Alopecia areata di tipo autoimmune
Buonasera,
con il presente scritto mi trovo a chiedere un supporto morale ed un consiglio per affrontare quella che è una patologia che ormai mi perseguita, l' Alopecia Areata autoimmune.
Comincio col dire che ho 29 anni e soffro di Tiroidite di Hashimoto da almeno 3, sono in cura con eutirox 75 , a livello di analisi per la tiroide al momento sembra tutto normale.
Quello che è iniziato invece due anni fa è la caduta a chiazze di capelli, la prima volta avvenne in forma abbastanza grave con chiazze su tutto il cuoio capelluto.
Dapprima rivolgendomi a svariati dermatologi mi diedero alopex, Olux e minoxidil,la cura non funziono' finchè non mi rivolsi ad uno specialista dell'IDI di roma che con alcune sedute di infiltrazioni "tampono" il problema ( o perlomeno presumo si tratto di quelle) . Dopo circa 1 anno il problema quindi spari' e psicologicamente fui veramente soddisfatto, fino a settembre ... ricomparve una chiazzetta sulla barba,cominciai a riapplicare olux e minoxidil senza risultati.
Dopo di cio' preferii aspettare un po' per vedere se si fosse risolta da sola, ma ecco rispuntare una chiazza anche dietro la testa,e allora mi decisi a tornare all'IDI (sono passati comunque 4 mesi).
Lo specialista mi ha riprescitto sedute di infiltrazioni di corticosteroidi e contemporaneamente olux e alopex e minoxidil.
Impazzendo fra tutti questi farmaci ora mi vedo comparire una forma grave di alopecia areata con molte chiazze sparse per tuttoil cuoio capelluto.Ho dovuto rirasarmi i capelli.
Premesso che l'impatto psicologico è stato più devastante della prima volta, ho cominciato anche ad avere disturbi del sonno tanto che il medico di base si è sentito di prescrivermi anche se a dosaggio moderato Pasaden, un ansiolitico (sono abbastanza ansioso di mio).
Io sono distrutto da questa situazione, mi trovo ad affrontare continue spese economiche in fantacure che non funzionano mai (e sono anche in cassa integrazione ,fra poco non mangero' per curare questo schifo), mi stanno bombardando di cortisonici, minoxidil,ed altri prodotti ma l'avanzamento dell'AA è lento ed inesorabile.. ha davvero senso continuare queste cure?Probabilmente se non le facessi ci penserei anche di meno paradossalmente parlando e magari avrei anche piu soldi per uscire a mangiare una pizza. Nelle ultime analisi ho trovato bassi solo due valori (anche se appena bassi sotto il valore minimo) :Pct (0,18 su un valore che dovrebbe andare da 0,20 a 0,36) e PDW (15,3 su un valore che dovrebbe andare da 15,5 a 17), possono essere il risultato di questo bombardamento di farmaci? La nicotina puo' essere legata alla comparsa di AA? Ed infine... ho bisogno di uno psicologo e non me ne rendo conto? Grazie anticipatamente .. cordiali saluti
con il presente scritto mi trovo a chiedere un supporto morale ed un consiglio per affrontare quella che è una patologia che ormai mi perseguita, l' Alopecia Areata autoimmune.
Comincio col dire che ho 29 anni e soffro di Tiroidite di Hashimoto da almeno 3, sono in cura con eutirox 75 , a livello di analisi per la tiroide al momento sembra tutto normale.
Quello che è iniziato invece due anni fa è la caduta a chiazze di capelli, la prima volta avvenne in forma abbastanza grave con chiazze su tutto il cuoio capelluto.
Dapprima rivolgendomi a svariati dermatologi mi diedero alopex, Olux e minoxidil,la cura non funziono' finchè non mi rivolsi ad uno specialista dell'IDI di roma che con alcune sedute di infiltrazioni "tampono" il problema ( o perlomeno presumo si tratto di quelle) . Dopo circa 1 anno il problema quindi spari' e psicologicamente fui veramente soddisfatto, fino a settembre ... ricomparve una chiazzetta sulla barba,cominciai a riapplicare olux e minoxidil senza risultati.
Dopo di cio' preferii aspettare un po' per vedere se si fosse risolta da sola, ma ecco rispuntare una chiazza anche dietro la testa,e allora mi decisi a tornare all'IDI (sono passati comunque 4 mesi).
Lo specialista mi ha riprescitto sedute di infiltrazioni di corticosteroidi e contemporaneamente olux e alopex e minoxidil.
Impazzendo fra tutti questi farmaci ora mi vedo comparire una forma grave di alopecia areata con molte chiazze sparse per tuttoil cuoio capelluto.Ho dovuto rirasarmi i capelli.
Premesso che l'impatto psicologico è stato più devastante della prima volta, ho cominciato anche ad avere disturbi del sonno tanto che il medico di base si è sentito di prescrivermi anche se a dosaggio moderato Pasaden, un ansiolitico (sono abbastanza ansioso di mio).
