Melanoma pregresso
Egr. Dottore,
ho 36 anni ed un anno fa, precisamente a febbraio 2007, ho asportato un melanoma al braccio destro. L’esame istologico riportava quanto segue: “Melanoma cutaneo in fase di crescita orizzontale, infiltrante l’epidermide senza caratteri ulcerativi e con lieve infiltrato flogistico. Assenza di aspetti regressivi. Livello II di Clark (individuato con indagine immunoistochimica: HMB45). Basso indice mitotico. Escissione istologicamente completa. Consigliabile l'allargamento nella sede dell’escissione”.
Successivamente ho eseguito la radicalizzazione il cui esame istologico riferiva assenza di neoplasia.
Non conoscendo lo spessore sec Breslow (non riportato sull’esame istologico in quanto non misurabile con esattezza a causa della lieve tangenzialità della sezione, riferito dunque solo a voce pari a circa 0,3 mm), insieme al mio medico di famiglia abbiamo deciso di inviare i vetrini presso un centro oncologico il cui referto è stato il seguente: “Diagnosi: melanoma cutaneo sottile non ulcerato di tipo a diffusione superficiale, varietà a cellule epitelioidi localmente pigmentate ad attività mitotica pari a <1 MFx mmq, (1-2 MFx 10 HPF, 40x), inizialmente esteso al derma papillare. Discreto infiltrato linfoide reattivo frammisto a melanofagi in sede dermica. Conclusioni: Melanoma cutaneo. II livello sec Clark. Spessore sec Breslow non valutabile con certezza (apparentemente compreso tra 0,1 e 0,5 mm circa). PT1a sec TNM”.
Da un anno mi sottopongo al seguente follow up: rx torace (1 volta/anno), controllo nei ogni 3-4 mesi, ecografia al cavo ascellare destro ogni 4 mesi alternata ad un ecoaddome (prima una e dopo 4 mesi l’altra), esami del sangue di routine compreso fibrinogeno e LDH.
Le riporto gli esiti dell’ultimo ciclo di controlli:
ECOGRAFIA LINFONODI (nov. 2007) - Non si osservano linfonodi patologici ascellari e latero-cervicali da ambo i lati.
VISITA DERMATOLOGICA ALTRI NEI (febbr. 2008): nessuna lesione sospetta.
RX TORACE (febbr. 2008) - Non delimitabili lesioni parenchimali a focolaio in atto. Seni costo-frenici liberi. Ombra cardiaca nei limiti.
ESAMI SANGUE DI ROUTINE (febbr. 2008) - Gli esami eseguiti sono: glicemia, azotemia, creatinina, uricemia, trigliceridi, colesterolo totale, lattico deidrogenasi, potassio, transaminasi G.O.T., transaminasi G.P.T., bilirubina, gamma GT, V.E.S., emocromo, esame chimico-fisico urine, fibrinogeno e proteina C reattiva. Riporto solo quelli i cui valori sono risultati discordanti rispetto a quelli di riferimento tra parentesi:
1) per l’emocromo (n.b. effettuato subito dopo la fine delle mestruazioni) - MCV 81,1 fl (82,0-98,0) -MCH 25,5 pg (27,0-32,0)-MCHC 31,4 g/dl (32,0-38,0) - LYMPH 1,36 x10Ù3/ml (1,50-3,50)
2) proteina C reattiva 5,1 mg/l (0,00-3,0)
3) V.E.S. = 16 (I h), 36 (II h), 17 (I.K.)
ECOGRAFIA ADDOME COMPLETO (marzo 2008) - Fegato di dimensioni ai limiti superiori della norma, lievemente disomogenea ed iperecogena, senza evidenti lesioni focali. Pregressa colecistectomia. Vie biliari non dilatate. Pancreas normale per dimensioni ed ecostruttura a livello testa-corpo; non visualizzato per il meteorismo a livello corpo-coda. Milza normale per dimensioni ed ecostruttura. Reni normali per dimensioni ed ecostruttura; non segni di idronefrosi né evidenti immagini riferibili a calcoli. Vescica in sede, a pareti regolari, senza evidenti lesioni organiche.
Oltre ad avere un parere su questi esiti, vorrei porre altre domande:
- ritiene che io possa “abbassare la guardia” e vivere la mia vita con maggiore tranquillità rispetto a quanto ho fatto in questo primo anno dalla diagnosi? O devo vivere i prossimi anni ancora con il fiato sospeso? Insomma il primo anno è più determinante rispetto ai successivi per la ripresa della malattia? Che speranza di vita ho?
- non sarebbe opportuno anche per melanomi inferiori a 0,75 mm utilizzare la tecnica del linfonodo sentinella per una maggiore tranquillità? oppure fare delle terapie preventive? Nessun medico consultato me le ha consigliate, mi è stato sempre riferito che dovevo procedere solo con la radicalizzazione.
- un II livello di Clark può essere superiore a 0,75 mm? La non conoscenza precisa mi mette molta ansia…..
