Hpv nell'uomo
Gentilissimi Dottori,
ho già avuto occasione di constatare la Vostra gentilezza e Vi riscrivo proprio per richiedervi ulteriori pareri e informazioni.
E’ da ormai più di due anni che combatto senza esito positivo contro l’hpv. Sono una ragazza diabetica, sono stata sottoposta a Laserterapia nel novembre 2005 ed i pap-test successivi hanno continuato ad evidenziare LISL con modificazioni da Hpv non ad alto rischio, quindi nel gennaio 2007 ho subito un secondo trattamento, una biopsia conica con ansa diatermica. L’ultimo pap-test continua ad evidenziare una possibile lesione da Hpv. Una mia amica con lo stesso problema mi ha parlato di un esame specifico che si chiama se non sbaglio Timprep; posso avere da Voi maggiori informazioni?
Credo a questo punto che questa situazione non si risolva a causa del mancato uso prolungato del preservativo, infatti continuiamo ad avere rapporti non protetti.
Inoltre ho notato da poco nel mio partner delle strane alterazioni sulla superficie cutanea perianale e vorrei cortesemente sapere da Voi qual è lo specialista più adatto a cui rivolgerci per effettuare su di lui un controllo e quali esami effettuare.
Vi ringrazio.
ho già avuto occasione di constatare la Vostra gentilezza e Vi riscrivo proprio per richiedervi ulteriori pareri e informazioni.
E’ da ormai più di due anni che combatto senza esito positivo contro l’hpv. Sono una ragazza diabetica, sono stata sottoposta a Laserterapia nel novembre 2005 ed i pap-test successivi hanno continuato ad evidenziare LISL con modificazioni da Hpv non ad alto rischio, quindi nel gennaio 2007 ho subito un secondo trattamento, una biopsia conica con ansa diatermica. L’ultimo pap-test continua ad evidenziare una possibile lesione da Hpv. Una mia amica con lo stesso problema mi ha parlato di un esame specifico che si chiama se non sbaglio Timprep; posso avere da Voi maggiori informazioni?
Credo a questo punto che questa situazione non si risolva a causa del mancato uso prolungato del preservativo, infatti continuiamo ad avere rapporti non protetti.
Inoltre ho notato da poco nel mio partner delle strane alterazioni sulla superficie cutanea perianale e vorrei cortesemente sapere da Voi qual è lo specialista più adatto a cui rivolgerci per effettuare su di lui un controllo e quali esami effettuare.
Vi ringrazio.
[#1]
Lo specialista più adatto per la valutazione del suo partner è indubbiametne lo specialista Venereologo (e questo vale anche per la donna, quando si parla di malattie sessualmente trasmissibili)
"timprep ??" sembra una tariffa prepagata di una compagnia telefonica..provveda a controllare..ma sappia che le uniche cose valide per la donna, da effettuare in caso di HPV o sospetti di patologia da HPV sono nell'ordine:
1) visita venereologica
2) colposcopia
3) prelievo citologico/bioptico per lettura striscio, od in alternativa PCR (test genetico di amplificazione del DNA Virale per isolamento sottotipi)
cari saluti
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo e Venereologo,
Malattie Sessualmente Trasmissibili, ROMA
"timprep ??" sembra una tariffa prepagata di una compagnia telefonica..provveda a controllare..ma sappia che le uniche cose valide per la donna, da effettuare in caso di HPV o sospetti di patologia da HPV sono nell'ordine:
1) visita venereologica
2) colposcopia
3) prelievo citologico/bioptico per lettura striscio, od in alternativa PCR (test genetico di amplificazione del DNA Virale per isolamento sottotipi)
cari saluti
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo e Venereologo,
Malattie Sessualmente Trasmissibili, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#3]
Gentile Utente
forse si riferisce al Pap test effettuato con la metodica THIN PREP.
Che non è altro che l'utilizzo della citologia su strato sottile, il "ThinPrep Pap test" ha dimostrato infatti una superiore sensibilità diagnostica rispetto al Pap test convenzionale. Tale sensibilità consente di ottenere risultati diagnostici molto più soddisfacenti, una riduzione dei falsi negativi e soprattutto permette di individuare oltre il doppio delle lesioni squamose intraepiteliali, precursori del cervico-carcinoma e di triplicare l'individuazione di LISL rispetto al metodo convenzionale.Pertanto non riguarda le lesioni HPV ma le alterazioni intraepiteliali della cervice uterina.
