Verruche e condilomi

Salve, sono un ragazzo di 22 anni pugliese ma che per motivi di studio sono fuori.Scrivo per chiedere un consulto.

Sul pene, precisamente ai lati del frenulo sono presenti delle escrescenze bianche(una su un lato e una sull'altro), mentre leggermente sopra il frenulo, sul glande,ci sono 2 piccoli puntini bianchi simili a brufoli.Quelle sul frenulo le ho da quando avevo 15 anni e nn avevo mai avuto rapporti sessuali.Quelle sul glande, sono usciti dopo, ora nn ricordo se prima o dopo il primo rapporto sessuale.Ogni tanto ho notato che quelli sul frenulo se ne cadono da soli e poi ricrescono nello stesso punto e non danno nessun fastidio.Ho una relazione stabile da 1 anno e mezzo e nn sempre abbiamo rapporti protetti.Lei non ha mai avuto nessun problema del genere.
Ho pensato potesse trattarsi di Condilomi, ma dovrebbero aumentare di numero con il passare del tempo.
Cosa potrebbe essere?

Inoltre, da qualche mese mi è apparso sotto la pianta del piede una probabile verruca.Dico probabile perchè inizialmente credevo fosse un callo, curandolo come tale, senza risultati.Ora,ne sta uscendo uno simile a distanza di 3-4 cm.
Sul dorso della mano, è apparso da un paio di giorni un qualcosa in rilievo tondeggiante, tipo brufolo, dolorante di colore leggermente arrossato,che provoca dolore al tatto.Potrebbe essere anche questa una verruca?
Sto iniziando a pensare che mi sto infettando da solo in varie parti del corpo.
Continuando ad avere rapporti sessuali, potrei infettare anche la mia ragazza?
Se quella sulla mano è una verruca, e continuo ad avere rapporti sessuali,usando le mani potrei infettare anche lei sui genitali?
Oppure le verruche sulle mani non intaccano i genitali?

Ovviamente seguirà una visita da un dermatologo, appena torno a casa.Ma nel frattempo vorrei saperne di più.

Scusate per le innumerevoli domande, ma sto iniziando a preoccuparmi seriamente.
Vi ringrazio anticipatamente
Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Alessandro Benini Dermatologo 3.2k 72
Gentile Utente, darle delle risposte senza avere visione diretta in dermatologia è cosa molto ardua, tenga presente che le ipotesi che fa sono tutte plausibili ed il contagio da parte di verruche in altre zone del corpo così come ad altre persone(in questo caso la sua partner )può avvenire.Con ciò, in attesa della visita dermatologica che chiarirà tutti i suoi dubbi, massima cautela,asciugamani separati e rapporti sessuali protetti.
Cari Saluti

Dr.Alessandro Benini
Dirigente Medico Centro Grandi Ustionati
Osp."M.Bufalini" Cesena

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la tempestiva risposta!
Ma se si dovesse trattare di condilomi, questi si trasmettono sessualmente.Sul frenulo le ho da prima di avere rapporti sessuali, e in tutto questo tempo dovrebbero moltiplicarsi e invece no!
Quindi c'è qualche possibilità che nn si tratti di condilomi?
Ho molta paura, soprattutto per la mia ragazza, per quanto riguarda il sesso orale.
[#3]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Gentile utente,

La diagnosi si potrà avere solo durante la visita Venereologica: nel frattempo eccole un piccolo vademecum per chiarirle un pò le idee in tema di HPV e di condilomatosi genitale:

1) E' nostro compito (in via non vincolante e telematica) inviarla a visita venereologica, con la massima tranquillità sul suo stato di salute

2) il problema del suo partner a mio avviso va evinto nel medesimo ambito specialistico, sapendo però che quello che descrive non è per nulla compatibile con un prodromo da infezione per HPV (condilomatosi)

3) avere l'HPV non significa essere gravemente ammalati (buonissima parte della popolazione generale lo mantiene) o ancora avere la malattia da HPV: avere la malattia da HPV (condilomatosi) è altra cosa; essa deve sicuramente essere trattata, poichè infettiva ed autoinoculante


Le indico un mio vademecum per chiarirle le idee in questo ambito:

Premessa:

Il vaccino che attualmente è in commercio, si ritiene disponibile per il sesso femminile (soprattutto per le donne in età pre-pubere che possono averlo in convenzione dal SSN e consigliato per quelle fino a 26 anni, età media, per la quale si può ancora considerare la possibilità che non siano stati contratte le forme più aggressive [ceppi 6,11,16,18]); tale vaccino difatti è relegato a questi 4 ceppi, i quali sono riconosciuti essere collegati al cancro della cervice uterina.
Alcuni stusiosi consigliano comunque anche alle donne positive ai ceppi 6,11,16,18 di effettuare il vaccino poichè ritengono che esso svolga comunque una amplificazione della risposta all'HPV (un pò come si sosteneva per il vaccino per l'herpes simplex I- II: il sottoscritto si astiene per carenza di letteratura internazionale a supporto, du questo punto).

