Microplasma genitalium perdurante
salve,
a fine mese di ottobre, dopo aver accusato sempre maggiori perdite di liquido denso e biancastro dal pene (fino ad diverse gocce al giorno), mi sono fatto visitare presso il reparto malattie sessualmente trasmissibili della mia città. mi è stata diagnosticata una infezione batterica non meglio definita, e ho effettuato un tampone uretrale e la consueta analisi di sangue. prima ancora dei risultati mi è stata prescritta una cura di 7 giorni di bassado (doxiciclina). al momento dei risultati, è stato scoperto un microplasma genitalium e la cura al bassado è stata confermata.
risultato delle analisi:
microbiologia (tampone uretrale):
-Chla.trachomatis (pcr) negativo
-Micro.genitalium (ocr) positivo
-microplasmi genitali (coltura) lettura negativo
sierologia per la sifilide negativo
hiv negativo
dopo 3 giorni dal termine dell'assunzione del medicinale le perdite hanno iniziato a ridursi fino a scomparire per 3 o 4 giorni, in seguito sono riapparse. sono tronato presso lo stesso reparto.
il medico responsabile mi ha rassicurato che essendo un batterio molto virulente può non essere stato del tutto eradicato. il medico mi ha dato una signola compressa di Zitromax (azitromicina?). mi ha detto di ripassare se i sintomi dovessero tornare entro 2 settimana. dopo alcuni giorni i sintomi sono scomparsi, ma sono riapparsi circa 25 giorni dopo. è ora da circa 2 settimane che le perdite si presentano (molto contenute, in genere una piccola goccia al risveglio) in modo del tutto discontinuo.
Faccio notare alcuni particolari:
1- dal momento della prima cura non ho avuto rapporti sessuali
2- ho contratto una chlamydia trachomatis circa 2 anni fa, depistata e curata ai suoi tempi
3- accuso da circa 2anni e mezzo delle macchie rossastre sul pene, localizzate, non dolorose, che vanno e vengono, e producono a volte una pellicola di pelle (trasparente) che si stacca, quasi fosse una crosta di cicatrizzazione. son stato visitato da vari dermatologi ed urologi, che mi hanno diagnosticato di volta in volta un lichene benigno o un granuloma annulare, incurabile (?), consigliando eventualmente una biopsia per poter diagnosticare esattamente la natura del fenomeno, ma senza alcuna possibilità di far seguire una cura efficace. le macchie si fanno dolorose solo in caso di masturbazione o di rapporto sessuale insistente. in questo caso possono secretare una pellicola di liquido, quasi fosse pus, o altro... (???)
3- sono soggetto generalmente sano, e non uso che raramente antibiotici
ecco le mie domande:
1- può trattarsi dello stesso microplasma, tuttora non curato? che dovrei fare in questo caso? è necessario un altro tampone? ci sono altre cure più efficaci degli antibiotici?
2- può trattarsi di un altra "malattia"
3- il fenomeno di alterazione della pelle sul pene può essere in qualche modo legata alle perdite?
4- dopo quanto tempo dalla scomparsa delle perdite posso considerare di aver soppresso il microplasma? è comunque necessario un tampone di accertamento?
5- in caso di rapporto sessuale non protetto, senza penetrazione né contatto diretto dei genitali (né tanto meno del liquido seminale), come ad esempio fellatio o "carezze", qual'è il rischio di contaminazione?
grazie mille
a fine mese di ottobre, dopo aver accusato sempre maggiori perdite di liquido denso e biancastro dal pene (fino ad diverse gocce al giorno), mi sono fatto visitare presso il reparto malattie sessualmente trasmissibili della mia città. mi è stata diagnosticata una infezione batterica non meglio definita, e ho effettuato un tampone uretrale e la consueta analisi di sangue. prima ancora dei risultati mi è stata prescritta una cura di 7 giorni di bassado (doxiciclina). al momento dei risultati, è stato scoperto un microplasma genitalium e la cura al bassado è stata confermata.
risultato delle analisi:
microbiologia (tampone uretrale):
-Chla.trachomatis (pcr) negativo
-Micro.genitalium (ocr) positivo
-microplasmi genitali (coltura) lettura negativo
sierologia per la sifilide negativo
hiv negativo
dopo 3 giorni dal termine dell'assunzione del medicinale le perdite hanno iniziato a ridursi fino a scomparire per 3 o 4 giorni, in seguito sono riapparse. sono tronato presso lo stesso reparto.
il medico responsabile mi ha rassicurato che essendo un batterio molto virulente può non essere stato del tutto eradicato. il medico mi ha dato una signola compressa di Zitromax (azitromicina?). mi ha detto di ripassare se i sintomi dovessero tornare entro 2 settimana. dopo alcuni giorni i sintomi sono scomparsi, ma sono riapparsi circa 25 giorni dopo. è ora da circa 2 settimane che le perdite si presentano (molto contenute, in genere una piccola goccia al risveglio) in modo del tutto discontinuo.