La metodica ThinPrep Pap Test è attualmente adottata dai laboratori di Anatomia patologica ospedalieri di molte regioni italiane oltre che da alcuni laboratori privati.
Cordiali saluti
Dr.Alessandro Benini
forse si riferisce al Pap test effettuato con la metodica THIN PREP.
Che non è altro che l'utilizzo della citologia su strato sottile, il "ThinPrep Pap test" ha dimostrato infatti una superiore sensibilità diagnostica rispetto al Pap test convenzionale. Tale sensibilità consente di ottenere risultati diagnostici molto più soddisfacenti, una riduzione dei falsi negativi e soprattutto permette di individuare oltre il doppio delle lesioni squamose intraepiteliali, precursori del cervico-carcinoma e di triplicare l'individuazione di LISL rispetto al metodo convenzionale.Pertanto non riguarda le lesioni HPV ma le alterazioni intraepiteliali della cervice uterina.
La metodica ThinPrep Pap Test è attualmente adottata dai laboratori di Anatomia patologica ospedalieri di molte regioni italiane oltre che da alcuni laboratori privati.
Cordiali saluti
Dr.Alessandro Benini
Dr.Alessandro Benini
Dirigente Medico Centro Grandi Ustionati
Osp."M.Bufalini" Cesena
[#4]
Ex utente
Grazie mille dottore!
Il mio ultimo pap test riporta questo dato: "alterazioni cellulari di significato indeterminato in cellule squamose (ASCUS). Possibile lesione virale da HPV".
Secondo Lei è il caso che io chieda alla ginecologa che mi segue(presso un ospedale di Bologna) di fare questo specifico esame?
Son interessata ad approfondire il discorso, approfittando così della Vostra disponibilità, per il fatto che ormai è diventata una preoccupazione costante.
E' un problema che si trascina da anni, verso il quale mi ero rassegnata a portare pazienza visto che il mio diabete potrebbe essere la causa di una reazione lenta al debellamento del virus, ma dopo aver notato delle alterazioni anche sul mio partner il pensiero è diventato sconforto.
Cordiali saluti. M.
Il mio ultimo pap test riporta questo dato: "alterazioni cellulari di significato indeterminato in cellule squamose (ASCUS). Possibile lesione virale da HPV".
Secondo Lei è il caso che io chieda alla ginecologa che mi segue(presso un ospedale di Bologna) di fare questo specifico esame?
Son interessata ad approfondire il discorso, approfittando così della Vostra disponibilità, per il fatto che ormai è diventata una preoccupazione costante.
E' un problema che si trascina da anni, verso il quale mi ero rassegnata a portare pazienza visto che il mio diabete potrebbe essere la causa di una reazione lenta al debellamento del virus, ma dopo aver notato delle alterazioni anche sul mio partner il pensiero è diventato sconforto.
Cordiali saluti. M.
[#6]
Sappia, gentile utente, che l'unica alterazione citologico-istologica che premette un contagio da HPV virus è la "Coilocitosi" :
alterazioni aspecifiche non possono condurre ad una diagnosi specifiche e comunque necessitano di conferme diagnostiche appropriate.
il mi pensiero in merito al suo caso (a prescidere dalle note di colere che le ho menzionato) era questo:
se le prime due indagini ch ele ho menzionato (visita venereologica, colposcopia) recano esito negativo, o se il PAP test reca alterazioni aspecifiche e/o ceppi a basso rischio di HPV, non mi sembra proprio il caso si alimentare ansie sullo stato di salute.
questo, ben sapendo che, la maggior parte dei sottotipi di HPV (quelli a lei reperiti) non causa alterazioni cito-patologiche in senso pre-neoplastico: le ulteriori indagini a mio avviso, sebbene possano essere condotte, solitamente non recano benefici suppletivi in senso diagnostico.
personalmente quindi, alle mie pazienti che rientrano nei casi propriamente "tranquilli" non prescrivo altri esami, i quali a mio avviso detengono l'unico scopo di autoampificare ansie immotivate e spese sempre significative.
