Richiesta informazione "tecniche" su piattole
Gentili dottori, stasera ho scoperto con un certo raccappriccio di essere infestato dalle piattole, quindi volevo chiedere alcune informazioni. Innanzi tutto, sapreste consigliarmi uno specialista a cui rivolgermi nella mia città (Alessandria)?
L'ultimo rapporto sessuale (ahimé non protetto) che ho avuto è stato in primavera, aprile o maggio, con una ragazza di cui avevo abbastanza fiducia. Tuttavia, i primi sintomi, prurito fortissimo nella zona del pube, sono iniziati a luglio. È possibile che io abbia "incubato" i miei ospiti per così tanto tempo prima di iniziare a soffrirne? Oppure è più probabile averli contratti in altro modo?
Ho trascurato i sintomi iniziali perché nel periodo estivo spesso soffro di fenomeni che non saprei definire se non "pruriginosi", che però scompaiono da soli nel giro di pochi giorni (forse un'allergia a qualcosa, ma non me ne sono mai preoccupato).
Un altro problema è che sono molto peloso, anche sulla schiena, quindi immagino di essere ormai completamente ricoperto da parassiti: adesso ho forte prurito anche su petto, dorso, ombelico, gambe, braccia e ascelle. Per liberarmene ho paura di dover utilizzare ingenti quantità di antiparassitari. Quali sono gli effetti collaterali delle cure più utilizzate?
Possono le piattole colonizzare anche cuoio capelluto, barba, sopracciglia e ciglia palpebrali? E nel caso di ciglia infestate bisogna utilizzare particolari accorgimenti?
Qual è l'aspettativa di vita di un insetto che non trovi un ospite? In pratica, qianto tempo una piattola può sopravvivere in lenzuola, materassi, vestiti eccetera?
Il disagio che sto vivendo è soprattutto di natura psicologica: a parte l'umiliazione di dover avvisare i familiari di "spidocchiarsi", ho molta paura di aver contratto qualcosa di più grave. Mi vengon o in mente HIV, epatiti, sifilide... dove potrei rivolgermi per effettuare tutti i test mantenendo il più possibile la riservatezza?
Vorrei chiedere un'ultima cosa: sono tenuto ad informare i miei superiori di avere quasto problema? Quali conseguenze lavorative potrei avere? Ho un impiego presso la pubblica amministrazione.
Spero di uscire presto da questo incubo, vi ringrazio per l'aiuto che mi darete.
L'ultimo rapporto sessuale (ahimé non protetto) che ho avuto è stato in primavera, aprile o maggio, con una ragazza di cui avevo abbastanza fiducia. Tuttavia, i primi sintomi, prurito fortissimo nella zona del pube, sono iniziati a luglio. È possibile che io abbia "incubato" i miei ospiti per così tanto tempo prima di iniziare a soffrirne? Oppure è più probabile averli contratti in altro modo?
Ho trascurato i sintomi iniziali perché nel periodo estivo spesso soffro di fenomeni che non saprei definire se non "pruriginosi", che però scompaiono da soli nel giro di pochi giorni (forse un'allergia a qualcosa, ma non me ne sono mai preoccupato).
Un altro problema è che sono molto peloso, anche sulla schiena, quindi immagino di essere ormai completamente ricoperto da parassiti: adesso ho forte prurito anche su petto, dorso, ombelico, gambe, braccia e ascelle. Per liberarmene ho paura di dover utilizzare ingenti quantità di antiparassitari. Quali sono gli effetti collaterali delle cure più utilizzate?
Possono le piattole colonizzare anche cuoio capelluto, barba, sopracciglia e ciglia palpebrali? E nel caso di ciglia infestate bisogna utilizzare particolari accorgimenti?
Qual è l'aspettativa di vita di un insetto che non trovi un ospite? In pratica, qianto tempo una piattola può sopravvivere in lenzuola, materassi, vestiti eccetera?
Il disagio che sto vivendo è soprattutto di natura psicologica: a parte l'umiliazione di dover avvisare i familiari di "spidocchiarsi", ho molta paura di aver contratto qualcosa di più grave. Mi vengon o in mente HIV, epatiti, sifilide... dove potrei rivolgermi per effettuare tutti i test mantenendo il più possibile la riservatezza?
Vorrei chiedere un'ultima cosa: sono tenuto ad informare i miei superiori di avere quasto problema? Quali conseguenze lavorative potrei avere? Ho un impiego presso la pubblica amministrazione.
Spero di uscire presto da questo incubo, vi ringrazio per l'aiuto che mi darete.
[#1]
Attenda prima di allarmarsi di pensare a patologie che non c'entrano nulla: faccia subito la viista dermatologica ove vorrà!
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Ex utente
Ha ragione, probabilmente si stanno accavallando fantasie un tantino funeste nella mia testa. È che sto vivendo davvero male questa situazione: speravo che la mia scarsa vita sessuale mi mettesse almeno al riparo dalle malattie veneree, ma ora mi rendo conto che non è così.
In attesa di contattare uno specialista mi sarebbe molto d'aiuto (psicologico più che altro) se volesse rispondere a qualcuna delle mie domande.
La ringrazio, anche per aver letto questo mio piccolo sfogo.
In attesa di contattare uno specialista mi sarebbe molto d'aiuto (psicologico più che altro) se volesse rispondere a qualcuna delle mie domande.
La ringrazio, anche per aver letto questo mio piccolo sfogo.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.2k visite dal 04/09/2011.
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