Vitiligine e fototerapia
Gentili Dottori da 7 anni soffro di vitiligine e ho praticato la fototerapia 3 volte a settimana e da circa 1 anno solo una volta a settimana.Devo ammettere la costanza ha dato esiti positivi quasi scomparsa soprattutto nel viso e nelle mani.Volevo capire se abbandonando la terapia, c'e'il rischio di una ricomparsa?E tutte queste radiazioni possono provocare danni al sangue?Purtroppo da indagini fatte ho scoperto la presenza della proteina di bence jones e le catene leggere lambda, ci puo' essere un collegamento?Grazie.
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Gentile utente,
qualsiasi tentativo terapeutico volto a ripigmentare le aree colpite da vitiligine ed effettuato con successo, non mette a riparo da una nuova reinsorgenza della stessa, la quale segue canoni e criteri che sfuggono al preciso inquadramento causale: qusto in virtù della potenziale multi-fattorialità della patologia (autoimmunitaria, neurogena in primis).
Questo è ancor più vero se coninuano ad insistere nell'organismo, le condizioni predisponenti l'insorgenza della vitiligine (che come detto spaziano dallo stress psicoindotto alle positività ed alle patologie autoimmunitarie)
ciò detto, è opportuno affermare per completezza, che solitamente le chiazze repigmentate tendono ad essere più stabili rispetto alla cute non trattata, ma questo non è una regola prestabilita.
la saluto caramente.
Dott. Luigi Laino
Ricercatore dermatologo, ROMA
qualsiasi tentativo terapeutico volto a ripigmentare le aree colpite da vitiligine ed effettuato con successo, non mette a riparo da una nuova reinsorgenza della stessa, la quale segue canoni e criteri che sfuggono al preciso inquadramento causale: qusto in virtù della potenziale multi-fattorialità della patologia (autoimmunitaria, neurogena in primis).
Questo è ancor più vero se coninuano ad insistere nell'organismo, le condizioni predisponenti l'insorgenza della vitiligine (che come detto spaziano dallo stress psicoindotto alle positività ed alle patologie autoimmunitarie)
ciò detto, è opportuno affermare per completezza, che solitamente le chiazze repigmentate tendono ad essere più stabili rispetto alla cute non trattata, ma questo non è una regola prestabilita.
la saluto caramente.
Dott. Luigi Laino
Ricercatore dermatologo, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Gent. Utente,
bisogna anche considerare di che entità è la proteinuria di Bence Jones, in quanto alcune discrasie plasmacellulari si associano a manifestazioni autoimmunitarie, per Le consiglio di rivolgersi al Suo medico curante per la determinazione degli autoanticorpi, nel sangue, organo e non organo specifici. Cordiali saluti
Dr. Carlo De Palo
bisogna anche considerare di che entità è la proteinuria di Bence Jones, in quanto alcune discrasie plasmacellulari si associano a manifestazioni autoimmunitarie, per Le consiglio di rivolgersi al Suo medico curante per la determinazione degli autoanticorpi, nel sangue, organo e non organo specifici. Cordiali saluti
Dr. Carlo De Palo
[#3]
Utile come ben detto dal collega De Palo valutazione della proteinuria di Bence Jones che in aggiunta alle cause citate, può associarsi anche a patologie ematologiche (pertanto in causa è d'obblico chiamare anche l'ematologo).Per quanto riguarda la vitiligine che aggiungere alla completa risposta del collega Laino soltanto che la fototerapia ha un limite di dose raggiunta oltre il quale non è conveniente andare.
Saluti
Alessandro Benini
Saluti
Alessandro Benini
Dr.Alessandro Benini
Dirigente Medico Centro Grandi Ustionati
Osp."M.Bufalini" Cesena
[#4]
Giuste osservazioni del collega Benini: aggiungo ancora che i raggi UVB a banda stretta (utilizzati nella fototerapia per la vitiligine) non provocano danni ematologici ma solo cutanei, potenziali, per creazioni dei famigerati dimeri di pirimidina che danneggiano il DNA cellulare.
cari saluti
Dott. Luigi Laino
ricercatore dermatologo, ROMA
cari saluti
Dott. Luigi Laino
ricercatore dermatologo, ROMA
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.4k visite dal 25/01/2008.
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