Problema mani: prurito ai lati delle dita
Gentili Dottori,
ho guardato attentamente tutti i consulti relativi al mio caso, ma in nessuno di questi ho trovato particolare sollievo.
Tutto è cominciato alcuni anni fà con la comparsa di piccole bollicine acquose sotto l'unghia dell'anulare destro; la presenza di queste bolle mi causava prurito e col tempo "l'invasione" si è espansa.
La cosa strana è che queste si posizionano sempre ai lati delle dita e come ho letto in altri consulti, una volta esplose si seccano squamando la pelle.
In principio ho pensato fosse una cosa psicologica dovuta allo stress, tant'è che nei primi tempi mi grattavo furiosamente nel dormiveglia e il dottore mi aveva prescritto il GENTALIN-BETA che mi dava un sollievo momentaneo, ma immancabilmente dopo un pò di tempo il problema tornava.
Poi si pensava fosse una questione di stagione e quindi mi è stato consigliato di prendere il sole in modo tale da seccare per bene le bolle...ma neppure il periodo estivo ha cambiato nulla.
Infine un terzo dottore mi ha fatto fare il patch-test, che però non ha dato i risultati sperati, nel senso che son risultata allergica agli acari e alla P-fenilendiamina.
Di conseguenza ho eliminato tutti quei tessuti colorati ai quali potevo entrare in contatto quotidianamente(come guanti e cose simili)e ho comprato un sapone antiallergico.
Morale: il tempo passa e il mio problema persiste, di conseguenza cerco di resistere e quando me la vedo brutta faccio dei brevi periodi di DIPROSONE che è l'unica cosa che sembra al momento dare sollievo, ma le bolle continuano e sembra che stiano aumentando.
Vi chiedo scusa se ripropongo questo argomento, ma non mi è parso di trovare questa medesima situazione.
Dovrò decidermi a consultare l'ennesimo specialista, ma nel frattempo spero nel vostro spassionato consiglio.
Distinti saluti.
ho guardato attentamente tutti i consulti relativi al mio caso, ma in nessuno di questi ho trovato particolare sollievo.
Tutto è cominciato alcuni anni fà con la comparsa di piccole bollicine acquose sotto l'unghia dell'anulare destro; la presenza di queste bolle mi causava prurito e col tempo "l'invasione" si è espansa.
La cosa strana è che queste si posizionano sempre ai lati delle dita e come ho letto in altri consulti, una volta esplose si seccano squamando la pelle.
In principio ho pensato fosse una cosa psicologica dovuta allo stress, tant'è che nei primi tempi mi grattavo furiosamente nel dormiveglia e il dottore mi aveva prescritto il GENTALIN-BETA che mi dava un sollievo momentaneo, ma immancabilmente dopo un pò di tempo il problema tornava.
Poi si pensava fosse una questione di stagione e quindi mi è stato consigliato di prendere il sole in modo tale da seccare per bene le bolle...ma neppure il periodo estivo ha cambiato nulla.
Infine un terzo dottore mi ha fatto fare il patch-test, che però non ha dato i risultati sperati, nel senso che son risultata allergica agli acari e alla P-fenilendiamina.
Di conseguenza ho eliminato tutti quei tessuti colorati ai quali potevo entrare in contatto quotidianamente(come guanti e cose simili)e ho comprato un sapone antiallergico.
Morale: il tempo passa e il mio problema persiste, di conseguenza cerco di resistere e quando me la vedo brutta faccio dei brevi periodi di DIPROSONE che è l'unica cosa che sembra al momento dare sollievo, ma le bolle continuano e sembra che stiano aumentando.
Vi chiedo scusa se ripropongo questo argomento, ma non mi è parso di trovare questa medesima situazione.
Dovrò decidermi a consultare l'ennesimo specialista, ma nel frattempo spero nel vostro spassionato consiglio.
Distinti saluti.