Io sono distrutto da questa situazione, mi trovo ad affrontare continue spese economiche in fantacure che non funzionano mai (e sono anche in cassa integrazione ,fra poco non mangero' per curare questo schifo), mi stanno bombardando di cortisonici, minoxidil,ed altri prodotti ma l'avanzamento dell'AA è lento ed inesorabile.. ha davvero senso continuare queste cure?Probabilmente se non le facessi ci penserei anche di meno paradossalmente parlando e magari avrei anche piu soldi per uscire a mangiare una pizza. Nelle ultime analisi ho trovato bassi solo due valori (anche se appena bassi sotto il valore minimo) :Pct (0,18 su un valore che dovrebbe andare da 0,20 a 0,36) e PDW (15,3 su un valore che dovrebbe andare da 15,5 a 17), possono essere il risultato di questo bombardamento di farmaci? La nicotina puo' essere legata alla comparsa di AA? Ed infine... ho bisogno di uno psicologo e non me ne rendo conto? Grazie anticipatamente .. cordiali saluti
[#1]
l'alopecia areata è sempre autoimmunitaria. Questo il primo dato.
Il secondo è che lei non deve cercare diagnosi psichiche o psicologiche, ma affidarsi ad un competente dermatologo che la guiderà nella scelta delle migliori terapie per l'alopecia areata, che ad oggi spaziano da terapie microinfoltrative a terapie immunomodulanti sistemiche; sappia che purtroppo l'alopecia areata può decidere il suo percorso a prescindere dai nostri sforzi e dalle nostre terapie, ma anche questo è un dato che può essere sciolto durante visita e controllo, anche per dare al paziente una prospettiva reale della sua patologia, cosa che a mio avviso è necessaria!
saluti a lei
Il secondo è che lei non deve cercare diagnosi psichiche o psicologiche, ma affidarsi ad un competente dermatologo che la guiderà nella scelta delle migliori terapie per l'alopecia areata, che ad oggi spaziano da terapie microinfoltrative a terapie immunomodulanti sistemiche; sappia che purtroppo l'alopecia areata può decidere il suo percorso a prescindere dai nostri sforzi e dalle nostre terapie, ma anche questo è un dato che può essere sciolto durante visita e controllo, anche per dare al paziente una prospettiva reale della sua patologia, cosa che a mio avviso è necessaria!
saluti a lei
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
Dottor Laino,
io sono in parte daccordo con lei.
Apprezzo anche , e lo dico col cuore, l'ottimismo e il buon senso del dovere col quali gli svariati dermatologi specialisti incontrati han cercato di aiutarmi a far fronte a questa malattia.
Ma ... è davvero utile o si tratta solamente di terapie placebo atte a infondermi quella speranza che mi serve per affrontarla?
Proprio li sta il punto.
Non me ne vergogno a dirlo , ma se si trattasse di cio' preferirei saperlo, perchè per me e per la maggior parte degli italiani le visite costano una volta ogni tanto, figurarsi ogni 20 giorni,e quando questo toglie soldi alla spesa tanto vale chiedersi se ne vale veramente la pena.
Dopo 2 anni ogni votla che contatto un dermatologo sembra avere la sua "ricetta pronta" , ma tutte quante finora han fallito.
Se l'alopecia, indifferentemente dal trattamento, decide quale sarà la sua strada a quel punto secondo me ogni accanimento terapeutico è inutile.
Saluti
io sono in parte daccordo con lei.
Apprezzo anche , e lo dico col cuore, l'ottimismo e il buon senso del dovere col quali gli svariati dermatologi specialisti incontrati han cercato di aiutarmi a far fronte a questa malattia.
Ma ... è davvero utile o si tratta solamente di terapie placebo atte a infondermi quella speranza che mi serve per affrontarla?
Proprio li sta il punto.
Non me ne vergogno a dirlo , ma se si trattasse di cio' preferirei saperlo, perchè per me e per la maggior parte degli italiani le visite costano una volta ogni tanto, figurarsi ogni 20 giorni,e quando questo toglie soldi alla spesa tanto vale chiedersi se ne vale veramente la pena.
Dopo 2 anni ogni votla che contatto un dermatologo sembra avere la sua "ricetta pronta" , ma tutte quante finora han fallito.
Se l'alopecia, indifferentemente dal trattamento, decide quale sarà la sua strada a quel punto secondo me ogni accanimento terapeutico è inutile.
Saluti
[#3]
Caro Utente,
sono davvero anch'io d'accordo con il suo ragionamento. C'è da dire che comunque, come le diceva il Dott. Laino, è imprescindibile un rapporto con lo specialista poiché talora si possono avere momenti di miglioramento ed in quei casi magari i trattamenti possono darci una mano anche seria. In particolare le terapie immunologiche, con difenilciprone o dibutilestere dell'acido squarico (SADBE), richiedono molto tempo ed un controllo clinico regolare.