Riassumendo, è utile specificare quanto il rapporto con il proprio medico debba essere sempre improntato alla massima fiducia reciproca: sicuramente lo specialista, se si troverà di fronte a situazioni che debbono essere approfondite, lo farà ed in ogni modo, ma se è necessario tranquillizzare il paziente sul suo stato di salute - deve farlo con la stessa fermezza e serenità, poichè nessun esame (tantomeno quelli consigliati o effettuati da amici o parenti)può surrogare tale tipo di rapporto, inescludibile e invalicalibile.
Nel caso specifico, il test che ci richiedeva, è a mio avviso inutile quando il normale PAP è piuttosto chiaro, potenzialmente più utile (ma allo stesso modo un nuovo PAP può esselo altrimenti) in casi più dubbi; a mio avviso però il suo caso è piuttosto chiaro, vista la natura dei ceppi di HPV e la non alterazione citomorfologica in senso displastico, delle sue cellule.
Segua quindi i dettami del suo Medico con la massima serenità e si affidi al lui per ogni ulteriore dettame.
cari saluti
Dott. Luigi Laino, Roma
alterazioni aspecifiche non possono condurre ad una diagnosi specifiche e comunque necessitano di conferme diagnostiche appropriate.
il mi pensiero in merito al suo caso (a prescidere dalle note di colere che le ho menzionato) era questo:
se le prime due indagini ch ele ho menzionato (visita venereologica, colposcopia) recano esito negativo, o se il PAP test reca alterazioni aspecifiche e/o ceppi a basso rischio di HPV, non mi sembra proprio il caso si alimentare ansie sullo stato di salute.
questo, ben sapendo che, la maggior parte dei sottotipi di HPV (quelli a lei reperiti) non causa alterazioni cito-patologiche in senso pre-neoplastico: le ulteriori indagini a mio avviso, sebbene possano essere condotte, solitamente non recano benefici suppletivi in senso diagnostico.
personalmente quindi, alle mie pazienti che rientrano nei casi propriamente "tranquilli" non prescrivo altri esami, i quali a mio avviso detengono l'unico scopo di autoampificare ansie immotivate e spese sempre significative.
Riassumendo, è utile specificare quanto il rapporto con il proprio medico debba essere sempre improntato alla massima fiducia reciproca: sicuramente lo specialista, se si troverà di fronte a situazioni che debbono essere approfondite, lo farà ed in ogni modo, ma se è necessario tranquillizzare il paziente sul suo stato di salute - deve farlo con la stessa fermezza e serenità, poichè nessun esame (tantomeno quelli consigliati o effettuati da amici o parenti)può surrogare tale tipo di rapporto, inescludibile e invalicalibile.
Nel caso specifico, il test che ci richiedeva, è a mio avviso inutile quando il normale PAP è piuttosto chiaro, potenzialmente più utile (ma allo stesso modo un nuovo PAP può esselo altrimenti) in casi più dubbi; a mio avviso però il suo caso è piuttosto chiaro, vista la natura dei ceppi di HPV e la non alterazione citomorfologica in senso displastico, delle sue cellule.
Segua quindi i dettami del suo Medico con la massima serenità e si affidi al lui per ogni ulteriore dettame.
cari saluti
Dott. Luigi Laino, Roma
[#7]
Sempre premettendo, che è chi ha in cura il paziente, che decide eventuali indagini suppletive.Il risultato del pap test parla di alterazioni cellulari di significato indeterminato (e non aspecifico) in cellule squamose(ASCUS)
Cordiali saluti
Dr.Alessandro Benini
Cordiali saluti
Dr.Alessandro Benini
[#8]
Utili i ragguagli effettuati dal Collega; a mio avviso, anche se mi sembra piuttosto lapalissiano, per ciò che si legge nel post della nostra utente la dicitura indeterminato (= di natura da determinare) è assimilabile al termine aspecifico (= di natura non specifica):
entrambi i casi determinano la presenza di alterazione, pur senza denotarne i lineamenti : (e questo e sempre possibile)
nel nostro caso, vista la presunta alterazione di una cellula già di per sè atipica, deve comunque essere riferita al proprio medico.
