Balanite xerotica obliterans
Mio figlio di 14 anni è stato operato il 20 aprile u.s. per fimosi. In sede di intervento i medici hanno trovato una balanite xerotica obliterans che ha reso necessaria la circoncisione. A distanza di 40 giorni dall'intervento ha ancora disturbi alla pelle del prepuzio, arrossamenti e piccole macchie bianche. Sono molto preoccupata perchè ho letto in internet che è una patologia "precancerosa". Potete aiutarmi a capire ed agire di conseguena? Grazie.
[#1]
Gentilissima signora,
anzitutto cominciamo con il dire che il termine "balanitis o balanite xerotica obliterans" è ormai un termine da considerare vetusto.
Il termine corrente è ad oggi "Lichen Sclerosus o Scleroatrofico"
Tale vecchio termine di tipo urologico più che dermatologico, partiva dal presupposto che il segno "obliterativo" ovvero la Fimosi veniva considerato una patologia e non - come invece ad oggi deve essere considerato - un segno di un'altra patologia, ovvero il Lichen sclerosus e scleroatrofico appunto.
Una fimosi che insorge primariamente in un giovane adulto o in un adulto, che non è nato con questa situazione, quasi costantemente può essere una spia dell'insorgere di questa patologia dermatologica la quale ad oggi, si sa essere molto più diffusa di quanto un tempo poteva credersi.
Cos'è il Lichen sclerosus o scleroatrofico?
Questa patologia è di fatto una "malattia infiammatoria cronica di tipo immunologico, probabilmente autoimmunitaria" che è costituita da una infiammazione cronica dei tessuti - quasi costantmente genitali di uomo e donna, che comporta la "sclerosi cicatriziale" dell'area colpita.
Tale patologia può essere considerata una "pre-cancerosi non obbligata" nel senso che, pur nella possibilità di trasformazione neoplastica (delle forme gravi e non trattate, principalmente) non obbligatoriamente si deve andare in questa direzione.
Ad oggi in base ai dati scientifici in nostro possesso ed alla personale esperienza posso dire che il lichen scleroatrofico sclerosus è una patologia che può e deve essere curata e con successo.
La circoncisione a mio avviso è uno degli approcci che deve essere riservato in casi limiti e comunque qualsiasi atto chirurgico anche conservativo non può a mio avviso andare da solo, ovvero non può essere sufficiente per arrestare la patologia.
Possiamo ritenere che il migliore approccio terapeutico ad oggi, non debba basarsi su una singola teapia, ma su una scelta terapeutica che deve essere plurifarmacologica e scelta sulla scorta del tipo e del grado di severità del lichen sclerosus scleroatrofico.
Per ulteriori e personali approfondimenti, potete leggere i moltissimi articoli o consulti presenti su www.medicitalia.it anche del sottoscritto oppure dare uno sguardo al sito personale www.lichenscleroatrofico.it
carissimi saluti
anzitutto cominciamo con il dire che il termine "balanitis o balanite xerotica obliterans" è ormai un termine da considerare vetusto.
Il termine corrente è ad oggi "Lichen Sclerosus o Scleroatrofico"
Tale vecchio termine di tipo urologico più che dermatologico, partiva dal presupposto che il segno "obliterativo" ovvero la Fimosi veniva considerato una patologia e non - come invece ad oggi deve essere considerato - un segno di un'altra patologia, ovvero il Lichen sclerosus e scleroatrofico appunto.
Una fimosi che insorge primariamente in un giovane adulto o in un adulto, che non è nato con questa situazione, quasi costantemente può essere una spia dell'insorgere di questa patologia dermatologica la quale ad oggi, si sa essere molto più diffusa di quanto un tempo poteva credersi.
Cos'è il Lichen sclerosus o scleroatrofico?
Questa patologia è di fatto una "malattia infiammatoria cronica di tipo immunologico, probabilmente autoimmunitaria" che è costituita da una infiammazione cronica dei tessuti - quasi costantmente genitali di uomo e donna, che comporta la "sclerosi cicatriziale" dell'area colpita.
Tale patologia può essere considerata una "pre-cancerosi non obbligata" nel senso che, pur nella possibilità di trasformazione neoplastica (delle forme gravi e non trattate, principalmente) non obbligatoriamente si deve andare in questa direzione.
Ad oggi in base ai dati scientifici in nostro possesso ed alla personale esperienza posso dire che il lichen scleroatrofico sclerosus è una patologia che può e deve essere curata e con successo.
La circoncisione a mio avviso è uno degli approcci che deve essere riservato in casi limiti e comunque qualsiasi atto chirurgico anche conservativo non può a mio avviso andare da solo, ovvero non può essere sufficiente per arrestare la patologia.
Possiamo ritenere che il migliore approccio terapeutico ad oggi, non debba basarsi su una singola teapia, ma su una scelta terapeutica che deve essere plurifarmacologica e scelta sulla scorta del tipo e del grado di severità del lichen sclerosus scleroatrofico.
Per ulteriori e personali approfondimenti, potete leggere i moltissimi articoli o consulti presenti su www.medicitalia.it anche del sottoscritto oppure dare uno sguardo al sito personale www.lichenscleroatrofico.it
carissimi saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
Grazie per la risposta.
Siamo stati già da un dermatologo e ci ha rassicurato dicendo che ha visto molti casi di scleroatrofico ma questo non lo è. Dice che la pelle del glande è ancora infiammata (ancora a volte sanguina leggermente) ma non presenta le caratteristiche riconoscibili di quella malattia. Come si fa una diagnosi precisa? E' possibile che non ci sia più da dopo l'intervento e che sia rimasta una semplice dermatite infiammata? Anche se sono passati 40 giorni? In più, dopo più di un mese di applicazione di ogni sorta di creme (gentalyn beta, altosone, ozonio 10, luan, tantum rosa, connettivina, ecc) ci ha detto di usare solo acqua borica al 3% per i lavaggi. E basta. Lei cosa ne pensa? Grazie per l'attenzione.
Siamo stati già da un dermatologo e ci ha rassicurato dicendo che ha visto molti casi di scleroatrofico ma questo non lo è. Dice che la pelle del glande è ancora infiammata (ancora a volte sanguina leggermente) ma non presenta le caratteristiche riconoscibili di quella malattia. Come si fa una diagnosi precisa? E' possibile che non ci sia più da dopo l'intervento e che sia rimasta una semplice dermatite infiammata? Anche se sono passati 40 giorni? In più, dopo più di un mese di applicazione di ogni sorta di creme (gentalyn beta, altosone, ozonio 10, luan, tantum rosa, connettivina, ecc) ci ha detto di usare solo acqua borica al 3% per i lavaggi. E basta. Lei cosa ne pensa? Grazie per l'attenzione.
[#3]
Gentile signora, la diagnosi si effettua con la visita e si perfeziona (solo in casi che necessitano di inquadramento ANCHE istologico) con la biopsia.
Per il resto, grazie per la fiducia, ma proprio non potrei immaginare (e diagnosticare) ciò che non vedo..!
Fidatevi del vostro dermatologo di fiducia.
Cari saluti
Per il resto, grazie per la fiducia, ma proprio non potrei immaginare (e diagnosticare) ciò che non vedo..!
Fidatevi del vostro dermatologo di fiducia.
Cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.9k visite dal 31/05/2012.
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Approfondimento su Dermatite
La dermatite è un'infiammazione della pelle dovuta a varie cause (per esempio atopica, allergica o da contatto), con sintomi comuni come prurito e arrossamento.