La ricostruzione unghie è dannosa?
salve,scrivo in questa categoria perchè credo sia la piu indicata, in caso contrario spero si possa spostare il topic nella sezione piu appropriata.
vorrei domandare,dal momento che sono Onicotecnica, se la Ricostruzione unghie,che sia fatta in gel o acrilico oppure con l'utilizzo di colla (cianoacrilato) può risultare dannosa per la salute delle unghie della cliente, e per la mia di operatrice.
inoltre vorrei domandare suggerimenti riguardo accorgimenti pre evitare qualsiasi eventuale spiacevole disturbo dovuto a questa applicazione estetica.
grazie dell'attenzione
cordiali saluti
vorrei domandare,dal momento che sono Onicotecnica, se la Ricostruzione unghie,che sia fatta in gel o acrilico oppure con l'utilizzo di colla (cianoacrilato) può risultare dannosa per la salute delle unghie della cliente, e per la mia di operatrice.
inoltre vorrei domandare suggerimenti riguardo accorgimenti pre evitare qualsiasi eventuale spiacevole disturbo dovuto a questa applicazione estetica.
grazie dell'attenzione
cordiali saluti
[#1]
Buongiorno. Non sono pochi i casi che ho visto di micosi ungueale in chi si è sottoposta a ricostruzione delle unghie. L'igiene e la sterilizzazione degli strumenti sono due elementi importantissimi ma, con il boom di questa tendenza, sono sorti centri volti solo a fare soldi nel breve tempo possibile.
Per quanto i gel siano di ultima formulazione, è indubbio che creino un'occlusione. Sicuramente i colleghi dermatologi si trovano già a fronteggiare delle nuove problematiche a carico delle unghie.
Il mio consiglio è di lavorare con molta serietà, magari affidandosi ad un dermatologo di sua fiducia per ogni dubbio o problematica.
Le auguro buona giornata
Per quanto i gel siano di ultima formulazione, è indubbio che creino un'occlusione. Sicuramente i colleghi dermatologi si trovano già a fronteggiare delle nuove problematiche a carico delle unghie.
Il mio consiglio è di lavorare con molta serietà, magari affidandosi ad un dermatologo di sua fiducia per ogni dubbio o problematica.
Le auguro buona giornata
dott.ssa Gabriella La Rovere
[#2]
Utente
gentile dottoressa la ringrazio molto per la celere risposta.
allora nei corsi di formazione che ho frequentato hanno sempre trattato anche se in forma davvero essenziale,temi quali anatomia ungueale,patologie,e anomalie riconducibili a caratteristiche fisiche personali.
ci è stato insegnato a "riconoscere" la presenza di una micosi oppure di un onicolisi,anche se personalmente se ho qualche dubbio rimando al dermatologo personale di ogni cliente.
il problema è però un altro, molte persone sostengono che sia dannosa perchè contenente "acidi" o sostanze corrosive per la lamina, risultato: una volta rimossa si ritrovano con un unghia sottile e molto fragile che si piega e spezza subito.
personalmente ho portato sia il gel che l'acrilico per molto tempo e non ho riscontrato nulla di tutto ciò,mi domando allora se può essere una situazione di "intolleranza" personale ai componenti,oppure magari un trauma dovuto ad un eccessivo assottigliamento della lamina in fase di limatura (effettuata da terzi,poichè mi succede principalmente nei casi di "recupero" lavori precedentemente fatti da altre operatrici.
in sostanza,è giusto sostenere che la ricostruzione unghie non provoca danni se e solo se
-è eseguita da un'operatrice preparata alla perfezione
-vengono utilizzati materiali biocompatibili e di ottima qualità
-non sussistono situazioni personali precedenti di fragilità ungueale e/o intolleranza verso il prodotto?
un ultima domanda, ho sentito parlare di "unghie grasse", immagino siano consimili dei capelli grassi, quindi secernenti maggior quantitativo di sebo o similari, saprebbe consigliarmi come poterle trattare dal momento che non c'è materiale che tenga?
grazie ancora
cordiali saluti
allora nei corsi di formazione che ho frequentato hanno sempre trattato anche se in forma davvero essenziale,temi quali anatomia ungueale,patologie,e anomalie riconducibili a caratteristiche fisiche personali.
ci è stato insegnato a "riconoscere" la presenza di una micosi oppure di un onicolisi,anche se personalmente se ho qualche dubbio rimando al dermatologo personale di ogni cliente.
il problema è però un altro, molte persone sostengono che sia dannosa perchè contenente "acidi" o sostanze corrosive per la lamina, risultato: una volta rimossa si ritrovano con un unghia sottile e molto fragile che si piega e spezza subito.