Situazioni come queste, (per il caso in oggetto) sono compatibili ad alterazioni "aspecifiche" le quali appartengono a quadri citologicamente non displastici (le franche dislasie sono e debbono essere reperite), in altro modo i rischi per l'operatore sarebbero piuttosto gravi, e - pensiero personale - in un panorama sanitario punteggiato di "medicina difensiva" nessuno più si sogna di tralasciare di trascrivere nelle refertazioni strumentali oggettive e reperibili situazioni degne di nota.
per tutto il resto e per chiarire ulteriormente il mio punto di vista, affermo che non sono mai d'accordo con definzioni diagnostiche strumentali poco chiare o poco definite, solo per ottemperare al diritto di tutela da parte dei sanitari: nel caso in oggetto, definire come "possibile" la lesione da HPV nel referto (se in questi termini veramente scritto) dovrebbe comprendere perlomeno la frase "utile riproduzione dell'esame fra tot tempo" o 2si consiglia di ripetere l'esame" questo per rendere massimamente edotto il paziente ed il medico (anche quello di famiglia) che dovranno leggere per primi solitamente tali refertazioni, a meno che il termine no sia stato indicato.
credo però che il caso specifico - ma lo dico con grandi margini di errore vista la sede - non rientri in un scorretta gestione, ma in quei tanti casi in cui il referto non evidenzia nulla di preoccupante salvo piccole alterazioni poco definite ma comunque non significative - e sempre possibili durante il prelievo -
Ritengo quindi che la refertazione riportata dalla nostra utente "alterazioni cellulari di significato indeterminato in cellule squamose (ASCUS). Possibile lesione virale da HPV", sia (e spero) imputabile a due condizioni distinte, poichè le cellule ASCUS non sono - per definizione - alterate da HPV !
in questo contesto difatti, Il Bethesda System (sistema di classificazione per il reperto di esami cito-istologici) raggruppa i risultati in:
- Normali
- Infezioni
- Lesioni reattive e riparative
- ASCUS: cellule squamose atipiche di significato incerto
- LSIL : lesioni intraepiteliali (squamose) di basso grado
- HSIL : lesioni intraepiteliali (squamose) di alto grado
- Carcinoma squamoso
La nostra utente, quindi ci riporta nel primo PAP un'alterazione LISL (più significativa) e nel secondo ASCUS (di più basso grado)
Pertanto, mi sentirei, e rilancio ulteriormente:
1) di tranquillizzare la nostra paziente
2) di indurla a contattarla il propri omedico di fiducia che dovrà decidere eventualmente su terapie o procedure suppletive del caso.
cari saluti
dott. Luigi LAINO, ROMA
entrambi i casi determinano la presenza di alterazione, pur senza denotarne i lineamenti : (e questo e sempre possibile)
nel nostro caso, vista la presunta alterazione di una cellula già di per sè atipica, deve comunque essere riferita al proprio medico.
Situazioni come queste, (per il caso in oggetto) sono compatibili ad alterazioni "aspecifiche" le quali appartengono a quadri citologicamente non displastici (le franche dislasie sono e debbono essere reperite), in altro modo i rischi per l'operatore sarebbero piuttosto gravi, e - pensiero personale - in un panorama sanitario punteggiato di "medicina difensiva" nessuno più si sogna di tralasciare di trascrivere nelle refertazioni strumentali oggettive e reperibili situazioni degne di nota.
per tutto il resto e per chiarire ulteriormente il mio punto di vista, affermo che non sono mai d'accordo con definzioni diagnostiche strumentali poco chiare o poco definite, solo per ottemperare al diritto di tutela da parte dei sanitari: nel caso in oggetto, definire come "possibile" la lesione da HPV nel referto (se in questi termini veramente scritto) dovrebbe comprendere perlomeno la frase "utile riproduzione dell'esame fra tot tempo" o 2si consiglia di ripetere l'esame" questo per rendere massimamente edotto il paziente ed il medico (anche quello di famiglia) che dovranno leggere per primi solitamente tali refertazioni, a meno che il termine no sia stato indicato.
credo però che il caso specifico - ma lo dico con grandi margini di errore vista la sede - non rientri in un scorretta gestione, ma in quei tanti casi in cui il referto non evidenzia nulla di preoccupante salvo piccole alterazioni poco definite ma comunque non significative - e sempre possibili durante il prelievo -
Ritengo quindi che la refertazione riportata dalla nostra utente "alterazioni cellulari di significato indeterminato in cellule squamose (ASCUS). Possibile lesione virale da HPV", sia (e spero) imputabile a due condizioni distinte, poichè le cellule ASCUS non sono - per definizione - alterate da HPV !
