Sinechie balano prepuziali
Da più di un anno mi si sono create delle aderenze balano prepuziali lungo la corona del glande. Premetto che questo problema non ha mai ostruito la scopertura del glande, ma ha creato una sorta di incollaggio tra prepuzio ed il solo perimetro dellacorona del glande.
Pensando che fosse un'infezione micotica, ho provato a usare creme antimicotiche (Canesten e pevaril 1%), ma i risultati sono stati pressocchè nulli.
Un mese fa, (approfittando del fatto che dovevo sottopormi con anestesia totale ad un intervento chirurgico per tutt'altra patologia) ho chiesto al chirurgo, il quale mi ha accontetato, la lisi dell'aderenza.
Credevo di aver finalmente eliminato le sinechie ma a distanza di qualche settimana, le aderenze si sono nuovamente riformate, nostante tutte le mie attenzioni igieniche.
A questo punto devo pensare che si tratti di un problema di natura dermatologica e non di tipo chirurgico.
Ho anche letto che potrebbe essere una conseguenza di eventuale diabete. Il mio valore di glicemia è di 116, per cui non credo si possa parlare di diabete.
Sarei grato se poteste consigliarmi una crema più specifica?
Grazie
Pensando che fosse un'infezione micotica, ho provato a usare creme antimicotiche (Canesten e pevaril 1%), ma i risultati sono stati pressocchè nulli.
Un mese fa, (approfittando del fatto che dovevo sottopormi con anestesia totale ad un intervento chirurgico per tutt'altra patologia) ho chiesto al chirurgo, il quale mi ha accontetato, la lisi dell'aderenza.
Credevo di aver finalmente eliminato le sinechie ma a distanza di qualche settimana, le aderenze si sono nuovamente riformate, nostante tutte le mie attenzioni igieniche.
A questo punto devo pensare che si tratti di un problema di natura dermatologica e non di tipo chirurgico.
Ho anche letto che potrebbe essere una conseguenza di eventuale diabete. Il mio valore di glicemia è di 116, per cui non credo si possa parlare di diabete.
Sarei grato se poteste consigliarmi una crema più specifica?
Grazie
[#1]
Gentile Utente utile visita Dermatologica, per escludere un lichen sclero atrofico.Pertanto non procrastini oltre modo la visita dallo specialista di cute e mucose, tra cui quella genitale.Nel corso di tale visita le verranno date tutte le informazioni in riguardo, in base alla diagnosi fatta, e la conseguenti terapie.
Saluti
Saluti
Dr.Alessandro Benini
Dirigente Medico Centro Grandi Ustionati
Osp."M.Bufalini" Cesena
[#2]
Gentile utente,
la descrizione che fa del suo caso, a prescindere dall'ottimo orientamento del Dott. Benini, valido a mio avviso, potrebbe orientarsi in una patologia molto misdiangnosticata e sottostimata, compatibile con una BALANITE PLASMACELLULARE DI ZOON,o una forma di PEMFIGOIDE CICATRIZIALE del pene, senza escludere le altre forme infiammatorie cicatriziali:
Ultimamente e finalmente dico io, alcuni studiosi stanno "compattando" questi quadri di confine in alcune categorie specifiche denominate "Balaniti infiammatorie immunologiche erosivo-cicatriziali" e ritengo che sia questa la giusta strada.
pertanto, senza ulteriori indugi, programmi la visita con lo specialista VENEREOLOGO (esperto di cute e mucose genitali) il quale saprà impostare, una terapia, a volte anche microchirurgica, ma soprattutto medica, in grado di diagnosticare e migliorare da subito tale situazione.
cari saluti
la descrizione che fa del suo caso, a prescindere dall'ottimo orientamento del Dott. Benini, valido a mio avviso, potrebbe orientarsi in una patologia molto misdiangnosticata e sottostimata, compatibile con una BALANITE PLASMACELLULARE DI ZOON,o una forma di PEMFIGOIDE CICATRIZIALE del pene, senza escludere le altre forme infiammatorie cicatriziali:
Ultimamente e finalmente dico io, alcuni studiosi stanno "compattando" questi quadri di confine in alcune categorie specifiche denominate "Balaniti infiammatorie immunologiche erosivo-cicatriziali" e ritengo che sia questa la giusta strada.
pertanto, senza ulteriori indugi, programmi la visita con lo specialista VENEREOLOGO (esperto di cute e mucose genitali) il quale saprà impostare, una terapia, a volte anche microchirurgica, ma soprattutto medica, in grado di diagnosticare e migliorare da subito tale situazione.
cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#3]
Utente
Innanzitutto ringrazio per la celerità e soprattutto per la disponibilità dei medici che si sono interessati al mio problema con evidente professionalità.
Ad integrazione di quanto già riferito, preciso (qualora dovesse essere utile) che la linea di incollamento tra prepuzio e corona del glande è di colore bianco-grigiastro e non è nè secco e/o squamoso, nè particolarmente umido. Sottolineo inoltre che quando l'aderenza ha cominciato a riformarsi, si è presentata come una sottile pellicina che collegava i due elementi, che poi ha finito per far scomparire il solco balano-prepuziale (integralmentea sx e parzialmente a dx) senza comunque andare oltre la corona del glande.
Quindi il glande è interamente scopribile fino alla corona.
Attualmente sto facendo i lavaggi (3 volte al giorno) con acido borico al 3%, e dopo opportuna asciugatura, spalmo sull'aderenza la crema canesten.
Devo dire che i risultati non evidenziano nè peggioramenti, nè miglioramenti.
Nella speranza che queste precisazioni possano aver ulteriormente ridotto lo spettro della casistica diagnostica, ringrazio ancora per l'interessamento che avete generosamente manifestato.
Ad integrazione di quanto già riferito, preciso (qualora dovesse essere utile) che la linea di incollamento tra prepuzio e corona del glande è di colore bianco-grigiastro e non è nè secco e/o squamoso, nè particolarmente umido. Sottolineo inoltre che quando l'aderenza ha cominciato a riformarsi, si è presentata come una sottile pellicina che collegava i due elementi, che poi ha finito per far scomparire il solco balano-prepuziale (integralmentea sx e parzialmente a dx) senza comunque andare oltre la corona del glande.
Quindi il glande è interamente scopribile fino alla corona.
Attualmente sto facendo i lavaggi (3 volte al giorno) con acido borico al 3%, e dopo opportuna asciugatura, spalmo sull'aderenza la crema canesten.
Devo dire che i risultati non evidenziano nè peggioramenti, nè miglioramenti.
Nella speranza che queste precisazioni possano aver ulteriormente ridotto lo spettro della casistica diagnostica, ringrazio ancora per l'interessamento che avete generosamente manifestato.
[#5]
Gentile utente,
la ristrettezza dell ambito diagnostico certo non esclude la necessità del videat venereologico: questo fatto salvo che il processo che descrive ha l'atteggiamento di una situazione ormai stabilizzata: ove così fosse, a poco o nulla servono le terapie palliative, nè altri preparati topici: necessaria quindi la diagnosi.
cari saluti
la ristrettezza dell ambito diagnostico certo non esclude la necessità del videat venereologico: questo fatto salvo che il processo che descrive ha l'atteggiamento di una situazione ormai stabilizzata: ove così fosse, a poco o nulla servono le terapie palliative, nè altri preparati topici: necessaria quindi la diagnosi.
cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 38k visite dal 08/02/2008.
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