personalmente ho portato sia il gel che l'acrilico per molto tempo e non ho riscontrato nulla di tutto ciò,mi domando allora se può essere una situazione di "intolleranza" personale ai componenti,oppure magari un trauma dovuto ad un eccessivo assottigliamento della lamina in fase di limatura (effettuata da terzi,poichè mi succede principalmente nei casi di "recupero" lavori precedentemente fatti da altre operatrici.
in sostanza,è giusto sostenere che la ricostruzione unghie non provoca danni se e solo se
-è eseguita da un'operatrice preparata alla perfezione
-vengono utilizzati materiali biocompatibili e di ottima qualità
-non sussistono situazioni personali precedenti di fragilità ungueale e/o intolleranza verso il prodotto?
un ultima domanda, ho sentito parlare di "unghie grasse", immagino siano consimili dei capelli grassi, quindi secernenti maggior quantitativo di sebo o similari, saprebbe consigliarmi come poterle trattare dal momento che non c'è materiale che tenga?
grazie ancora
cordiali saluti
[#3]
Gentile Utente evitare i traumatismi alle unghie è la soluzione migliore.
L'applicazione delle sostanze da lei indicate può portare a dermatiti irritative e/o allergiche da contatto.
In caso di onicopatie la visita dermatologica è d'uopo.
Il termine di "unghie grasse" non so cosa stia a significare.
Questi i consigli del dermatologo,poi ognuno è libero di maltrattare i propri annessi cutanei...... finchè va bene!
Cordiali Saluti
Dr.Alessandro Benini
L'applicazione delle sostanze da lei indicate può portare a dermatiti irritative e/o allergiche da contatto.
In caso di onicopatie la visita dermatologica è d'uopo.
Il termine di "unghie grasse" non so cosa stia a significare.
Questi i consigli del dermatologo,poi ognuno è libero di maltrattare i propri annessi cutanei...... finchè va bene!
Cordiali Saluti
Dr.Alessandro Benini
Dr.Alessandro Benini
Dirigente Medico Centro Grandi Ustionati
Osp."M.Bufalini" Cesena
[#4]
RItnego utile fornire alla signora tecnica qualche indicazione sul capitolo oggi tanto di moda della onicoricostruzione:
L'allergia ai "cianoacrilati" ed alle resine acrile più in generale è uno dei capitoli rientranti recentissimamente nelle "nuove allergie da contatto a materiali emergenti"
per "emergenti" quindi non sono da intendersi sostanze nuove, ma più specifciamente, sostanze che entrano in contatto con la popolazione generale in maniera statisticamente più significativa.
pertanto, fino a qualche anno fa tale allergia da contatto era capitolo eslcusivo delle "dermatiti professionali", ad oggi invece oltre a questo si può definire patologia ubiquitaria dell ambiente sociale.
tali allergie, da noi valutate e presentate anche in alcuni congessi scientifici, sono quindi sempre da tenere in mente qundo si visitano pazienti con unghie artificiali, pregresse o attuali o personale (come lei) impiegato nella ricostruzione.
Il riferimento unico per la valutazione di tali allegie è sempre la sede Dermato-allergologica, nella quale sarà possibile perfezionare test specifici per la validazione del dubbio diagnostico.
quindi i centri e le modalità di applicazione c'entrano ben poco: è la sostanza ad essere oggetto di allergia anche se montata a "regola d'arte".
cari saluti
DOtt. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo e Venereologo, ROMA
L'allergia ai "cianoacrilati" ed alle resine acrile più in generale è uno dei capitoli rientranti recentissimamente nelle "nuove allergie da contatto a materiali emergenti"
per "emergenti" quindi non sono da intendersi sostanze nuove, ma più specifciamente, sostanze che entrano in contatto con la popolazione generale in maniera statisticamente più significativa.
pertanto, fino a qualche anno fa tale allergia da contatto era capitolo eslcusivo delle "dermatiti professionali", ad oggi invece oltre a questo si può definire patologia ubiquitaria dell ambiente sociale.
tali allergie, da noi valutate e presentate anche in alcuni congessi scientifici, sono quindi sempre da tenere in mente qundo si visitano pazienti con unghie artificiali, pregresse o attuali o personale (come lei) impiegato nella ricostruzione.
Il riferimento unico per la valutazione di tali allegie è sempre la sede Dermato-allergologica, nella quale sarà possibile perfezionare test specifici per la validazione del dubbio diagnostico.
quindi i centri e le modalità di applicazione c'entrano ben poco: è la sostanza ad essere oggetto di allergia anche se montata a "regola d'arte".
cari saluti
DOtt. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo e Venereologo, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#5]
A completare
RISCHI ASSOCIATI ALL'UTILIZZO DELLE UNGHIE ARTIFICIALI.