in questo contesto difatti, Il Bethesda System (sistema di classificazione per il reperto di esami cito-istologici) raggruppa i risultati in:
- Normali
- Infezioni
- Lesioni reattive e riparative
- ASCUS: cellule squamose atipiche di significato incerto
- LSIL : lesioni intraepiteliali (squamose) di basso grado
- HSIL : lesioni intraepiteliali (squamose) di alto grado
- Carcinoma squamoso
La nostra utente, quindi ci riporta nel primo PAP un'alterazione LISL (più significativa) e nel secondo ASCUS (di più basso grado)
Pertanto, mi sentirei, e rilancio ulteriormente:
1) di tranquillizzare la nostra paziente
2) di indurla a contattarla il propri omedico di fiducia che dovrà decidere eventualmente su terapie o procedure suppletive del caso.
cari saluti
dott. Luigi LAINO, ROMA
[#9]
Ex utente
Cari dottori, la sostanza del discorso mi pare chiara, ma vorrete scusarmi se non possiedo i mezzi per comprendere appieno le vostre valutazioni.
Comunque è corretto, gli esiti dei vari pap test sono differenti: il precedente a quello che vi ho riferito sopra, risalente all'aprile 2007 ovvero il primo controllo dopo la conizzazione, riporta "lesione squamosa intraepiteliale di basso grado (LISL) con modificazioni citopatiche ha HPV". Il precedente ancora, dice: "cervicite cronica con displasia lieve e coilocitosi da HPV dell'epitelio superficiale", mentre andando ancora indietro nel tempo si ripete la formula "lesione squamosa intraepiteliale di basso grado (LISL) con modificazioni citopatiche ha HPV".
Per quanto riguarda il mio medico curante, non desidero che egli contribuisca ad accrescere le mie ansie ..ma con la sua laconicità ingenera in me esattamente il contrario. E la mancanza di un suo programma da seguire per tentare una soluzione alternativa, visto che in questo modo son trascorsi due anni infruttuosamente, che mi spinge a rivolgermi a Voi. Leggendo qua e là ho avuto modo di capire che non è un problema con una soluzione univoca e certa, non metto pertanto in dubbio la sua professionalità ma cerco di carpire degli imput per orientarmi anche in altro modo. Sicuramente presto mi rivolgerò ad un dermatologo-venereologo, come voi, insieme al mio partner per avere dei chiarimenti anche sul suo specifico caso, fonte di ulteriori ansie.
Vi ringrazio tantissimo.. M.
Comunque è corretto, gli esiti dei vari pap test sono differenti: il precedente a quello che vi ho riferito sopra, risalente all'aprile 2007 ovvero il primo controllo dopo la conizzazione, riporta "lesione squamosa intraepiteliale di basso grado (LISL) con modificazioni citopatiche ha HPV". Il precedente ancora, dice: "cervicite cronica con displasia lieve e coilocitosi da HPV dell'epitelio superficiale", mentre andando ancora indietro nel tempo si ripete la formula "lesione squamosa intraepiteliale di basso grado (LISL) con modificazioni citopatiche ha HPV".
Per quanto riguarda il mio medico curante, non desidero che egli contribuisca ad accrescere le mie ansie ..ma con la sua laconicità ingenera in me esattamente il contrario. E la mancanza di un suo programma da seguire per tentare una soluzione alternativa, visto che in questo modo son trascorsi due anni infruttuosamente, che mi spinge a rivolgermi a Voi. Leggendo qua e là ho avuto modo di capire che non è un problema con una soluzione univoca e certa, non metto pertanto in dubbio la sua professionalità ma cerco di carpire degli imput per orientarmi anche in altro modo. Sicuramente presto mi rivolgerò ad un dermatologo-venereologo, come voi, insieme al mio partner per avere dei chiarimenti anche sul suo specifico caso, fonte di ulteriori ansie.
Vi ringrazio tantissimo.. M.
