La glanda provocandomi ferite
Ho la pelle del pene che si attacca alla glanda nel rapporto, si strappa dal la glanda provocandomi ferite e dolore non potendomi avere un rapporto completo.durante la giornata ho pochissimo fastidio.Sono stato da un dermatologo e mi ha dato una pomata (elocon) da dare 10gg e poi cessare riprendenda dopo 10 gg.Non mi sembra che ottenga miglioramento.Cosa posso fare per avere buoni rapporti.Ho 63 anni e fino ad ora ho avuti sempre rapporti normali non sono stato con altre persone Grazie per la risposta
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Gentile Utente in via telematica non potendo avere visione diretta del suo problema e non potendo di persona raccogliere un'anamnesi accurata,diventa molto difficile anche solo ipotizzare diagnosi.Il consiglio comunque è quello di rideterminarsi con il suo dermatologo di fiducia, che sicuramente, se riferirà di non aver ottenuto miglioramenti, le prescriverà una serie di accertamenti che potranno rendere perlomeno più chiari i contorni di ciò che ci ha raccontato.Anche l'applicazione del cortisonico per via topica non avendo sortito effetto alcuno andrebbe interrotta e non prolungata senza avere un quadro più preciso della situazione.
Per il momento la saluto,ci tenga aggiornati se vuole e tanti auguri
Dr.Alessandro Benini
Per il momento la saluto,ci tenga aggiornati se vuole e tanti auguri
Dr.Alessandro Benini
Dr.Alessandro Benini
Dirigente Medico Centro Grandi Ustionati
Osp."M.Bufalini" Cesena
[#2]
Gentile utente,
la descrizione che fa del suo caso, merita degli approfondimenti:
Seppur in via non vincolante. vista la sede telematica, è possibile ricondurre tali condizioni a quel grande capitolo (molto sottostimato dai non addetti ai lavori per la verità denominato "balanite infiammatorie croniche erosive" finalmente descritte da qualche tempo come entità etiologica a parte.
in questo capitolo rientrano di diritto, (nessun potenziale riferimento al caso in oggetto, che non può essere determinato da questa sede) tutte quelle entità cliniche più note (dal pemfigoide cicactriziale, alle balaniti circinnate alle plasmacellulari) fino a quelle meno approfondide e definite provvisoriamente (e anche in sede istologica) croniche erosive aspecifiche. Corollario a tutto ciò le eritroplasie e tutte le situazioni pre-cancerose.
in questo contesto, sarebbe proprio il caso di non limitarsi mai - in prima istanza - a prescrivere terapie "ex adiuvantibus" (in altre parole - vediamo come va) ma - parere personale - ad approfondire subito la questione con tutto quello che la scienza clinica e dermatologica mette a disposizione (fino all'istologia ed alla immunoistochimica) : pertanto ritengo del tutto infondato (ma non mi riferisco al caso in oggetto poichè non si può determinare nonostante il racconto telematico) il ricorso a terapie immunosoppressive senza una diagnosi specifica.
Nessun consiglio migliore - a mio modesto avviso e sentito il parere del suo medico - quello di sospendere la teraia a suo dire inefficace per procedere (dopo un tempo di ripristino della mucosa) a nuove e più dettagliate analisi: questo sempre e soltanto in sede Dermato-Venereologica.
Carissimi saluti
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo e Venereologo, ROMA
la descrizione che fa del suo caso, merita degli approfondimenti:
Seppur in via non vincolante. vista la sede telematica, è possibile ricondurre tali condizioni a quel grande capitolo (molto sottostimato dai non addetti ai lavori per la verità denominato "balanite infiammatorie croniche erosive" finalmente descritte da qualche tempo come entità etiologica a parte.
in questo capitolo rientrano di diritto, (nessun potenziale riferimento al caso in oggetto, che non può essere determinato da questa sede) tutte quelle entità cliniche più note (dal pemfigoide cicactriziale, alle balaniti circinnate alle plasmacellulari) fino a quelle meno approfondide e definite provvisoriamente (e anche in sede istologica) croniche erosive aspecifiche. Corollario a tutto ciò le eritroplasie e tutte le situazioni pre-cancerose.
in questo contesto, sarebbe proprio il caso di non limitarsi mai - in prima istanza - a prescrivere terapie "ex adiuvantibus" (in altre parole - vediamo come va) ma - parere personale - ad approfondire subito la questione con tutto quello che la scienza clinica e dermatologica mette a disposizione (fino all'istologia ed alla immunoistochimica) : pertanto ritengo del tutto infondato (ma non mi riferisco al caso in oggetto poichè non si può determinare nonostante il racconto telematico) il ricorso a terapie immunosoppressive senza una diagnosi specifica.
Nessun consiglio migliore - a mio modesto avviso e sentito il parere del suo medico - quello di sospendere la teraia a suo dire inefficace per procedere (dopo un tempo di ripristino della mucosa) a nuove e più dettagliate analisi: questo sempre e soltanto in sede Dermato-Venereologica.
Carissimi saluti
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo e Venereologo, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#4]
Gentile Utente come già spiegato stiamo parlando senza aver avuto visione diretta e di possibili diverse cause, pertanto produca la visita dermatologica venereologica e poi,se vorrà,potrà venirci a ritrovare con tutte le sue curiosità.Cosa importante è anche non applicare prodotti per uso topico alla cieca per non alterarne il caso e vedrà che tutto si risolverà per il meglio.
Saluti e tanti auguri di Buon Natale
Dr.Alessandro Benini
Saluti e tanti auguri di Buon Natale
Dr.Alessandro Benini
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.1k visite dal 23/12/2007.
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