Sono stati riportati, su Contact Dermatitis (2005 Vol. 52 pag 73) i risultati di uno studio relativo ad uno screening effettuato su 27 pazienti (26 femmine ed 1 maschio) tutti venuti a contatto con le unghie artificiali. Di essi 16 erano estetiste professioniste, e quindi a contatto con unghie acriliche, gel, colla e smalti, mentre 11 erano clienti che utilizzavano diverse tipologie di unghie (a gelo acriliche, o entrambi), solo uno dei 27 pazienti aveva usato le unghia in seta.
La maggior parte dei pazienti presentava una dermatite a volte accompagnata da una seria distruzioni dell'unghia. Dei 27 pazienti, 4 hanno mostrato onicolisi, 6 onicodistrofia, 3 infezioni da Pseudomonas aeruginosa, 8 eczema periungueale ed 8 eczema alla punta del dito.
Alcuni di loro hanno anche avuto lesioni in altra sede: 7 presentavano eczemi alle dita, 6 alle mani (5 erano professioniste), 2 agli avambraccio Tra i 9 soggetti che hanno presentato dermatiti facciali, soprattutto alle palpebre, 8 erano professionisti del settore.
Tra le clienti, le dermatiti potevano essere avvenute a causa del contatto con l'allergene (dermatite ectopica) o, come accade per i professionisti, per il contatto per via aerea con la polvere liberata dalla pulizia delle unghie. Questo era certamente il caso dei 5 pazienti, di cui 4 professioniste, che avevano presentato lesioni alle guance, alla punta del naso ed al mento e dei 4 professionisti che avevano avuto lesioni al collo. Due pazienti, di cui 1 professionista e l'altro cliente, avevano accusato una forma di parestesia.
I risultati dei patch test a cui sono stati sottoposti i pazienti hanno dimostrato che il 2-idrossietil metacrilato (2-HEMA) e l'etilcianoacrilato (ECA) sono i due allergeni ~.§) che permettono più frequentemente, e con sicurezza, una diagnosi di allergia da contatto agli acrilati contenuti nelle unghie cosmetiche. Solo un paziente, che ha reagito soltanto alla preparazione usata per la sua unghia, e per la quale non è stato possibile identificare l'allergene, non ha reagito ad alcuno degli acri Iati saggiati. Il 2-HEMA è, tuttavia, un ingrediente costantemente presente nei prodotti a gel per cui è necessario includerlo nei test., mentre non è presente in alcune unghie acriliche. Per i pazienti allergici al 2- HEMA l'uso di gel per le unghie è da evitare, a meno che non si usino preparati che ne sono privi. La migliore alternativa sembrano essere comunque le unghie in seta sempre se il paziente non è sensibile all' ECA presente in tutte le colle per unghie.
Ai professionisti della bellezza, che sono allergici, ma che vogliono continuare il loro lavoro, è consigliato l'utilizzo di guanti di nitrile che devono essere cambiati per lo meno ogni mezz'ora.
In conclusione quindi sia il cliente che il professionista devono essere al corrente della capacità sensibilizzante dei composti acrilici presenti nelle unghie artificiali e devono altresì sapere che la sensibilizzazione crociata varia molto a seconda delle persone.
Altri effetti collaterali come la distrofia dell'unghia, l'onicolisi, la perdita permanente dell'unghia, la parestesia, la trasmissione di infezioni ed infine il fenomeno di Raynud sono fenomeni meno frequenti.
Dr.Alessandro Benini
RISCHI ASSOCIATI ALL'UTILIZZO DELLE UNGHIE ARTIFICIALI.
Sono stati riportati, su Contact Dermatitis (2005 Vol. 52 pag 73) i risultati di uno studio relativo ad uno screening effettuato su 27 pazienti (26 femmine ed 1 maschio) tutti venuti a contatto con le unghie artificiali. Di essi 16 erano estetiste professioniste, e quindi a contatto con unghie acriliche, gel, colla e smalti, mentre 11 erano clienti che utilizzavano diverse tipologie di unghie (a gelo acriliche, o entrambi), solo uno dei 27 pazienti aveva usato le unghia in seta.
La maggior parte dei pazienti presentava una dermatite a volte accompagnata da una seria distruzioni dell'unghia. Dei 27 pazienti, 4 hanno mostrato onicolisi, 6 onicodistrofia, 3 infezioni da Pseudomonas aeruginosa, 8 eczema periungueale ed 8 eczema alla punta del dito.
