Prepuzio disidratato
Gentilissimi Medici,
vi illustro la mia situazione: sono un ragazzo di 26 anni a cui è stata diagnosticata una balanopostite,i cui sintomi erano prurito,senso di fastidio locale,arrossamento e presenza di materiale biancastro.
Essendo un tecnico di laboratorio biomedico,ho eseguito un tampone microbiologico prelevato nella zona interessata,l'ho sottoposto ad esame colturale dove sono cresciute colonie di due microorganismi:
1) 1.000.000 cfu/ml Enterococcus faecalis (group D);
2) 100.000 cfu/ml Candida albicans.
In seguito a tali risultati ho effettuato un'antibiogramma (provvederò a descriverne i risultati qualora fossero necessari).
Rivolgendomi all'urologo dell'ospedale,la terapia a me prescritta è stata: lavaggio con detergente cosmetico universale a pH acido e applicazione di un latte costituito da Econazolo nitrato Triamcinolone acetonide (senza fare nomi di farmaci),3 volte al giorno per una decina di giorni,alla mia partner invece è stata prescritta una terapia con ovuli per 5 giorni,ma lei non ha avvertito nessun tipo di sintomi o fastidi,la sua terapia è stata più a scopo profilattico e per evitare il possibile fenomeno del "ping pong".
In seguito a tale terapia,le condizioni sono le seguenti: prurito e fastidio sono completamente spariti,rimane solo una disidratazione che interessa solamente l'estremità del prepuzio,al cui tatto risulta secca,con un leggero arrossamento presente a ridosso dell'estremità e fimosi lievissima che sparisce dopo contatto con acqua.
Detto ciò ho notato sul foglietto illustrativo che questa condizione è un effetto collaterale del farmaco,ciò che vorrei sapere,visto che il medico a cui mi sono rivolto è in ferie,è:
1) come affrontare tale situazione per restituire al prepuzio normale elasticità,colore e idratazione?
2) riguardo al sesso,devo astenermi o se posso praticarlo,devo farlo con profilattici o particolari condizioni di lubridificazione?
Vi ringrazio in anticipo per il Vostro tempo e sono disponibile per qualsiasi delucidazione che ho inavvertitamente trascurato in tale descrizione.
Cordiali saluti.
vi illustro la mia situazione: sono un ragazzo di 26 anni a cui è stata diagnosticata una balanopostite,i cui sintomi erano prurito,senso di fastidio locale,arrossamento e presenza di materiale biancastro.
Essendo un tecnico di laboratorio biomedico,ho eseguito un tampone microbiologico prelevato nella zona interessata,l'ho sottoposto ad esame colturale dove sono cresciute colonie di due microorganismi:
1) 1.000.000 cfu/ml Enterococcus faecalis (group D);
2) 100.000 cfu/ml Candida albicans.
In seguito a tali risultati ho effettuato un'antibiogramma (provvederò a descriverne i risultati qualora fossero necessari).
Rivolgendomi all'urologo dell'ospedale,la terapia a me prescritta è stata: lavaggio con detergente cosmetico universale a pH acido e applicazione di un latte costituito da Econazolo nitrato Triamcinolone acetonide (senza fare nomi di farmaci),3 volte al giorno per una decina di giorni,alla mia partner invece è stata prescritta una terapia con ovuli per 5 giorni,ma lei non ha avvertito nessun tipo di sintomi o fastidi,la sua terapia è stata più a scopo profilattico e per evitare il possibile fenomeno del "ping pong".
In seguito a tale terapia,le condizioni sono le seguenti: prurito e fastidio sono completamente spariti,rimane solo una disidratazione che interessa solamente l'estremità del prepuzio,al cui tatto risulta secca,con un leggero arrossamento presente a ridosso dell'estremità e fimosi lievissima che sparisce dopo contatto con acqua.
Detto ciò ho notato sul foglietto illustrativo che questa condizione è un effetto collaterale del farmaco,ciò che vorrei sapere,visto che il medico a cui mi sono rivolto è in ferie,è:
1) come affrontare tale situazione per restituire al prepuzio normale elasticità,colore e idratazione?
2) riguardo al sesso,devo astenermi o se posso praticarlo,devo farlo con profilattici o particolari condizioni di lubridificazione?
Vi ringrazio in anticipo per il Vostro tempo e sono disponibile per qualsiasi delucidazione che ho inavvertitamente trascurato in tale descrizione.
Cordiali saluti.
[#1]
gentile utente
vorrei si rendesse conto che lei sta cercando di fare autodiagnosi, premettendo già la sua richiesta di una terapia, sulla presunzione che il suo prepuzio sia solo affetto da un effetto collaterale del farmaco da lei utilizzato
Secondo il mio punto di vista da esperto di queste situazioni (il dermatologo venereologo è l'esperto di patologie sessualmente trasmissibili e di patologie cutaneo mucose dei genitali) le dico che questo sintomo potrebbe essere molto più associabile ad una balanopostite che non si riesce a curare con efficacia.
pertanto invitandola se vorrà alla lettura di un mio articolo sulle balanopostiti balaniti
http://www.latuapelle.org/rubriche/?art=15
la invito a chiarirsi con lo specialista dermatologo venereologo non appena ne avrà la possibilità evitando assolutamente il fai-da-te.
cari saluti
vorrei si rendesse conto che lei sta cercando di fare autodiagnosi, premettendo già la sua richiesta di una terapia, sulla presunzione che il suo prepuzio sia solo affetto da un effetto collaterale del farmaco da lei utilizzato
Secondo il mio punto di vista da esperto di queste situazioni (il dermatologo venereologo è l'esperto di patologie sessualmente trasmissibili e di patologie cutaneo mucose dei genitali) le dico che questo sintomo potrebbe essere molto più associabile ad una balanopostite che non si riesce a curare con efficacia.
pertanto invitandola se vorrà alla lettura di un mio articolo sulle balanopostiti balaniti
http://www.latuapelle.org/rubriche/?art=15
la invito a chiarirsi con lo specialista dermatologo venereologo non appena ne avrà la possibilità evitando assolutamente il fai-da-te.
cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la tempestività della sua risposta,il suo articolo mi è capitato di leggerlo un paio di settimane fa,per documentarmi meglio su ciò che mi avevano appena diagnosticato e mi ha fornito delucidazioni a riguardo.
Probabilmente ho presunto che si tratti di un effetto collaterale per il fatto che il glande è tornato normale,diversamente dal prepuzio,per l'assenza di prurito e fastidio e per il fatto che ciò è noto tra gli effetti collaterali del farmaco in questione. Consulterò lo specialista appena possibile,ma lei crede che la terapia sia stata inadatta?
Cordiali Saluti
Probabilmente ho presunto che si tratti di un effetto collaterale per il fatto che il glande è tornato normale,diversamente dal prepuzio,per l'assenza di prurito e fastidio e per il fatto che ciò è noto tra gli effetti collaterali del farmaco in questione. Consulterò lo specialista appena possibile,ma lei crede che la terapia sia stata inadatta?
Cordiali Saluti
[#3]
non so dire, proprio perché un tampone positivo dovrebbe essere accompagnato da antibiogramma (le candide per esempio sono ormai iperresistenti anche al fluconazolo e così i batteri, alla maggior parte degli antibiotici); fra l'altro non è detto che la positività sia in relazione con la malattia come ha potuto verificare leggendo il mio articolo e le tante diagnosi possibili.
saluti
saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.7k visite dal 05/08/2011.
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