Colla per unghie artificiali
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Gentile Signorina le riporto la risposta data in passato ad un altro utente
RISCHI ASSOCIATI ALL'UTILIZZO DELLE UNGHIE ARTIFICIALI.
Sono stati riportati, su Contact Dermatitis (2005 Vol. 52 pag 73) i risultati di uno studio relativo ad uno screening effettuato su 27 pazienti (26 femmine ed 1 maschio) tutti venuti a contatto con le unghie artificiali. Di essi 16 erano estetiste professioniste, e quindi a contatto con unghie acriliche, gel, colla e smalti, mentre 11 erano clienti che utilizzavano diverse tipologie di unghie (a gelo acriliche, o entrambi), solo uno dei 27 pazienti aveva usato le unghia in seta.
La maggior parte dei pazienti presentava una dermatite a volte accompagnata da una seria distruzioni dell'unghia. Dei 27 pazienti, 4 hanno mostrato onicolisi, 6 onicodistrofia, 3 infezioni da Pseudomonas aeruginosa, 8 eczema periungueale ed 8 eczema alla punta del dito.
Alcuni di loro hanno anche avuto lesioni in altra sede: 7 presentavano eczemi alle dita, 6 alle mani (5 erano professioniste), 2 agli avambraccio Tra i 9 soggetti che hanno presentato dermatiti facciali, soprattutto alle palpebre, 8 erano professionisti del settore.
Tra le clienti, le dermatiti potevano essere avvenute a causa del contatto con l'allergene (dermatite ectopica) o, come accade per i professionisti, per il contatto per via aerea con la polvere liberata dalla pulizia delle unghie. Questo era certamente il caso dei 5 pazienti, di cui 4 professioniste, che avevano presentato lesioni alle guance, alla punta del naso ed al mento e dei 4 professionisti che avevano avuto lesioni al collo. Due pazienti, di cui 1 professionista e l'altro cliente, avevano accusato una forma di parestesia.
I risultati dei patch test a cui sono stati sottoposti i pazienti hanno dimostrato che il 2-idrossietil metacrilato (2-HEMA) e l'etilcianoacrilato (ECA) sono i due allergeni ~.§) che permettono più frequentemente, e con sicurezza, una diagnosi di allergia da contatto agli acrilati contenuti nelle unghie cosmetiche. Solo un paziente, che ha reagito soltanto alla preparazione usata per la sua unghia, e per la quale non è stato possibile identificare l'allergene, non ha reagito ad alcuno degli acri Iati saggiati. Il 2-HEMA è, tuttavia, un ingrediente costantemente presente nei prodotti a gel per cui è necessario includerlo nei test., mentre non è presente in alcune unghie acriliche. Per i pazienti allergici al 2- HEMA l'uso di gel per le unghie è da evitare, a meno che non si usino preparati che ne sono privi. La migliore alternativa sembrano essere comunque le unghie in seta sempre se il paziente non è sensibile all' ECA presente in tutte le colle per unghie.
Ai professionisti della bellezza, che sono allergici, ma che vogliono continuare il loro lavoro, è consigliato l'utilizzo di guanti di nitrile che devono essere cambiati per lo meno ogni mezz'ora.
In conclusione quindi sia il cliente che il professionista devono essere al corrente della capacità sensibilizzante dei composti acrilici presenti nelle unghie artificiali e devono altresì sapere che la sensibilizzazione crociata varia molto a seconda delle persone.
Altri effetti collaterali come la distrofia dell'unghia, l'onicolisi, la perdita permanente dell'unghia, la parestesia, la trasmissione di infezioni ed infine il fenomeno di Raynud sono fenomeni meno frequenti.
Cordiali Saluti
Dr.Alessandro Benini
RISCHI ASSOCIATI ALL'UTILIZZO DELLE UNGHIE ARTIFICIALI.
Sono stati riportati, su Contact Dermatitis (2005 Vol. 52 pag 73) i risultati di uno studio relativo ad uno screening effettuato su 27 pazienti (26 femmine ed 1 maschio) tutti venuti a contatto con le unghie artificiali. Di essi 16 erano estetiste professioniste, e quindi a contatto con unghie acriliche, gel, colla e smalti, mentre 11 erano clienti che utilizzavano diverse tipologie di unghie (a gelo acriliche, o entrambi), solo uno dei 27 pazienti aveva usato le unghia in seta.