[#10]
Prego gentile utente,
vorrei solo la conferma, visto che non lo cita nell'ultimo suo messaggio, che l'ultimo PAP test da lei eseguito riportava come esito, NON LISL ma ASCUS (sebbene con alcune piccole ed aspecifiche alterazioni)
In questo caso, rilancerei tutto quanto affermato circa la serenità con la quale deve affrontare il suo percorso.
cari saluti
Dott. LAINO, Roma
vorrei solo la conferma, visto che non lo cita nell'ultimo suo messaggio, che l'ultimo PAP test da lei eseguito riportava come esito, NON LISL ma ASCUS (sebbene con alcune piccole ed aspecifiche alterazioni)
In questo caso, rilancerei tutto quanto affermato circa la serenità con la quale deve affrontare il suo percorso.
cari saluti
Dott. LAINO, Roma
[#12]
Le linee guida della Società di COLPOSCOPIA E PATOLOGIA CERVICO-VAGINALE dettano:Con diagnosi di ASCUS la donna deveessere inviata a COLPOSCOPIA per una eventuale biopsia mirata,e contemporaneamente eseguire un HPV test.
L'ASCUS,potrebbe essere un ASC-us(più tranquillo come prognosi) ed un ASC-H(che potrebbe presupporre la presenza di una LESIONE DI ALTO GRADO).NON TRASCURIAMO L'ASCUS!
NB
L'ASCUS,potrebbe essere un ASC-us(più tranquillo come prognosi) ed un ASC-H(che potrebbe presupporre la presenza di una LESIONE DI ALTO GRADO).NON TRASCURIAMO L'ASCUS!
NB
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#13]
Giustissimi i dettami del Dott. Blasi:
difatti, nella prima risposta alla nostra Utente, abbiamo indicato dopo la visita, ed al punto 2, proprio la COLPOSCOPIA per eventuale prelievo cito-istologico (punto 3).
Credo sia anche giusto però, oltre agli orientamenti che si ritengano necessari, sia indispensabile non ingenerare ansie largamente più importanti della oggettiva situazione.
questo poichè molti utenti, che ci leggono, portatori di LISL ed altre cito-alterazioni potrebbero già - ed erroneamente - auto-considerarsi portatori di patologie non reversibili. E così non è.
La colposcopia rimane ad oggi, previo esame ed indicazione specialistica l'esame più accurato da effettuarsi con cadenza prestabilita dal proprio curante.
cari saluti
Dott. LAINO, Roma
difatti, nella prima risposta alla nostra Utente, abbiamo indicato dopo la visita, ed al punto 2, proprio la COLPOSCOPIA per eventuale prelievo cito-istologico (punto 3).
Credo sia anche giusto però, oltre agli orientamenti che si ritengano necessari, sia indispensabile non ingenerare ansie largamente più importanti della oggettiva situazione.
questo poichè molti utenti, che ci leggono, portatori di LISL ed altre cito-alterazioni potrebbero già - ed erroneamente - auto-considerarsi portatori di patologie non reversibili. E così non è.
La colposcopia rimane ad oggi, previo esame ed indicazione specialistica l'esame più accurato da effettuarsi con cadenza prestabilita dal proprio curante.
cari saluti
Dott. LAINO, Roma
[#14]
cara signora
penso che sia necessario chiarirle la storia naturale dell'infezione da hpv
avere una positività all'hpv non vuol dire che lei abbia una manifestazione clinica dell'hpv(condilomi,displasia oppure come viene chiamata nel bethesda SIL).
lei nel passato ha avuto una diagnosi di sil che ha trattato guarendola, il virus è un virus di superficie(non va nell'organismo circolo ematico ,etc) e di conseguenza può albergare temporaneamente nelle cellule sane della superficie della cute e delle mucose.
quindi l'infezione può esistere in modo temporaneo senza espressione clinica.
pensi che viene calcolato che quasi il 70-80% della popolazione viene a contatto con il virus e solo il 4-10% esprime una malattia da hpv.
l'ascus è un contenitore in cui il citologo infila delle risposte non certe in cui non può definire un franco sospetto ma neppure una normalità viene definito una classe "non so!" come dice il prof richart uno dei papà del pap test.
giustamente i colleghi le hanno indicato i passi giusti per i suoi controlli ma vorrei che le fosse chiaro che ascus non una classe iniziale dell'atipia e che se la colposcopia è negativa deve solo sottoporsi a controlli periodici.