- come dovrei comportarmi per un’eventuale gravidanza? Ho letto pareri contrastanti sulla gravidanza e il melanoma, per via dello stimolo alla comparsa di nei displastici e di attivazione di micrometastasi silenti. Cosa è meglio fare?!!!
Ringrazio infinitamente per l'attenzione.
ho 36 anni ed un anno fa, precisamente a febbraio 2007, ho asportato un melanoma al braccio destro. L’esame istologico riportava quanto segue: “Melanoma cutaneo in fase di crescita orizzontale, infiltrante l’epidermide senza caratteri ulcerativi e con lieve infiltrato flogistico. Assenza di aspetti regressivi. Livello II di Clark (individuato con indagine immunoistochimica: HMB45). Basso indice mitotico. Escissione istologicamente completa. Consigliabile l'allargamento nella sede dell’escissione”.
Successivamente ho eseguito la radicalizzazione il cui esame istologico riferiva assenza di neoplasia.
Non conoscendo lo spessore sec Breslow (non riportato sull’esame istologico in quanto non misurabile con esattezza a causa della lieve tangenzialità della sezione, riferito dunque solo a voce pari a circa 0,3 mm), insieme al mio medico di famiglia abbiamo deciso di inviare i vetrini presso un centro oncologico il cui referto è stato il seguente: “Diagnosi: melanoma cutaneo sottile non ulcerato di tipo a diffusione superficiale, varietà a cellule epitelioidi localmente pigmentate ad attività mitotica pari a <1 MFx mmq, (1-2 MFx 10 HPF, 40x), inizialmente esteso al derma papillare. Discreto infiltrato linfoide reattivo frammisto a melanofagi in sede dermica. Conclusioni: Melanoma cutaneo. II livello sec Clark. Spessore sec Breslow non valutabile con certezza (apparentemente compreso tra 0,1 e 0,5 mm circa). PT1a sec TNM”.
Da un anno mi sottopongo al seguente follow up: rx torace (1 volta/anno), controllo nei ogni 3-4 mesi, ecografia al cavo ascellare destro ogni 4 mesi alternata ad un ecoaddome (prima una e dopo 4 mesi l’altra), esami del sangue di routine compreso fibrinogeno e LDH.
Le riporto gli esiti dell’ultimo ciclo di controlli:
ECOGRAFIA LINFONODI (nov. 2007) - Non si osservano linfonodi patologici ascellari e latero-cervicali da ambo i lati.
VISITA DERMATOLOGICA ALTRI NEI (febbr. 2008): nessuna lesione sospetta.
RX TORACE (febbr. 2008) - Non delimitabili lesioni parenchimali a focolaio in atto. Seni costo-frenici liberi. Ombra cardiaca nei limiti.
ESAMI SANGUE DI ROUTINE (febbr. 2008) - Gli esami eseguiti sono: glicemia, azotemia, creatinina, uricemia, trigliceridi, colesterolo totale, lattico deidrogenasi, potassio, transaminasi G.O.T., transaminasi G.P.T., bilirubina, gamma GT, V.E.S., emocromo, esame chimico-fisico urine, fibrinogeno e proteina C reattiva. Riporto solo quelli i cui valori sono risultati discordanti rispetto a quelli di riferimento tra parentesi:
1) per l’emocromo (n.b. effettuato subito dopo la fine delle mestruazioni) - MCV 81,1 fl (82,0-98,0) -MCH 25,5 pg (27,0-32,0)-MCHC 31,4 g/dl (32,0-38,0) - LYMPH 1,36 x10Ù3/ml (1,50-3,50)
2) proteina C reattiva 5,1 mg/l (0,00-3,0)
3) V.E.S. = 16 (I h), 36 (II h), 17 (I.K.)
ECOGRAFIA ADDOME COMPLETO (marzo 2008) - Fegato di dimensioni ai limiti superiori della norma, lievemente disomogenea ed iperecogena, senza evidenti lesioni focali. Pregressa colecistectomia. Vie biliari non dilatate. Pancreas normale per dimensioni ed ecostruttura a livello testa-corpo; non visualizzato per il meteorismo a livello corpo-coda. Milza normale per dimensioni ed ecostruttura. Reni normali per dimensioni ed ecostruttura; non segni di idronefrosi né evidenti immagini riferibili a calcoli. Vescica in sede, a pareti regolari, senza evidenti lesioni organiche.
Oltre ad avere un parere su questi esiti, vorrei porre altre domande:
- ritiene che io possa “abbassare la guardia” e vivere la mia vita con maggiore tranquillità rispetto a quanto ho fatto in questo primo anno dalla diagnosi? O devo vivere i prossimi anni ancora con il fiato sospeso? Insomma il primo anno è più determinante rispetto ai successivi per la ripresa della malattia? Che speranza di vita ho?
- non sarebbe opportuno anche per melanomi inferiori a 0,75 mm utilizzare la tecnica del linfonodo sentinella per una maggiore tranquillità? oppure fare delle terapie preventive? Nessun medico consultato me le ha consigliate, mi è stato sempre riferito che dovevo procedere solo con la radicalizzazione.
