Doppio problema e pessime sensazioni
Salve a tutti,mi chiamo Luca e ho un doppio problema: Il primo e' che da anni ormai mi appaiono delle macchie rosse sul collo e petto,ed altrettante che sembrano diverse di colore(sul bianco o color pelle ma piu' chiaro) sulla schiena,solo che come per magia quando incomincio ad andare al mare e a prendere del sole spariscono del tutto e la mia pelle si abbronza tutta uguale come se niente fosse,premetto che negli anni ho provato tante creme,lozioni schiume e mai pastiglie ma mi e' sempre risolto il problema,quindi chiedo anche se so che dovrei andare a vedere il dermatologo,secondo voi cosa potrebbe essere e sopratutto sarebbe guaribile o dovro' farci i conti per tutta la vita?,poi se posso aggiungo un altro problema che mi sta per fare impazzire:dopo l'estate scorsa ho notato che sulla schiena e sul petto mi sono venuti fuori tantissimi nuovi nei,per dire il vero non l'ho notato subito ma da poco,tanti piccoli puntini neri al massimo di un mm,poi ho fatto delle ricerche su internet e li mi sono paralizzato,ho letto di melanomi,tumori alla pelle etc e adesso dico la verita' me la sto facendo addosso e mi sto autodiagnosticando decine di malattie da solo,insomma un incubo...qualcuno mi dira':ma perche' non vai a vedere un dermatologo? si ho chiamato dappertutto per avere un appuntamento ed il piu' vicino e' fra tre settimane,e sto morendo dalla paura solo al pensiero di andarci,spero anche se so che non si puo' dare diagnosi su internet di capire un po' meglio cosa mi sta succedendo e se faccio bene a preoccuparmi seriamente,premetto che da anni passo gran parte della mia estate al mare e sotto il sole,ma la mia pelle non ha mai avuto problemi particolari a parte questi due(spero risolvibili),beh credo che ho chiesto anche troppo,quindi un ringraziamento in anticipo per ogni risposta,grazie mille ancora.
Luca
Luca
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Gentile Utente,
tre settimane sono un periodo davvero accettabile per i problemi che ha descritto.
Per quanto riguarda la dermatite che sparisce d'estate, questa nozione è comune a molte condizioni cutanee, dall'eczema alla psoriasi alla dermatite seborroica, tanto per citare le più famose. E' quindi indispensabile che sia lo specialista a fornire la diagnosi sulla quale poi, eventualmente, approfondire l'argomento. Senza la diagnosi clinica, che è un'atto non sostituibile per via telematica, non è possibile ulteriore dibattito.
I nevi sono un argomento sempre oggetto di equivoci e le informazioni reperite in rete o su media non qualificati risultano per lo più obsolete. I nevi melanocitari sono neoformazione benigne derivanti da una anomala aggregazione dei melanociti, che sono le cellule della pelle che producono la melanina. Sono quindi fatti della stessa materia della pelle "normale" solo che in loro corrispondenza i melanociti sono più concentrati. Si tratta di elementi sempre benigni e da equiparare alla cute normale. Il nevo melanocitario non ha potenzialità evolutive specifiche, altrimenti li porteremo via tutti. Il melanoma è il tumore maligno che deriva dai melanociti: siccome i melanociti della cute "sana" sono numericamente maggiori, anche se non si vedono, statisticamente il melanoma colpisce prevalentemente la cute sana, ameno nell'80% dei casi. Casualmente il melanoma può nascere anche su un nevo, ma non perché è un nevo ma perché è fatto di melanociti. L'evidenza che solo un 20% di melanomi nasca su di un nevo è già di per sé un dato eloquente in questo senso. Ne consegue che i nevi sono in realtà degli elementi che fanno confusione ma che non interessano molto il dermatologo moderno, almeno non come singole entità. Ci danneggiano perché ci confondono e ci disturbano durante l'atto diagnostico della ricerca del melanoma, ma anche se ad un soggetto li asportassimo tutti, il suo rischio teorico di sviluppare un melanoma non cambierebbe. Pertanto è l'intera superficie cutanea che deve essere valutata: sarà poi lo specialista a decidere se il paziente è o meno a rischio aumentato di melanoma e la frequenza con la quale dovrà fare i controlli. Internet in generale è il posto meno indicato per reperire notizie in questo senso: sarà lo specialista ad indicare il da farsi.
Cordiali saluti
tre settimane sono un periodo davvero accettabile per i problemi che ha descritto.
Per quanto riguarda la dermatite che sparisce d'estate, questa nozione è comune a molte condizioni cutanee, dall'eczema alla psoriasi alla dermatite seborroica, tanto per citare le più famose. E' quindi indispensabile che sia lo specialista a fornire la diagnosi sulla quale poi, eventualmente, approfondire l'argomento. Senza la diagnosi clinica, che è un'atto non sostituibile per via telematica, non è possibile ulteriore dibattito.
I nevi sono un argomento sempre oggetto di equivoci e le informazioni reperite in rete o su media non qualificati risultano per lo più obsolete. I nevi melanocitari sono neoformazione benigne derivanti da una anomala aggregazione dei melanociti, che sono le cellule della pelle che producono la melanina. Sono quindi fatti della stessa materia della pelle "normale" solo che in loro corrispondenza i melanociti sono più concentrati. Si tratta di elementi sempre benigni e da equiparare alla cute normale. Il nevo melanocitario non ha potenzialità evolutive specifiche, altrimenti li porteremo via tutti. Il melanoma è il tumore maligno che deriva dai melanociti: siccome i melanociti della cute "sana" sono numericamente maggiori, anche se non si vedono, statisticamente il melanoma colpisce prevalentemente la cute sana, ameno nell'80% dei casi. Casualmente il melanoma può nascere anche su un nevo, ma non perché è un nevo ma perché è fatto di melanociti. L'evidenza che solo un 20% di melanomi nasca su di un nevo è già di per sé un dato eloquente in questo senso. Ne consegue che i nevi sono in realtà degli elementi che fanno confusione ma che non interessano molto il dermatologo moderno, almeno non come singole entità. Ci danneggiano perché ci confondono e ci disturbano durante l'atto diagnostico della ricerca del melanoma, ma anche se ad un soggetto li asportassimo tutti, il suo rischio teorico di sviluppare un melanoma non cambierebbe. Pertanto è l'intera superficie cutanea che deve essere valutata: sarà poi lo specialista a decidere se il paziente è o meno a rischio aumentato di melanoma e la frequenza con la quale dovrà fare i controlli. Internet in generale è il posto meno indicato per reperire notizie in questo senso: sarà lo specialista ad indicare il da farsi.
Cordiali saluti
Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 24/05/2012.
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Approfondimento su Melanoma
Il melanoma (tumore maligno della pelle) è una forma di cancro molto aggressiva, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).