La maggior parte dei pazienti presentava una dermatite a volte accompagnata da una seria distruzioni dell'unghia. Dei 27 pazienti, 4 hanno mostrato onicolisi, 6 onicodistrofia, 3 infezioni da Pseudomonas aeruginosa, 8 eczema periungueale ed 8 eczema alla punta del dito.
Alcuni di loro hanno anche avuto lesioni in altra sede: 7 presentavano eczemi alle dita, 6 alle mani (5 erano professioniste), 2 agli avambraccio Tra i 9 soggetti che hanno presentato dermatiti facciali, soprattutto alle palpebre, 8 erano professionisti del settore.
Tra le clienti, le dermatiti potevano essere avvenute a causa del contatto con l'allergene (dermatite ectopica) o, come accade per i professionisti, per il contatto per via aerea con la polvere liberata dalla pulizia delle unghie. Questo era certamente il caso dei 5 pazienti, di cui 4 professioniste, che avevano presentato lesioni alle guance, alla punta del naso ed al mento e dei 4 professionisti che avevano avuto lesioni al collo. Due pazienti, di cui 1 professionista e l'altro cliente, avevano accusato una forma di parestesia.
I risultati dei patch test a cui sono stati sottoposti i pazienti hanno dimostrato che il 2-idrossietil metacrilato (2-HEMA) e l'etilcianoacrilato (ECA) sono i due allergeni ~.§) che permettono più frequentemente, e con sicurezza, una diagnosi di allergia da contatto agli acrilati contenuti nelle unghie cosmetiche. Solo un paziente, che ha reagito soltanto alla preparazione usata per la sua unghia, e per la quale non è stato possibile identificare l'allergene, non ha reagito ad alcuno degli acri Iati saggiati. Il 2-HEMA è, tuttavia, un ingrediente costantemente presente nei prodotti a gel per cui è necessario includerlo nei test., mentre non è presente in alcune unghie acriliche. Per i pazienti allergici al 2- HEMA l'uso di gel per le unghie è da evitare, a meno che non si usino preparati che ne sono privi. La migliore alternativa sembrano essere comunque le unghie in seta sempre se il paziente non è sensibile all' ECA presente in tutte le colle per unghie.
Ai professionisti della bellezza, che sono allergici, ma che vogliono continuare il loro lavoro, è consigliato l'utilizzo di guanti di nitrile che devono essere cambiati per lo meno ogni mezz'ora.
In conclusione quindi sia il cliente che il professionista devono essere al corrente della capacità sensibilizzante dei composti acrilici presenti nelle unghie artificiali e devono altresì sapere che la sensibilizzazione crociata varia molto a seconda delle persone.
Altri effetti collaterali come la distrofia dell'unghia, l'onicolisi, la perdita permanente dell'unghia, la parestesia, la trasmissione di infezioni ed infine il fenomeno di Raynud sono fenomeni meno frequenti.
Cordiali Saluti
Dr.Alessandro Benini
Dr.Alessandro Benini
Dirigente Medico Centro Grandi Ustionati
Osp."M.Bufalini" Cesena
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Si può provocare delle allergie da contatto specifiche:
personalmente abbiamo descritto queti casi, definibili ad oggi come Allergie da contatto ad allergeni emergenti.
questo è un potenzile rischio, sia per chi porta le unghi artificiali, sia per chi esegue queste pratiche, pertanto essa può definirsi anche come "malattia professionale" delle estetiste.
cari saluti
Dott. Luigi Laino
Ricercatore Dermatologo, ROMA
personalmente abbiamo descritto queti casi, definibili ad oggi come Allergie da contatto ad allergeni emergenti.
questo è un potenzile rischio, sia per chi porta le unghi artificiali, sia per chi esegue queste pratiche, pertanto essa può definirsi anche come "malattia professionale" delle estetiste.
cari saluti
Dott. Luigi Laino
Ricercatore Dermatologo, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.6k visite dal 03/01/2008.
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Approfondimento su Dermatite
La dermatite è un'infiammazione della pelle dovuta a varie cause (per esempio atopica, allergica o da contatto), con sintomi comuni come prurito e arrossamento.