Condilomi e hpv (uomo)

Gentili medici,
mi sono rivolto ad un Centro M.T.S. della mia città, dove il dermatologo-venereologo mi ha diagnosticato la presenza di condiloma, in corrispondenza del meato uretrale esterno. Ha già prescritto l'elettroresezione (asportazione con bisturi elettrico) per la settimana prossima.
So che l'argomento è stato già ampiamente "dibattuto" su questo sito, dando un'occhiata alle risposte, e sinceramente mi sento in "confusione".
Gli aspetti che mi "turbano" sono diversi (chiedo scusa in anticipo per l'ignoranza) :

1) ho letto che per alcuni tipi di hpv di fatto siamo portatori "dalla nascita", senza per forza sviluppare la patologia. La manifestazione del condiloma avviene necessariamente per trasmissione da altra persona o può essere una situazione sviluppatasi solo all'interno del mio organismo?

2) il condiloma è apparso visibile circa un mese fa, considerato che ho avuto rapporti omosessuali protetti con lo stesso partner dai 5 ai 2 mesi prima, dovrei avvisarlo?

3) è sufficiente effettuare l'escissione come ha prescritto il dermatologo-venereologo, o è opportuno richiedere altri tipi di esami per verificare la tipizzazione o il "grado infettivo"?

4) ci sono terapie consigliabili da seguire per "abbattere" il virus, rinforzare le difese immunitarie, e qual'è il percorso da seguire per definire una guarigione.

Scusate le numerose domande, ma capirete anche voi che in quanto omosessuale già "vivo con apprensione" l'argomento hiv, e con le informazioni più disparate che mi arrivano, vorrei capire se ci può essere un punto in cui ci si può definire "guariti", e se dovrò avere sempre e solo rapporti sessuali protetti anche con un partner stabile e
hiv-
Grazie infinite.
[#1]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Genitle utente,

oltre a rimandarla alla lettura delle numerose risposte che ho personalmente esposto a numerosi consulti (può linkare sul mio nome a sinistra e se ha un pò di pazienza troverà quello che cerca) le rispondo sinteticamente alle sue domande:

1) Entrambe le condizioni sono possibili (infezione, automaniefestazione)

2) Si, è buona regola comportamentale e socio-sanitaria

3) nell'uomo l'exeresi della condilomatosi (praticabile in vario modo, personalmente preferisco il Laser CO2 ma esistono alternative valide come la DTC, sconsiglio invece la crioterapia per vari motivi) seguita da opportuna terapia medica farmacologica di immunomodulazione topica, seguita da controlli periodici stabiliti dal medico terapeuta è sufficiente a tenere sotto controllo ed sconfiggere la patologia; nella donna il discorso è completamente diverso

4)Esistono diversi approcci per amplificare le difese immunologiche, ma prima di questo è necesario stabilire il livello delle difese immunologiche del soggetto, praticabile con degli esami strumentali specifici.

La sede Specialistica Venereologica è quella di elezione per chiarire tutti i suoi dubbi.

cari saluti

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Gentile dottore,
grazie per le risposte.
il medico mi ha richiesto anche il prelievo del sangue, con test
vdrl - tpha - e hiv. Avrò il risultato giovedì prossimo quando devo andare per l'exeresi.
Adesso sono ancora più in ansia perché ho notato la "trasformazione" di quello che era sembrato un normale brufolo all'altezza dell'inguine (che circa tre settimane fa era gonfio e ha fatto un pò di sangue) e adesso è rimasta una macchia marrone con un piccolo rilievo.
E cosa ancora più preoccupante una macchia sulla pelle in corrispondenza del tronco (a metà tra la zona ascellare e il fianco dx, altezza fegato) che prima c'era ma piatta e di colore marrone, adesso più in rilievo con colore violaceo scuro e un pò necrotico..
Ovviamente lo farò presente quando vado giovedì alla clinica dermatologica,ma pensa che mi devo trovare un bravo infettivologo? o cosa? Inoltre noto che questa "precipitazione" coincide con il terzo mese di trattamento con antifumo "champix" il quale mostra tra gli effetti indesiderati non comuni "eruzioni cutanee, cisti, infezioni fungine, arrossamento della cute..." Può esserci un nesso con la vareniclina assunta?
Chiedo scusa per l'enfasi, ma sono davvero preoccupato.
Grazie infinite.
[#3]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Come detto, Genitle utente il suo problema va chiarito dallo specialista Dermatologo Venereologo.

effettui la visita con serenità e senza offuscare la mente con dubbi del tutto privi di fondamento allo stato attuale.

cari saluti

[#4]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Grazie Dott. Laino,
in effetti i risvolti psicologici da ansietà..possono essere quasi peggiori della patologia stessa :-)
Farò presente anche questo al dermatologo venereologo.
Grazie per la sua gentile disponibilità e per il lavoro che Lei e i suoi colleghi svolgete su questo sito.
[#5]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Siamo qui per voi. Grazie per i complimenti al nostro portale Medicitalia.it

