Sospetto lichen "risolto" e ora capelli

buongiorno

torno a scrivere dopo qualche mese per la seguente ragione:

a settembre avevo cominciato a notare un restingimento della pelle del glande e successivamente il manifestarsi di diverse

zone bianche cicatriziali. Consultato un medico al centro dermatologico San Lazzaro di Torino, era stato ipotizzato in lichen

scleroatrofico. La dottoressa mi rimandò per una biopsia a 30 giorni dopo, dicendo che era praticamente certa della diagnosi

ma voleva solo identificare a che stadio si trovasse il problema.
Tornato un mese dopo per la biopsia, dissi che la cosa mi sembrava pressoché regredita del 70-80%; con grande stupore, la

dott.ssa non mi fece più la biopsia per regressione spontanea del problema. Sono passati due mesi da allora e il problema è

rimasto in modo molto lieve, cioè noto periodicamente dei lievi restringimenti della pelle ma nulla di paragonabile a prima;

comunque non mi aspettavo di risovere così velocemente
e senza alcuna cura se non una pomata a base vitaminica (Monoderma).

Ora temo che il problema si stia manifestando anche in altro luogo e temo che le cose siano correlate fra loro. una settimana

fa dopo aver tagliato i capelli, ho notato, a circa 3 centrimetri sopra l'orecchio sinistro, una chiazza tondeggiante di

circa 2 centimetri di diametro sul cuoio capelluto su cui mancano completamente i capelli. Devo dire che in quella zona sento

anche un continuo fastidio che non saprei come definire; non è prurito, non è dolore ma quasi una pressione continua che mi

segnala che li c'è un problema.

Questo potrebbe essere davvero riconducibile al problema precedente? mi conviene recarmi sempre dal dermatologo-venereologo

che mi ha visitato in precedenza ho devo rivolgermi ad una figura diversa?
Quello che mi accade ha un riscontro in altri casi?
quali indagini mi consigliate di fare?
Il periodo di forte stress che vivo da circa un anno potrebbe esserne la causa?
Il fatto che mia moglie, anch'essa da agosto 2007 presenta delle macchie bianche e secche sulle gambe che dopo qualche mese

diventano rosse al limite del sanguinamento e poi dopo pochi giorni scompaiono non lasciando neanche più quella bianca

iniziale, potrebbe essere in qualche modo correlato al mio problema?
Aggiungo che mia moglie fece una visita a pagamento da un dermatologo che non disse nulla se non che probabilmente era un

regalo della gravidanza. Non diede alcuna cura e non richiese analisi per intrapprendere una indagine. Un po' poco mi sembra.

Attendo un Vs. cortese riscontro e qualche consiglio per intrapprendere la via più breve
ringrazio anticipatamente.
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Dr. Alessandro Benini Dermatologo 3.2k 72
Gentile Utente quella che, in via non vincolante, sembra trattarsi di alopecia areata in chiazza unica,va comunque fatta vedere al dermatologo che potrà o meno validare la diagnosi telematica e prescriverle gli accertamenti e le terapie più appropriate.Se di ciò dovesse trattarsi l'eziologia è autoimmune ed l'unica cosa che l'accomuna al lichen sclero atrofico.Naturalmente, come per tutte le malattie autoimmunitarie, lo stress può slatentizzarle.Sempre, se di ciò trattasi, il fatto che sia un'unica chiazza e l'insorgenza alla sua età, sono tutti fattori prognostici per una risoluzione favorevole.Alla fine di tutto, torno a ribadirle di non procrastinare oltremodo la visita Dermatologica.
Saluti

Dr.Alessandro Benini
Dirigente Medico Centro Grandi Ustionati
Osp."M.Bufalini" Cesena

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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Gentile utente,

Ritengo, in virtù di quanto da lei asserito e da quello che leggo, che il suo nuovo problema di capelli che spazia dall'alopecia areata ad altre situazioni a carico del cuoio capelluto (ivi compresi il lichen plano pilare, ma molto meno probabile) deve essere necessariamente ricondotto allo specialista Dermatologo-Venereologo, il quale saprà bene identificare di cosa si tratta, ben sapendo che i legami con l'altra patologia (autorisolta?) relativa al Lichen sclerosus, c'entrano solo se si immagina un percorso unitario dell'asse neuro-immunologico (più che veritiero).

cari saluti e disponibilità per ulteriori ragguagli.

