Strato bianco sul cuoio capelluto e aumentata caduta dei capelli
Gentilissime/i,
Sono un uomo verso i 40. Da 2 mesi circa ho costatato una caduta di capelli maggiore rispetto a quanto mi succede di solito nello stesso periodo da un po’ di anni. Sono stempiato, con capelli sottili, deboli e uniformemente poco numerosi ma costanti da molto tempo; nel periodo in oggetto, però, ne trovo anche sul cuscino come prima non mi accadeva.
Non ho fatto la conta, non so se arrivo a perderne 100 al dì ma l’allarme che mi spinge a chiedere il consulto deriva inoltre nel vedere che al termine di ogni lavaggio (1-2 a settimana) e solo allora, oltre ad una maggiore perdita che invece è di tutti i giorni, mi ritrovo il cuoio capelluto coperto da uno strato di colore bianco, costituito da “scaglie” oppure forfora, non rimovibili se non strofinando con insistenza (ci ho provato una tantum ma di norma non lo faccio), strato che diventa poi non più visibile a partire dal giorno successivo, senza che io mi accorga di quando e come spariscano tali elementi. Solo molto di recente ho qualche episodo di prurito.
Da tale analisi, è possibile orientarsi su una qualche problematica del capello o del cuoio capelluto di cui potrei essere affetto? E tale strato bianco o altrimenti definito potrebbe essere concausa dell’aumentata caduta?
Se si parla di stress come fattore contributivo, ne ho ma non attualmente in maniera evidentemente maggiore rispetto ad altri periodi. Non assumo farmaci abitualmente.
Utilizzo uno shampoo per capelli normali/fragili, cosiddetto “rinforzante” tra quelli più diffusi in commercio e asciugo i capelli con il phon. Non uso gel, né lozioni, olii o balsamo. Sarebbe opportuno e/o utile sostituire il prodotto con uno, per esempio, che non contenga tra gli ingredienti in etichetta il “sodium laureth solfate” o comunque tensioattivi che, ho letto un po’ in Rete, possono nuocere anche alla salute del capello e del cuoio capelluto?
Chiedo supporto per avere consigli sul se e sul come sia possibile provare a tamponare per vie brevi e immediate questa situazione, cercando di capire se è rilevabile uno o più tra i problemi più noti e diffusi; fintanto che non riesca a recarmi, presumo se opportuno, da un dermatologo specializzato in tricologia affinché possa indicarmi una possibile terapia di più lungo periodo contro il diradamento e la caduta, che comunque fino ad ora non mi avevano creato un vero allarme.
Sperando nei vostri preziosi pareri, ringrazio sin d’ora.
Sono un uomo verso i 40. Da 2 mesi circa ho costatato una caduta di capelli maggiore rispetto a quanto mi succede di solito nello stesso periodo da un po’ di anni. Sono stempiato, con capelli sottili, deboli e uniformemente poco numerosi ma costanti da molto tempo; nel periodo in oggetto, però, ne trovo anche sul cuscino come prima non mi accadeva.
Non ho fatto la conta, non so se arrivo a perderne 100 al dì ma l’allarme che mi spinge a chiedere il consulto deriva inoltre nel vedere che al termine di ogni lavaggio (1-2 a settimana) e solo allora, oltre ad una maggiore perdita che invece è di tutti i giorni, mi ritrovo il cuoio capelluto coperto da uno strato di colore bianco, costituito da “scaglie” oppure forfora, non rimovibili se non strofinando con insistenza (ci ho provato una tantum ma di norma non lo faccio), strato che diventa poi non più visibile a partire dal giorno successivo, senza che io mi accorga di quando e come spariscano tali elementi. Solo molto di recente ho qualche episodo di prurito.
Da tale analisi, è possibile orientarsi su una qualche problematica del capello o del cuoio capelluto di cui potrei essere affetto? E tale strato bianco o altrimenti definito potrebbe essere concausa dell’aumentata caduta?
Se si parla di stress come fattore contributivo, ne ho ma non attualmente in maniera evidentemente maggiore rispetto ad altri periodi. Non assumo farmaci abitualmente.
Utilizzo uno shampoo per capelli normali/fragili, cosiddetto “rinforzante” tra quelli più diffusi in commercio e asciugo i capelli con il phon. Non uso gel, né lozioni, olii o balsamo. Sarebbe opportuno e/o utile sostituire il prodotto con uno, per esempio, che non contenga tra gli ingredienti in etichetta il “sodium laureth solfate” o comunque tensioattivi che, ho letto un po’ in Rete, possono nuocere anche alla salute del capello e del cuoio capelluto?
Chiedo supporto per avere consigli sul se e sul come sia possibile provare a tamponare per vie brevi e immediate questa situazione, cercando di capire se è rilevabile uno o più tra i problemi più noti e diffusi; fintanto che non riesca a recarmi, presumo se opportuno, da un dermatologo specializzato in tricologia affinché possa indicarmi una possibile terapia di più lungo periodo contro il diradamento e la caduta, che comunque fino ad ora non mi avevano creato un vero allarme.
Sperando nei vostri preziosi pareri, ringrazio sin d’ora.
[#1]
salve,
per il suo problema basta un normale ma buon dermatologo.
Presumo che abbia una qualche problematica al cuoio capelluto che potrebbe anche incidere in una qualche maniera nella sua aumentata caduta dei capelli.
Ma purtroppo non possiamo sostituirci ad una vera e propria visita dermatologica che, anzi, le caldeggio
Saluti
per il suo problema basta un normale ma buon dermatologo.
Presumo che abbia una qualche problematica al cuoio capelluto che potrebbe anche incidere in una qualche maniera nella sua aumentata caduta dei capelli.
Ma purtroppo non possiamo sostituirci ad una vera e propria visita dermatologica che, anzi, le caldeggio
Saluti
Luigi Mocci MD
[#2]
Ex utente
Egr. Dottore,
La richiesta di consulto, in qualità di utente, è motivata dalla possibilità di poter ricevere "spunti e suggerimenti che indirizzino al curante più adatto".
Avevo specificato di essere consapevole di dovermi rivolgere ad un (buon) dermatologo ma che prima di far questo, speravo cortesemente e spero tuttora di ricevere, da parte Sua e/o di altri medici della sezione, almeno qualche opinione più "argomentata e complementare", che nella Sua risposta non ravvedo. Come da linee guida per il consulto, non mi aspetto una soluzione né la sostituzione di una visita e chiaramente, sono conscio di avere "una qualche problematica" ma l'utilità di un consulto è qualcosa di diverso.
Cordialmente.
La richiesta di consulto, in qualità di utente, è motivata dalla possibilità di poter ricevere "spunti e suggerimenti che indirizzino al curante più adatto".
Avevo specificato di essere consapevole di dovermi rivolgere ad un (buon) dermatologo ma che prima di far questo, speravo cortesemente e spero tuttora di ricevere, da parte Sua e/o di altri medici della sezione, almeno qualche opinione più "argomentata e complementare", che nella Sua risposta non ravvedo. Come da linee guida per il consulto, non mi aspetto una soluzione né la sostituzione di una visita e chiaramente, sono conscio di avere "una qualche problematica" ma l'utilità di un consulto è qualcosa di diverso.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6k visite dal 03/10/2012.
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