Iperpigmentazione estesa sulle cosce
Salve,
ho 29 anni e da qualche anno sono comparse sulle mie cosce delle ampie zone di iperpigmentazione, in particolare all'inguine, dietro le cosce e le ginocchia. L'estate scorsa sono stata da una dermatologa che, guardandomi appena, ha detto che ho una ittiosi e mi ha prescritto una crema, la Proxera, che da allora applico regolarmente. Ho notato, però, solo leggeri miglioramenti. Non c'è nulla che possa fare? mi vergogno molto a mettere la gonna e ad andare al mare. Ho anche molta cellulite, secondo lei l'iperpigmentazione può essere dovuta alla cellulite o all'ittiosi. Non ho fatto test genetici per l'ittiosi, mi sembra una diagnosi un pò frettolosa. Cosa mi consiglia per risolvere il problema? si può fare qualcosa o dovrò conviverci per sempre?
ho 29 anni e da qualche anno sono comparse sulle mie cosce delle ampie zone di iperpigmentazione, in particolare all'inguine, dietro le cosce e le ginocchia. L'estate scorsa sono stata da una dermatologa che, guardandomi appena, ha detto che ho una ittiosi e mi ha prescritto una crema, la Proxera, che da allora applico regolarmente. Ho notato, però, solo leggeri miglioramenti. Non c'è nulla che possa fare? mi vergogno molto a mettere la gonna e ad andare al mare. Ho anche molta cellulite, secondo lei l'iperpigmentazione può essere dovuta alla cellulite o all'ittiosi. Non ho fatto test genetici per l'ittiosi, mi sembra una diagnosi un pò frettolosa. Cosa mi consiglia per risolvere il problema? si può fare qualcosa o dovrò conviverci per sempre?
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Salve,
discutere da qui la diagnosi di un collega che l'ha visitata è cosa molto difficile. Per certo, però, posso dirle che l'ittiosi è rara e che sarebbe il caso di farfe anche un esame istologico, magari affererndo ad un centro dermatologico che si interessi delle malattie rare, quindi, quantomeno, universitario
saluti
discutere da qui la diagnosi di un collega che l'ha visitata è cosa molto difficile. Per certo, però, posso dirle che l'ittiosi è rara e che sarebbe il caso di farfe anche un esame istologico, magari affererndo ad un centro dermatologico che si interessi delle malattie rare, quindi, quantomeno, universitario
saluti
Luigi Mocci MD
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 14/03/2012.
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