere cosa vi sia scritto.
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità offerta e porgo
Distinti saluti
[#1]
Gentile Utente,
la parola "nevo melanocitico" è la parola più rassicurante del mondo, si tratta di elemento assolutamente benigno. Il primo elemento è una lentiggine. Il secondo un nevo displastico in diagnosi differenziale con melanoma in situ che, per scelta del patologo, viene radicalizzato.
Non dovete assolutamente temere nulla perchè non sono lesioni in grado di nuocere alla salute generale.
La presenza di un nevo displastico significa tuttavia una maggior propensione costituzionale a sviluppare melanomi e pertanto sono raccomandate visite dermatologiche annuali.
Cordiali saluti
la parola "nevo melanocitico" è la parola più rassicurante del mondo, si tratta di elemento assolutamente benigno. Il primo elemento è una lentiggine. Il secondo un nevo displastico in diagnosi differenziale con melanoma in situ che, per scelta del patologo, viene radicalizzato.
Non dovete assolutamente temere nulla perchè non sono lesioni in grado di nuocere alla salute generale.
La presenza di un nevo displastico significa tuttavia una maggior propensione costituzionale a sviluppare melanomi e pertanto sono raccomandate visite dermatologiche annuali.
Cordiali saluti
Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia
[#2]
Utente
Spett.le Dr. Brunelli,
la ringrazio per la disponibilità e per il servizio che costantemente offrite.
E' stato molto cortese, oltre che rassicurante.
Pertanto procediamo con la visita dermatologica ed il secondo intervento chirurgico, e se ci dovessero ulteriori risvolti, sarò lieta di tenerLa informato.
Cordiali saluti
la ringrazio per la disponibilità e per il servizio che costantemente offrite.
E' stato molto cortese, oltre che rassicurante.
Pertanto procediamo con la visita dermatologica ed il secondo intervento chirurgico, e se ci dovessero ulteriori risvolti, sarò lieta di tenerLa informato.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 18.1k visite dal 18/10/2012.
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Approfondimento su Melanoma
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