Direi pertanto che è più sul costo di questa cosa che ci dobbiamo concentrare: se deve fare tutto da privato effettivamente il gioco potrebbe non valere la candela, soprattutto in chi ha difficoltà economiche. Nella sua città - tuttavia- non mancano centri d'eccellenza pubblici, quali il San Gallicano o l'IDI, attraverso i quali potrà accedere ai trattamenti tramite sistema sanitario nazionale e limitare la spesa al solo ticket.
I miei più sinceri e cordiali saluti
sono davvero anch'io d'accordo con il suo ragionamento. C'è da dire che comunque, come le diceva il Dott. Laino, è imprescindibile un rapporto con lo specialista poiché talora si possono avere momenti di miglioramento ed in quei casi magari i trattamenti possono darci una mano anche seria. In particolare le terapie immunologiche, con difenilciprone o dibutilestere dell'acido squarico (SADBE), richiedono molto tempo ed un controllo clinico regolare.
Direi pertanto che è più sul costo di questa cosa che ci dobbiamo concentrare: se deve fare tutto da privato effettivamente il gioco potrebbe non valere la candela, soprattutto in chi ha difficoltà economiche. Nella sua città - tuttavia- non mancano centri d'eccellenza pubblici, quali il San Gallicano o l'IDI, attraverso i quali potrà accedere ai trattamenti tramite sistema sanitario nazionale e limitare la spesa al solo ticket.
I miei più sinceri e cordiali saluti
Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia
[#4]
Aggiungo una piccola equazione che fa comprendere un dato clinico utile in tema di alopecia areata:
In base alla mia esperienza (e non solo) potremmo immaginare che
- più sono piccole e meno numerose le aree di alopecia areata e minore e' il tempo di loro permanenza sul cuoio capelluto, maggiori sono le percentuali di ricrescita e quindi il successo delle terapie.
Al contrario:
- più grandi diventano le aree, più sono numerose; se si osserva una chiazza centrifuga a livello della regione occipitale che ai estende sempre più (ofiasi); se durano da più di due mesi senza alcuna ricrescita nemmeno sporadica e nemmeno temporanea, maggiore sara il rischio che si possa ingenerare un processo stabile e duraturo nel tempo o una alopecia aerata cicatriziale a prescindere dalle terapie o che le terapie possono solo rallentare.
Saluti
In base alla mia esperienza (e non solo) potremmo immaginare che
- più sono piccole e meno numerose le aree di alopecia areata e minore e' il tempo di loro permanenza sul cuoio capelluto, maggiori sono le percentuali di ricrescita e quindi il successo delle terapie.
Al contrario:
- più grandi diventano le aree, più sono numerose; se si osserva una chiazza centrifuga a livello della regione occipitale che ai estende sempre più (ofiasi); se durano da più di due mesi senza alcuna ricrescita nemmeno sporadica e nemmeno temporanea, maggiore sara il rischio che si possa ingenerare un processo stabile e duraturo nel tempo o una alopecia aerata cicatriziale a prescindere dalle terapie o che le terapie possono solo rallentare.
Saluti
[#5]
Legga se vuole anche questa piccola nota
https://www.medicitalia.it/blog/dermatologia-e-venereologia/1406-alopecia-areata-quando-trattare-e-con-quali-prospettive-terapeutiche.html
cordialità
https://www.medicitalia.it/blog/dermatologia-e-venereologia/1406-alopecia-areata-quando-trattare-e-con-quali-prospettive-terapeutiche.html
cordialità
Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)
[#6]
Utente
Buonasera dottori,
nel giro di una settimana e mezzo sembra che la mia alopecia stia evolvendo in totale, il chè mi ha costretto a rasare a lametta i miei capelli perchè sembravo un malato terminale.
Inutile commentare la situazione psicologica.
Vorrei pero' porre una domanda, a cui vorrei se volete una risposta ben precisa : il fumo, la nicotina puo' essere causa diretta di aggravamento dell'alopecia areata/totale?Al di la' dell'accellerazione dell'androgenetica di cui gia sono a conoscenza.
Grazie mille signori.
Stefano
nel giro di una settimana e mezzo sembra che la mia alopecia stia evolvendo in totale, il chè mi ha costretto a rasare a lametta i miei capelli perchè sembravo un malato terminale.
Inutile commentare la situazione psicologica.
Vorrei pero' porre una domanda, a cui vorrei se volete una risposta ben precisa : il fumo, la nicotina puo' essere causa diretta di aggravamento dell'alopecia areata/totale?Al di la' dell'accellerazione dell'androgenetica di cui gia sono a conoscenza.
Grazie mille signori.
Stefano
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 21.1k visite dal 17/02/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.