Un quadro istologica suggestivo
Salve! Mia zia ha problema (o forse più di uno) abbastanza fastidioso. Ella ha 60 anni, ha fatto una biopsia della vulva ed è stato diagnosticato (oltre a papillomatosi, acantosi, ipergranulosi, zonale distacco dermo-epidermico, presenza di edema del corion associato a lieve flogosi cronica ed a segni di elastosi, iperortocheratosi, iperplasia dello strato basale, congestione vascolare e lieve flogosi cronica della lamina propria) un quadro istologica suggestivo di lichen sclero-atrofico.
Non conosco il significato di tutte queste parole e per sicurezza le ho scritte tutte.
La conseguenza è un insopportabile e perenne prurito con perdite delle piccole e grandi labbra.
Ha seguito delle cure con varie pomate quali VEA LIPOGEL e CLOBESOL ma senza risultati.
Oltre ha tutto ciò è stato anche diagnosticato un prolasso della vescica di II grado e alcuni ginecologi consigliano l’intervento mentre altri no.
Come ci si comporta in questi casi?
Cosa bisognerebbe fare?
Vi ringrazio moltissimo per i vostri consigli molto preziosi.
Non conosco il significato di tutte queste parole e per sicurezza le ho scritte tutte.
La conseguenza è un insopportabile e perenne prurito con perdite delle piccole e grandi labbra.
Ha seguito delle cure con varie pomate quali VEA LIPOGEL e CLOBESOL ma senza risultati.
Oltre ha tutto ciò è stato anche diagnosticato un prolasso della vescica di II grado e alcuni ginecologi consigliano l’intervento mentre altri no.
Come ci si comporta in questi casi?
Cosa bisognerebbe fare?
Vi ringrazio moltissimo per i vostri consigli molto preziosi.
[#1]
Gentile utente,
l'approccio terapeutico ad un lichen sclero-atrofico varia in base alla gravità del quadro clinico.
Si può tenere sotto controllo la malattia con la sola terapia topica oppure ricorrere alla terapia per via orale.
Tenga presente che il lichen sclero-atrofico è una patologia benigna, ma con andamento cronico, quindi la terapia è solo sintomatologica e spesso non sempre il primo approccio terapeutico è subito efficace, si ridetermini con il dermatologo che l'ha in cura e gli rivolga le stesse domande vedràe che insieme troverete una soluzione più confacente al caso di sua zia.
Cordiali saluti
l'approccio terapeutico ad un lichen sclero-atrofico varia in base alla gravità del quadro clinico.
Si può tenere sotto controllo la malattia con la sola terapia topica oppure ricorrere alla terapia per via orale.
Tenga presente che il lichen sclero-atrofico è una patologia benigna, ma con andamento cronico, quindi la terapia è solo sintomatologica e spesso non sempre il primo approccio terapeutico è subito efficace, si ridetermini con il dermatologo che l'ha in cura e gli rivolga le stesse domande vedràe che insieme troverete una soluzione più confacente al caso di sua zia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Serena Mazzieri
[#2]
Semplicemente, gentile utente, è necessario rivogere l'esame istologico assieme alla paziente, dallo specialista Venereologo.
Il Lichen sclerosus (e non sclero-atrofico come scritto nell'istologico, poichè la sclerosi non è associata istologicamente all'atrofia, presente invece in altre patologie) è una condizione necessariamente inquadrabile dal punto di vista clinico e curativo.
Sappia ancora che nel sesso femminile in età post-climaterica (come la sua parente) è possibile l'insorgenza di una condizione denominata "Craurosis vulvae" o "craurosi vulvo-vaginale" la quale anche istologicamente può essere (ma solo quando vista da istopatologi non dermatopatologi) al Lichen sclerosus.
La differenza, non è secondaria poichè il Lichen sclerosus, è considerato secondo le linee guida dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) una PRE-CANCEROSI ed è purtroppo (sebbene in piccola percentuale) associata a patologie neoplastiche (soprattutto spinaliomi).
tutto questo non certo per infondere timori non congrui da tal sede, ma per far comprendere come queste situazioni siano necessariamente inquadrabili dal punto di vista VENEREOLOGICO.
determinatevi quindi in tale sede e lieti di dare ulteriori informazioni su tale patologia: abbiamo scritto molto sul Lichen sclerosus anche nel nostro portale Medicitalia.it : potrete trovare informazioni suppletive anche partendo cliccando sul nostro nome a sinistra.
cari saluti
Il Lichen sclerosus (e non sclero-atrofico come scritto nell'istologico, poichè la sclerosi non è associata istologicamente all'atrofia, presente invece in altre patologie) è una condizione necessariamente inquadrabile dal punto di vista clinico e curativo.
Sappia ancora che nel sesso femminile in età post-climaterica (come la sua parente) è possibile l'insorgenza di una condizione denominata "Craurosis vulvae" o "craurosi vulvo-vaginale" la quale anche istologicamente può essere (ma solo quando vista da istopatologi non dermatopatologi) al Lichen sclerosus.
La differenza, non è secondaria poichè il Lichen sclerosus, è considerato secondo le linee guida dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) una PRE-CANCEROSI ed è purtroppo (sebbene in piccola percentuale) associata a patologie neoplastiche (soprattutto spinaliomi).
tutto questo non certo per infondere timori non congrui da tal sede, ma per far comprendere come queste situazioni siano necessariamente inquadrabili dal punto di vista VENEREOLOGICO.
determinatevi quindi in tale sede e lieti di dare ulteriori informazioni su tale patologia: abbiamo scritto molto sul Lichen sclerosus anche nel nostro portale Medicitalia.it : potrete trovare informazioni suppletive anche partendo cliccando sul nostro nome a sinistra.
cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 16.2k visite dal 09/03/2008.
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