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#3]
Utente
Utente
Buongiorno Dott. Laino

Intanto ringrazio Lei ed il suo collega per la risposta offertami.
Ho notato nella sua risposta il passo (autorisolta?); si ricorderà, forse, di una ns. conversazione risalente ad ottobre dello scorso anno, dove parlavo di una tecnica, la "Perdermostimolazione", da me praticata, a cui Lei rispose con ovvie perplessità (Le invio il link a quel dialogo: https://www.medicitalia.it/consulti/dermatologia-e-venereologia/19615-lichen-o-cosa-le-mie-bambine-corrono-rischi-la-sto-davvero-curando-io.html). Devo dire che non so assolutamente se attribuire la mia quasi totale risoluzione del problema, in 20 giorni, a quella tecnica/pratica ma, sta di fatto che la cosa è andata proprio così. Per questo problema non ho mai assunto alcun farmaco/pomate o fatto altre terapie.
Le chiederei ancora un consiglio prezioso che, lo scorso anno, mi ha evitato una inutile operazione di circoncisione (a pagamento naturalmente) consigliata da un urologo, senza che questi avesse neppure sollevato l'esigenza di una pre-indagine diagnostica, anzi, l'aveva fatta in 2 minuti e mezzo lui dicendo che era lichen e che non c'erano altre vie percorribili.
Come allora, quello che mi piacerebbe chiederLe è un'indicazione utile, al fine di riconoscere se il medico che mi visiterà mi farà percorrere la via giusta per l'individuazione del problema o mi farà rischiare di perdere tempo prezioso. Quali sono le indagini/analisi eventuali che si suggeriscono in questi casi?
Il fatto poi che a distanza di 2 mesi mi debba recare nuovamente dallo stesso medico per problemi apparentemente diversi, non crea le basi per supporre che esista una forte correlazione fra questi? Mi sembra di cadere, pian pianino, a pezzi, ogni mese ne vien fuori una nuova.
Ancora davvero grazie per il Vs. prezioso servizio.


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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Gentile utente,

anzitutto, ben contento di averle fatto evitare un interventi inutile: da tempo ci prodighiamo per far comprendere come la patologia "Lichen sclerosus" sia una situazione che può e deve essere approcciata in primis mediante tecniche mediche le quali debbono sempre precedere ogni tentativo chirurgico, il quale da solo non può essere risolutivo della patologia, ma solo di eventuali complicazioni anatomo-funzionali nei casi avanzati.

Quello che mi chiede, ovvero un vademecum, per indagare il medico che la visiterà, potrà comprendere come esso sia del tutto impraticabile, non solo per motivi di Etica profesisonale, ma anche di pratica, in virtù delle molteplici situazioni possibili ed evidenziabili solo durante la visita diretta e dello spesso dissimile - ma non per questo scorretto - modo di approcciare le patologie (eccettuato l'obbligo di talune linee guida imposte per alcune di queste).

non consideri per forza di cose collegate tutte le sue situazioni, ma con questo nemmeno lo escluda aprioristicamente: molti studiosi e molta letteratura ufficiale, condivisa dal sottoscritto per quel poco che può, considera l'asse neuro-endocrino-immunologico come pilastro basilare cui scaturiscono molte patologie del nostro corpo. ivi compresi un lichen sclerosus ed una alopecia areata (solo come esempi).

si affidi pertanto con rinnovata fiducia dal suo medico e ci faccia pure conoscere - se vorrà- gli esiti del consulto, sempre nel rispetto del rapporto medico-paziente.

cari saluti