Crosticine e chiazze rosse cuio capelluto
Salve sono ragazza di 25 anni, tempo fa avevo notato la formazione di due piccole crosticine sul cuio capelluto, che se toccate si aprivano con la fuoriuscita di un pochino di sangue e poi si riformavano, sempre nello stesso punto: nella zona delle tempie, sia a destra che a sinistra! dopo un pò di tempo sono scomparse e me le sono ritrovate un cm più in alto, sempre simmetriche, stessa identica storia! Adesso ho invece, soprattutto a destra, sempre zona delle tempie, tre chiazze rosse circolari di 3mm e delle piccole chiazzette rosse che vanno verso l'interno, salendo in altro, come se si stessero espandendo... tutto ciò è accompagnato da prurito localizzato sulle tempie, poi un punto preciso sopra la testa, che si acutizza soprattutto nelle ore notturne. Purtroppo al momento non mi è possibile una visita dermatologica, posso dire che soffro di infezioni intime e quindi di prurito intimo, che non riesco a debellare nemmeno dopo varie visite ginecologiche, non so se ci possa essere una qualche correlazione e sicuramente ho dei epriodi di stress/ansia, so che in caso di dermatiti non esiste una cura precisa o comunque che possa debellare il problema ed io in prima persona ho notato che spesso i segni sopra elencati mi scomparivano da soli per poi ritornare dopo in altri punti, ci sono degli accorgimenti che potrei usare?
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Gentile utente, il quadro da lei descritto potrebbe essere dovuto a diverse condizioni, da forme di dermatite seborroica, psoriasiche o di natura allergica. Purtroppo senza un consulto diretto non è possibile fare una diagnosi e di conseguenza consigliarle un preciso approccio sia terapeutico che comportamentale. Il fatto che nel caso di dermatiti non vi sia una cura precisa non è corretto, vi sono forme acute, gestibili con terapia adeguate, e forme cronico recidivanti che vanno gestite in base alle manifestazioni cliniche sia nelle acuzie sia nella prevenzione delle recidive. Quello che le consiglio è di rivolgersi ad uno specialista dermatologo al fine di poter inquadrare nella maniera più corretta il suo disturbo e gestirlo con trattamenti appropriati.
Saluti
Saluti
Dr. Carlo Mattozzi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 24.7k visite dal 02/11/2011.
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