Per l'uomo non serve alcun tipo di vaccino, poichè fortunatametne la condilomatosi genitale, salvo rarissimi casi quasi costantemente non associati a soggetti fortemente immunodepressi (vedi tumore di Buscke Lowenstein) non concorre a provocare il cancro.

Eccole quindi questi consigli:

1) l'HPV è causa di diverse manifestazioni cliniche, dalle verruche volgari (mani, piedi le sedi più classiche) a quelle piane (viso e zone estensorie del corpo le sedi più classiche) fino alla condilomatosi (genitali le sedi più classiche di manifestazione)

2) Ammontano già a circa 130 i sottotipi o "ceppi" identificati nel genere umano; non tutti sono capaci di dare le patologie sopraelencate ma "gruppi" di questi virus sono collegati a singole patologie: alcuni ceppi di questo virus (6,11,16,18 in primis) sono stati correlati con una grave paltologia della donna, il carcinoma della cervice uterina: tale situazione ha esitato con la recentissima introduzione di un vaccino per questi ceppi, da somministrare in misura preventiva a tutte le ragazzine in età pre-menarca e come consiglio, fino all'età di 26 anni.

3) probabilmente sia io che lei (e la restante popolazione generale) possediamo taluni sottotipi di questo virus (accade la stessa cosa per il virus dell'Herpes simplex e per quello Varicella Zooster, che si contrae dopo assieme alla varicella :quest'ultimo causa del famigerato "Fuoco di S. Antonio") i quali probabilmente resteranno latenti nel nostro organismo senza dare manifestazioni cliniche

4) la maggior parte di questi virus alberga quindi industurbata ed indisturbatamente nelle nostre terminazioni recettoriali dei nervi periferici (distretti nervosi metamerici cutanei): il loro "isolamento" è altresì garantito dalle nostre sentinelle immunologiche (le difese loco-regionali e sistemiche del nostro corpo)

5) Esistono situazioni contingenti - sempre legate alla cosiddetta "tolleranza immunologica" (oggi meglio identificata in sistemi complessi che racchiudono più apparati, primo fra tutti il NICS: Neuro - Immune - Cutaneous - Sistem) che concorrono alla diminutio di questa sorveglianza a carico delle "sentinelle immunologiche" le quali hanno il potere di far "fuggire" (in termini medici: ripercorrere in via anterograda la via nervosa periferica fino al distretto cutaneo interessato) e di far replicare la popolazione virale (all'interno della cute)

6) in caso di replicazione virale cutanea (molto florida e numerosa) può insorgere la lesione cutanea clinica, la quale è la manifestazione evidente del virus stesso, o "malattia da papilloma"

7) Tutto questo è giustificato nella storia dei soggetti portatori di gravi patologie dell'immunocompetenza (HIV e AIDS) nei quali purtroppo si osservano le manifestazioni cliniche più importanti e meno trattabili.

8) Quindi solo la "malattia da HPV" (ovvero la manfestazione clinica : condilomi) è in grado di diventare potenzialmente trasmissibile (nel caso della condilomatosi, essa diviene quindi a tutti gli effetti una MST: Malattia Sessualmente Trasmissibile)

9) In caso di patologia clinica (condilomatosi) il soggetto rimane potenzialmente infetto ed infettante - di norma - fino al II controllo negativo per tale patologia (ovvero la seconda visita di controllo sempre a distanza di 3 settimane - 1 mese l'una dall'altra) nella quale non si evidenzia (all'occhio esperto del Venereologo, non del paziente ovviamente: classici i casi di misdiagnosi e diangosi terdive in altri modi..): i rapporti protetti (meglio ancora l'astensione sessuale per tutto il tempo di controllo) sono d'obbligo.

10) nel periodo della fase di stato (anche quando le manifestazioni non presenti ma potenzialmente ancora ripresentabili perchè in fase replicativa sub-clinica) il soggetto si ritiene sempre infetto ed infettante.

Tutto questo, per rimandare sempre e comunque all'attenzione dello Specialista Venereologo (l'esperto di Malattie Sessualmente Trasmissibili e di cute e mucose genitali) ogni dubbio su questa patologia che deve sempre e comunque essere arginata, per la Nostra Salute e per quella di chi condivide assieme a noi una piccola od una grande parte della Nostra Esistenza.

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#4]
Dr. Alessandro Benini Dermatologo 3.2k 72
Gentile Utente, le ipotesi che fa, se di condilomi si tratta, non possono essere ritenute certe, poiche l'andamento della loro replicazione,il manifestarsi o meno anche se si è contagiati dipende da svariati fattori non tutti prevedibili.
Cari Saluti
[#5]
Utente
Utente
Appena possibile, cerco di prenotare una visita dal dermatologo venereologo.Il problema è rivolgersi ad un bravo medico o nella mia città (lecce) o nella città in cui sono ora per studio(torino), ma comunque abbastanza esperto!.Riuscite a consigliarmi qualcuno?


Ringrazio vivamente per le risposte immediate e per la dedizione al vostro lavoro.
Ci sono molti altri medici di famiglia che non si dedicano affatto o nel modo giusto ai proprio assistiti.
Continuate così, siete grandi!
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