Alcuni di loro hanno anche avuto lesioni in altra sede: 7 presentavano eczemi alle dita, 6 alle mani (5 erano professioniste), 2 agli avambraccio Tra i 9 soggetti che hanno presentato dermatiti facciali, soprattutto alle palpebre, 8 erano professionisti del settore.
Tra le clienti, le dermatiti potevano essere avvenute a causa del contatto con l'allergene (dermatite ectopica) o, come accade per i professionisti, per il contatto per via aerea con la polvere liberata dalla pulizia delle unghie. Questo era certamente il caso dei 5 pazienti, di cui 4 professioniste, che avevano presentato lesioni alle guance, alla punta del naso ed al mento e dei 4 professionisti che avevano avuto lesioni al collo. Due pazienti, di cui 1 professionista e l'altro cliente, avevano accusato una forma di parestesia.
I risultati dei patch test a cui sono stati sottoposti i pazienti hanno dimostrato che il 2-idrossietil metacrilato (2-HEMA) e l'etilcianoacrilato (ECA) sono i due allergeni ~.§) che permettono più frequentemente, e con sicurezza, una diagnosi di allergia da contatto agli acrilati contenuti nelle unghie cosmetiche. Solo un paziente, che ha reagito soltanto alla preparazione usata per la sua unghia, e per la quale non è stato possibile identificare l'allergene, non ha reagito ad alcuno degli acri Iati saggiati. Il 2-HEMA è, tuttavia, un ingrediente costantemente presente nei prodotti a gel per cui è necessario includerlo nei test., mentre non è presente in alcune unghie acriliche. Per i pazienti allergici al 2- HEMA l'uso di gel per le unghie è da evitare, a meno che non si usino preparati che ne sono privi. La migliore alternativa sembrano essere comunque le unghie in seta sempre se il paziente non è sensibile all' ECA presente in tutte le colle per unghie.
Ai professionisti della bellezza, che sono allergici, ma che vogliono continuare il loro lavoro, è consigliato l'utilizzo di guanti di nitrile che devono essere cambiati per lo meno ogni mezz'ora.
In conclusione quindi sia il cliente che il professionista devono essere al corrente della capacità sensibilizzante dei composti acrilici presenti nelle unghie artificiali e devono altresì sapere che la sensibilizzazione crociata varia molto a seconda delle persone.
Altri effetti collaterali come la distrofia dell'unghia, l'onicolisi, la perdita permanente dell'unghia, la parestesia, la trasmissione di infezioni ed infine il fenomeno di Raynud sono fenomeni meno frequenti.
Dr.Alessandro Benini
[#6]
Utente
grazie gentili dottori per le vostre risposte,certo i dati non sono incoragianti, io devo dire che non ho mai avuto problemi simili a quelli sopra descritti. juso guanti in lattice all'aloe che però dopo dirca 3 ore di lavoro mi lascian le mani come "lessate" e nn riesco a risolvere,con quelli in nitrile andrebbe meglio?
poi per la mia salute utilizzo un aspiratore di polveri di limatura e ho provato la mascherina ma proprio non la sopporto.
poi ho letto che il componente tossico degli acrilati è il MMA (metilmetacrilato) che però è stato bandito mentre tutte le altre forme di metacrilati sono ben tollerate...
è possibile che si possa avere un intossicazione al livello respiratorio dovuta alla continua inalazione di tali componenti?
ho un po di confusione in merito...
poi per la mia salute utilizzo un aspiratore di polveri di limatura e ho provato la mascherina ma proprio non la sopporto.
poi ho letto che il componente tossico degli acrilati è il MMA (metilmetacrilato) che però è stato bandito mentre tutte le altre forme di metacrilati sono ben tollerate...
è possibile che si possa avere un intossicazione al livello respiratorio dovuta alla continua inalazione di tali componenti?
ho un po di confusione in merito...
[#7]
Il MMA è bandito dalla comunità europea ma tanti, forse troppi sono i prodotti CE..(CHINA EXPORT)..
per tutto il resto, visa la peculiarità e specificità della sua richiesta, la inviterei a scegliere la sua sede dermato-allergologica per procedere ad una visita ed a dei test allergici specifici.
cari saluti
Dott. Luigi LAINO, ROMA
per tutto il resto, visa la peculiarità e specificità della sua richiesta, la inviterei a scegliere la sua sede dermato-allergologica per procedere ad una visita ed a dei test allergici specifici.
cari saluti
Dott. Luigi LAINO, ROMA
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 70k visite dal 26/12/2007.
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Approfondimento su Dermatite
La dermatite è un'infiammazione della pelle dovuta a varie cause (per esempio atopica, allergica o da contatto), con sintomi comuni come prurito e arrossamento.