Glande che non guarisce
Ho un problema al glande ormai da un anno e non so più come fare per risolverlo. mi è stata diagnosticata una balanopostite traumatica, curata con abilast e decoderm e successivamente con abilast e travocort.
la situazione tende a migliorare, ma, anche dopo la terapia, il glande non sembra perfettamente idratato come quando stavo bene e, inoltre, basta poco (un rapporto sessuale o anche una masturbazione) per determinare nuovamente la secchezza, qualche ruga sul glande e una situazione in cui la pelle sembra quasi attaccarsi al glande stesso.
adesso sono nella fase 'normale', direi che sto 'quasi' bene, ma sono preoccupato dall'idea di non riuscire a guarire perchè temo che la diagnosi non abbia contemplato qualcosa. mi risulta davvero difficile capire come, in un anno di terapia, la presunta balanopostite (o un eventuale altro problema) non sia stata risolta e la cura non abbia determinato il ritorno alla situazione ottimale ante-patologia.
vi chiedo cosa è opportuno fare, se possono esservi altre ipotesi terapeutiche, se basta aspettare una guarigione che prima o poi vi sarà o attivarsi in altro modo. sottolineo che ho appena rifatto le analisi delle urine e tutti i valori sono nella norma (ma ciò basta per escludere uretriti e altre patologie???). grazie.
la situazione tende a migliorare, ma, anche dopo la terapia, il glande non sembra perfettamente idratato come quando stavo bene e, inoltre, basta poco (un rapporto sessuale o anche una masturbazione) per determinare nuovamente la secchezza, qualche ruga sul glande e una situazione in cui la pelle sembra quasi attaccarsi al glande stesso.
adesso sono nella fase 'normale', direi che sto 'quasi' bene, ma sono preoccupato dall'idea di non riuscire a guarire perchè temo che la diagnosi non abbia contemplato qualcosa. mi risulta davvero difficile capire come, in un anno di terapia, la presunta balanopostite (o un eventuale altro problema) non sia stata risolta e la cura non abbia determinato il ritorno alla situazione ottimale ante-patologia.
vi chiedo cosa è opportuno fare, se possono esservi altre ipotesi terapeutiche, se basta aspettare una guarigione che prima o poi vi sarà o attivarsi in altro modo. sottolineo che ho appena rifatto le analisi delle urine e tutti i valori sono nella norma (ma ciò basta per escludere uretriti e altre patologie???). grazie.
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Mi pare utile in complementarietà a quanto asserito indicare un approfondimento su questo tema (BALANOPOSTITI balaniti) resistenti
https://www.medicitalia.it/blog/dermatologia-e-venereologia/676-le-balanopostiti-balaniti-resistenti.html
Saluti ancora
https://www.medicitalia.it/blog/dermatologia-e-venereologia/676-le-balanopostiti-balaniti-resistenti.html
Saluti ancora
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#3]
Utente
Gentili dottori,
vi ringrazio per le risposte. Ho già effettuato diverse visite dal dermatologo-venereologo, il quale sostiene che non vi sia alcuna infezione (peraltro rilevando ciò senza esami specifici, ma soltanto con l'ausilio di una lampada collegata ad un monitor).
ho anche effettuato le analisi del sangue e delle urine, ma non risulta nulla. l'unico fenomeno, già segnalato su queste pagine, riguarda la presenza di schiuma nelle urine, che a volte c'è (soprattutto al mattino), mentre altre volte no (e l'urina è assolutamente limpida).
preciso, comunque, che non ho altri sintomi (prurito, dolori, ecc.). dopo la cura, tutto sommato, sto 'quasi' bene. il problema vero è che basta un rapporto sessuale o una masturbazione per ripristinare la situazione di secchezza e rugosità del glande e che, comunque, la mucosa del glande non mi sembra perfettamente sana come un tempo.
da cosa può dipendere questa eccessiva fragilità? come posso venirne a capo se gli esami risultano negativi e il medico sostiene che non vi siano particolari problemi? bisogna fare altri esami o pensare ad altre ipotesi patologiche? non vorrei passare la mia vita ad applicare creme e pomate per mesi interi come ho fatto nell'ultimo anno, per le continue ricadute. il tutto, peraltro, si ripercuote anche sulla mia vita sessuale.
grazie ancora.
vi ringrazio per le risposte. Ho già effettuato diverse visite dal dermatologo-venereologo, il quale sostiene che non vi sia alcuna infezione (peraltro rilevando ciò senza esami specifici, ma soltanto con l'ausilio di una lampada collegata ad un monitor).
ho anche effettuato le analisi del sangue e delle urine, ma non risulta nulla. l'unico fenomeno, già segnalato su queste pagine, riguarda la presenza di schiuma nelle urine, che a volte c'è (soprattutto al mattino), mentre altre volte no (e l'urina è assolutamente limpida).
preciso, comunque, che non ho altri sintomi (prurito, dolori, ecc.). dopo la cura, tutto sommato, sto 'quasi' bene. il problema vero è che basta un rapporto sessuale o una masturbazione per ripristinare la situazione di secchezza e rugosità del glande e che, comunque, la mucosa del glande non mi sembra perfettamente sana come un tempo.
da cosa può dipendere questa eccessiva fragilità? come posso venirne a capo se gli esami risultano negativi e il medico sostiene che non vi siano particolari problemi? bisogna fare altri esami o pensare ad altre ipotesi patologiche? non vorrei passare la mia vita ad applicare creme e pomate per mesi interi come ho fatto nell'ultimo anno, per le continue ricadute. il tutto, peraltro, si ripercuote anche sulla mia vita sessuale.
grazie ancora.
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non credo lei debba applicare a vita terapie topiche, le quali hanno anche un effetto indesiderato di rendere le mucose più iperreattive se applicate sine causa o per lunghi periodi.
la diangosi serve e consideri che può essere complicata anche da applicazioni topiche somodate, come le dicevo.
saluti
la diangosi serve e consideri che può essere complicata anche da applicazioni topiche somodate, come le dicevo.
saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.7k visite dal 28/12/2011.
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