- un II livello di Clark può essere superiore a 0,75 mm? La non conoscenza precisa mi mette molta ansia…..
- come dovrei comportarmi per un’eventuale gravidanza? Ho letto pareri contrastanti sulla gravidanza e il melanoma, per via dello stimolo alla comparsa di nei displastici e di attivazione di micrometastasi silenti. Cosa è meglio fare?!!!
Ringrazio infinitamente per l'attenzione.
[#1]
Gentile Utente, può stare tranquilla tutto quello che sta facendo è corretto, continui pure a seguire le indicazioni di chi la sta seguendo in modo altamente professionale e vedrà che anche i controlli si diraderanno nel tempo.Per quanto riguarda la ricerca di una gravidanza non abbia timori per la cosa più bella che c'è al mondo
che non le arrecherà alcun danno.
Carissimi Saluti
che non le arrecherà alcun danno.
Carissimi Saluti
Dr.Alessandro Benini
Dirigente Medico Centro Grandi Ustionati
Osp."M.Bufalini" Cesena
[#2]
Il follow-up che ci ha indicato è corretto e ben eseguito: massima serenità nella progressione dello stesso, ben sapendo che un melanoma al di sotto dello 0.75 mm secondo Breslow è una situazione ad altissima percentuale di successo.
cari saluti e lieti di aggiornarci se vorrà
cari saluti e lieti di aggiornarci se vorrà
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#3]
Utente
Egregi dottori vi ringrazio enormemente per l'attenzione mostratami e per le notizie rassicuranti, anche se mi sembra di aver capito che non solo del tutto fuori pericolo. Leggo infatti le percentuali di sopravvivenza a tot anni, che se da un lato lasciano sperare bene poiché molto alte per un melanoma II livello di Clark e spessore < 1 mm, dall'altro mettono ansia in quanto esiste una seppure bassa percentuale di persone che muoiono lo stesso! Mi piacerebbe sapere ciò a cosa è dovuto (diagnosi errate? trascuratezza nei controlli?...) e come vengono ricavate queste percentuali di sopravvivenza. E poi vi chiedo, dovrei temere di più il ripresentarsi di un altro melanoma o una ricaduta da quello già asportato? Qualora dovessi avere una ricaduta, che possibilità ho di salvarmi? Chiedo scusa per le domande poco ottimiste, ma questa situazione mi crea molta ansia e continua paura della morte, soprattutto ogni qual volta si ripresenta il periodo del follow-up.
Grazie ancora e buona giornata
Grazie ancora e buona giornata
[#4]
Diciamo, gentile utente, a scapito di quello che può intendere, che togliere un Melanoma sottile (al di sotto di 0.75 sec. Breslow) significa in grandi linee salvare la vita ad un paziente.
questo è il messaggio che deve passare, poichè ancora ad oggi la prevenzione è la strada UNICA e principe da seguire per questo tumore.
per il resto, esistono e sono annoverati e descritti, purtroppo casi più sfortunati, molto, molto rari, ma parlare di percentuali e termini di sopravvivenza non credo sia congruo da questa sede, poichè è compito del suo dermatologo chiarirle tutti gli aspetti.
Internet è una grande risorsa ma deve essere usata con molta cautela: da qui partono orientamenti non vincolanti e mai diagnostici, il rapoprto umano e professionale fra il medico ed il paziente è ben altra cosa e non può essere surrogato da tale sede.
Pertanto è nostro compito elettivo, dirle che la lettura del suo caso è orientativametne positiva e che lei è ben seguito: tutto il resto rimane - e non certo per liquidarla, ma credo che abbia ben inteso il senso delle mie parole - di squisita competenza dermatologica diretta.
i più cari saluti e un invito a rassenerarsi dai brutti (e quantomai inutili) pensieri.
questo è il messaggio che deve passare, poichè ancora ad oggi la prevenzione è la strada UNICA e principe da seguire per questo tumore.
per il resto, esistono e sono annoverati e descritti, purtroppo casi più sfortunati, molto, molto rari, ma parlare di percentuali e termini di sopravvivenza non credo sia congruo da questa sede, poichè è compito del suo dermatologo chiarirle tutti gli aspetti.
Internet è una grande risorsa ma deve essere usata con molta cautela: da qui partono orientamenti non vincolanti e mai diagnostici, il rapoprto umano e professionale fra il medico ed il paziente è ben altra cosa e non può essere surrogato da tale sede.
Pertanto è nostro compito elettivo, dirle che la lettura del suo caso è orientativametne positiva e che lei è ben seguito: tutto il resto rimane - e non certo per liquidarla, ma credo che abbia ben inteso il senso delle mie parole - di squisita competenza dermatologica diretta.
i più cari saluti e un invito a rassenerarsi dai brutti (e quantomai inutili) pensieri.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 21.9k visite dal 19/03/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Melanoma
Il melanoma (tumore maligno della pelle) è una forma di cancro molto aggressiva, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).