[#1]
Gentile utente,
la sua descrizione ed i sintomi ad essa associati, seppur in via non vincolante, può essere relegata a 2 patologie dermatologiche principali:
1) POMPHOLIX o disidrosi palmare, patologia NON allergica a causa ancora ad oggi sconosciuta, ma non per questa non inquadrabile negli schemi terapeutici
2) DERMATITE DA CONTATTO DELLE MANI: La Para-Fenilendiamina, in realtà è una sostanza con la quale le donne entrano moltissimo in contatto, poichè è la costituente del pigmento NERO e scuro delle TINTURE per capelli: pertanto viene considerata addirittura una malattia professionale per le parrucchiere e comunque una situazione da tenere presente nella popolazione generale.
L'utilizzo del cortisone topico in entrambe le patologie reca sollievi temporanei, ma alla lunga può creare diversi effetti collaterali.
le consiglio di reimpostare assieme al dermatologo l'iter diagnostico di questa situazione.
cari saluti
la sua descrizione ed i sintomi ad essa associati, seppur in via non vincolante, può essere relegata a 2 patologie dermatologiche principali:
1) POMPHOLIX o disidrosi palmare, patologia NON allergica a causa ancora ad oggi sconosciuta, ma non per questa non inquadrabile negli schemi terapeutici
2) DERMATITE DA CONTATTO DELLE MANI: La Para-Fenilendiamina, in realtà è una sostanza con la quale le donne entrano moltissimo in contatto, poichè è la costituente del pigmento NERO e scuro delle TINTURE per capelli: pertanto viene considerata addirittura una malattia professionale per le parrucchiere e comunque una situazione da tenere presente nella popolazione generale.
L'utilizzo del cortisone topico in entrambe le patologie reca sollievi temporanei, ma alla lunga può creare diversi effetti collaterali.
le consiglio di reimpostare assieme al dermatologo l'iter diagnostico di questa situazione.
cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
Gentile Dottor Laino,
la ringrazio infinitamente per la sua tempestività e la più che soddisfacente risposta.
Mi viene, a rigor di logica(e nella mia ignoranza nei riguardi della materia), da restringere ulteriormente il campo alla prima patologia, in quanto conoscevo già l'utilizzo della P-Fenilendiamina e ne ho abolito l'uso.
In più le faccio presente che lavoro in ufficio e che di conseguenza non sono a contatto con sostanze strane o simili a questa.
A tal proposito cosa mi consiglia di fare..che prodotti potrei usare?
Una collega mi ha consigliato di provare l'olio essenziale Tea Tree.
Cosa ne pensa?
Di nuovo grazie per il suo aiuto.
Cari saluti.
la ringrazio infinitamente per la sua tempestività e la più che soddisfacente risposta.
Mi viene, a rigor di logica(e nella mia ignoranza nei riguardi della materia), da restringere ulteriormente il campo alla prima patologia, in quanto conoscevo già l'utilizzo della P-Fenilendiamina e ne ho abolito l'uso.
In più le faccio presente che lavoro in ufficio e che di conseguenza non sono a contatto con sostanze strane o simili a questa.
A tal proposito cosa mi consiglia di fare..che prodotti potrei usare?
Una collega mi ha consigliato di provare l'olio essenziale Tea Tree.
Cosa ne pensa?
Di nuovo grazie per il suo aiuto.
Cari saluti.
[#3]
L'Olio di Melaleuca alternifolia (Tea Tree Oil) è una sostanza utile in alcune patologie micotiche della cute ma NON in queste situazioni (la pubblicità aspecifica fa di queste commistioni)
le indico, come già detto la sede dermatologica per chiarire il suo problema, ben sapendo che solo la visita può chiarire il suo problema e che è perfettamente inutile per la vostra salute chiedere o reperire consigli spiccioli su terapie aspecifiche.
cari saluti
le indico, come già detto la sede dermatologica per chiarire il suo problema, ben sapendo che solo la visita può chiarire il suo problema e che è perfettamente inutile per la vostra salute chiedere o reperire consigli spiccioli su terapie aspecifiche.
cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 32.7k visite dal 19/02/2008.
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