cordiali saluti
penso che sia necessario chiarirle la storia naturale dell'infezione da hpv
avere una positività all'hpv non vuol dire che lei abbia una manifestazione clinica dell'hpv(condilomi,displasia oppure come viene chiamata nel bethesda SIL).
lei nel passato ha avuto una diagnosi di sil che ha trattato guarendola, il virus è un virus di superficie(non va nell'organismo circolo ematico ,etc) e di conseguenza può albergare temporaneamente nelle cellule sane della superficie della cute e delle mucose.
quindi l'infezione può esistere in modo temporaneo senza espressione clinica.
pensi che viene calcolato che quasi il 70-80% della popolazione viene a contatto con il virus e solo il 4-10% esprime una malattia da hpv.
l'ascus è un contenitore in cui il citologo infila delle risposte non certe in cui non può definire un franco sospetto ma neppure una normalità viene definito una classe "non so!" come dice il prof richart uno dei papà del pap test.
giustamente i colleghi le hanno indicato i passi giusti per i suoi controlli ma vorrei che le fosse chiaro che ascus non una classe iniziale dell'atipia e che se la colposcopia è negativa deve solo sottoporsi a controlli periodici.
cordiali saluti
[#16]
Il Collega Piccoli, ha perfettamente sintetizzato ciò che da tempo ci sforziamo - anche da questa sede - di chiarire in merito alla presenza dell'HPV all'interno del comparto mucosale cervico-vaginale, che sta ingenerando nei pazienti e nella pubblica opinione, non solo una giusta e meritevole attenzione, ma anche e sempre con maggior frequenza, una immotivata "fobia da HPV".
Lo schema razionale lo abbiamo sintetizzato assieme ai colleghi mi sembra più che mai opportuno al fine di un orientmento per una valutazione corretta di questa problematica nelle sedi specialistiche.
cari saluti
Dott. LAINO, Roma
Lo schema razionale lo abbiamo sintetizzato assieme ai colleghi mi sembra più che mai opportuno al fine di un orientmento per una valutazione corretta di questa problematica nelle sedi specialistiche.
cari saluti
Dott. LAINO, Roma
[#17]
Ex utente
Come sempre siete stati cordialissimi e premurosi..
Allora eseguirò i controlli d'ora in poi con maggiore serenità. Volevo sottoporvi un altro problema: con riguardo al mio partner, un anno fa ha fatto un controllo da un andrologo per verificare che il virus non avesse colpito anche lui. Il medico lo ha visitato frettolosamente, ha riferito che non erano presenti lesioni, ed ha insistito nel dire che gli uomini sono portatori sani del virus dell'hpv e quindi poteva stare sereno poichè non gli sarebbe mai e poi mai successo niente. Ultimamente ho notato, come ho già anticipato, delle "escrescenze" anomale. E' quindi errato ciò che sosteneva l'andologo? Qual'è l'incidenza del virus sull'uomo? Grazie, grazie, veramente grazie. M.
Allora eseguirò i controlli d'ora in poi con maggiore serenità. Volevo sottoporvi un altro problema: con riguardo al mio partner, un anno fa ha fatto un controllo da un andrologo per verificare che il virus non avesse colpito anche lui. Il medico lo ha visitato frettolosamente, ha riferito che non erano presenti lesioni, ed ha insistito nel dire che gli uomini sono portatori sani del virus dell'hpv e quindi poteva stare sereno poichè non gli sarebbe mai e poi mai successo niente. Ultimamente ho notato, come ho già anticipato, delle "escrescenze" anomale. E' quindi errato ciò che sosteneva l'andologo? Qual'è l'incidenza del virus sull'uomo? Grazie, grazie, veramente grazie. M.
[#18]
Un conto è la presenza del virus nell'organismo (non patogena) un conto è la "malattia da HPV" che nel caso genitale si chiama "condilomatosi" e "papulosi bowenoide" : faccia visitare dallo specialista venereologo, il suo partner per escludere queste due ultime condizioni: se si conferma la negatività può stare tranquilla.
cari saluti
Dott. Luigi Laino
ricercatore dermatologo e venereologo, Roma
cari saluti
Dott. Luigi Laino
ricercatore dermatologo e venereologo, Roma
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 14.1k visite dal 07/01/2008.
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