cari saluti

[#6]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Gentile Dottore,
ieri ho effettuato l'exeresi del condiloma e ritirato il test hiv, vdrl e tpha, tutti con esito negativo.
Inoltre sono entrato in contatto con il dermatologo-venereologo responsabile della struttura che mi ha fatto una visita approfondita, fugando anche prima dell'esito dei test, tante ipotesi catastrofiche sulla base di sintomatologie che erano del tutto scollegate se non generate da componente ansiosa :-)
Questo dermatologo mi ha richiesto anche il test per la clhamydia trachomatis con metodica IgG e Iga anche in relazione a sintomatologie precedent. Attualmente sto applicando Bactroban 2% localmente, e, per quanto riguarda il discorso HPV, effettuare un controllo ad 1 mese e un successivo a 3 mesi.
La mia domanda è questa, in relazione anche alle risposte avute in precedenza: a questo punto non sarebbe opportuna una terapia medica o immunomodulazione topica, oltre a valutare una situazione di difese immunologiche con terapia per aumentare tali difese?
Perché se non ho capito male, la sola rimozione del condiloma non costituisce da sola una terapia, oltre al rischio di recidive.
Vi sarei grato per la risposta in modo da poter sapere se una mia richiesta al dermatologo che mi segue sia lecita e opportuna, oltre a iniziare una "terapia" senza far passare ulteriore tempo.
Grazie ancora,

cari saluti.
[#7]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Ognuno ha i propri rispettabili punti di vista diagnostico terapeutici:

pertanto è necessario attenersi ai dettami del suo Specialista e seguire pedissequamente ciò che le ha prescritto.

cari saluti

[#8]
Dr. Giampiero Griselli Dermatologo, Medico estetico 8.7k 312
Gent.le pz
a lato della discussione aggiungerei che mentre e' certo che la ritenzione di genoma di HPV puo' instaurare una infezione latente che in condizioni di immunodeficienza puo' ricondurre a nuova replicazione del virus o infezione persistente,cosi' come una infezione subito persistente con integrazione del DNA di HPV nel genoma dell'ospite puo' dare neoplasia,e' pure vero che di regola l'infezione ha decorso benigno autolimitante,considerando anche che spesso le lesione condilomatose esterne hanno un basso potere oncogeno.
Purtroppo nessun mezzo terapeutico risulta sicuramente capace di eradicare l'infezione ,anche se le percentuali di recidiva stanno veramente migliorando
Cordialita'

Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)

[#9]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Gentili Dottori,
mi rendo conto che sull'argomento hpv, come forse in tutte le cose, possano esistere approcci diversi e punti di vista diversi.
Mi rendo altresì conto che per dare tranquillità al paziente, per correttezza professionale sia preferibile dire "affidati con fiducia al medico che ti sta curando", ritengo anche che, dal momento che questa sede non possa in alcun modo sostituire una diagnosi o suggerire una terapia, debba avere lo scopo di fornire "punti di vista" diversi, altre informazioni che attengono alla formazione e all'esperienza individuale del medico. Credo che non esistano in assoluto approcci o percorsi "giusti o sbagliati", ma esistano approcci e percorsi che possono essere più adatti anche al pensiero e alle convinzioni del paziente.
Ho la sensazione che, parlando da profano, l'escissione del condiloma sia come togliere la "spia" dell'infezione, ma non l'infezione. Forse avrei preferito tenermi il condiloma come spia dell'infezione hpv, e affrontare una terapia per migliorare o eliminare la causa, che avesse portato in seguito alla regressione o scomparsa della lesione stessa.
Beh, chiedo scusa per essermi dilungato in questa dissertazione, sicuramente molto personale e probabilmente inutile, e a tal proposito mi piacerebbe conoscere l'approccio terapeutico delle medicine non convenzionali.
Grazie come sempre a tutti i medici per i gentili interventi, esortando ad "esporre" le proprie convinzioni, solo al fine di fornire a noi utenti maggiore consapevolezza e possibilità di scelta.

[#10]
Dr. Alessandro Benini Dermatologo 3.2k 72
Gentile Utente rilegga con attenzione le ottime risposte dei colleghi Laino e Griselli
1)L'HPV integra il suo genoma nel DNA delle nostre cellule, questo vuol dire, che lì(nel DNA delle NOSTRE cellule) rimarrà per tutta la vita, poichè per eliminarlo ci vorrebbero tecniche laboratoristiche di riarrangiamento del nostro DNA al momento impensabili(in un futuro ancora lontano forse si,sic!) e non certo attraverso il ricorso a medicine convenzionali e non(dubiti, di chi le fa credere il contrario)
2)Le manifestazioni sono dovute alla sua virulentazione che può avvenire anche per un lieve e non patologico, calo delle nostre difese immunitarie(pertanto la maggior parte di noi potrebbe averlo ma non avere mai avuto manifestazioni e quindi non essere contagiante)
3)Le manifestazioni,quelle si, si devono curare per non provocare fenomeni di autoinoculazione in altre sedi e la propagazione del virus ad altre persone(rapporti protetti finchè non si viene giudicati privi di manifestazioni cliniche).
4)Il periodo di cura e quindi la scomparsa delle manifestazioni cliniche, varia da persona a persona ed oltre che dipendere dai vari e validi approcci terapeutici dipende soprattutto dallo stato immunitario del soggetto che si sta curando.
Sperando di essere stato il più chiaro possibile attraverso tale sede le auguro buona pasqua!

Dr.Alessandro Benini
Dirigente Medico Centro Grandi Ustionati
Osp."M.Bufalini" Cesena

[#11]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Grazie per "l'ascolto",
auguri di una Buona Pasqua a Lei e a tutti i Medici che gentilmente collaborano a questo sito!
[#12]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Rinnoviamo gli auguri nella speranza di una maggiore chiarezza in lei, su questi temi.

cari saluti

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