Faccio notare alcuni particolari:
1- dal momento della prima cura non ho avuto rapporti sessuali
2- ho contratto una chlamydia trachomatis circa 2 anni fa, depistata e curata ai suoi tempi
3- accuso da circa 2anni e mezzo delle macchie rossastre sul pene, localizzate, non dolorose, che vanno e vengono, e producono a volte una pellicola di pelle (trasparente) che si stacca, quasi fosse una crosta di cicatrizzazione. son stato visitato da vari dermatologi ed urologi, che mi hanno diagnosticato di volta in volta un lichene benigno o un granuloma annulare, incurabile (?), consigliando eventualmente una biopsia per poter diagnosticare esattamente la natura del fenomeno, ma senza alcuna possibilità di far seguire una cura efficace. le macchie si fanno dolorose solo in caso di masturbazione o di rapporto sessuale insistente. in questo caso possono secretare una pellicola di liquido, quasi fosse pus, o altro... (???)
3- sono soggetto generalmente sano, e non uso che raramente antibiotici
ecco le mie domande:
1- può trattarsi dello stesso microplasma, tuttora non curato? che dovrei fare in questo caso? è necessario un altro tampone? ci sono altre cure più efficaci degli antibiotici?
2- può trattarsi di un altra "malattia"
3- il fenomeno di alterazione della pelle sul pene può essere in qualche modo legata alle perdite?
4- dopo quanto tempo dalla scomparsa delle perdite posso considerare di aver soppresso il microplasma? è comunque necessario un tampone di accertamento?
5- in caso di rapporto sessuale non protetto, senza penetrazione né contatto diretto dei genitali (né tanto meno del liquido seminale), come ad esempio fellatio o "carezze", qual'è il rischio di contaminazione?
grazie mille
[#1]
Caro paziente,
sono propenso a ritenere che si possa trattare di una infezione curata in maniera incongrua, per lo meno come durtata, perchè, le settimane di Bassado sarebbero, a mio parere, dovute essere almneno 2.
Rifaccia i tamponi uretrali alla mattina e senza urinare almeno da 3 -4 ore, e veda se c'è ancora infezione da Mycoplasma e/o Chlamydia, dopodichè faccia la sua brava terapia.
L'alterazione della "pelle del pene" può essere un banale problema di tipo irritativo o una Candidiasi, ma questo va valutato in sede di visita.
Le praTICHE SESSUALI DIVERSE DALLA PENETRAZIONE O dai rapporti anali (ma questi meno) non danno grossi problemi, in genere.
Ricordi inoltre che, nel periodo in cui assume il bassado non deve assumere latte e latticini freschi in quanto le proteine del latte chelano la doxiciclina rendendola un grosso complesso molecolare che non può essere assorbito, cosicchè sarebbe come non averla presa.
In bocca al lupo e cario saluti
DR. Mocci
sono propenso a ritenere che si possa trattare di una infezione curata in maniera incongrua, per lo meno come durtata, perchè, le settimane di Bassado sarebbero, a mio parere, dovute essere almneno 2.
Rifaccia i tamponi uretrali alla mattina e senza urinare almeno da 3 -4 ore, e veda se c'è ancora infezione da Mycoplasma e/o Chlamydia, dopodichè faccia la sua brava terapia.
L'alterazione della "pelle del pene" può essere un banale problema di tipo irritativo o una Candidiasi, ma questo va valutato in sede di visita.
Le praTICHE SESSUALI DIVERSE DALLA PENETRAZIONE O dai rapporti anali (ma questi meno) non danno grossi problemi, in genere.
Ricordi inoltre che, nel periodo in cui assume il bassado non deve assumere latte e latticini freschi in quanto le proteine del latte chelano la doxiciclina rendendola un grosso complesso molecolare che non può essere assorbito, cosicchè sarebbe come non averla presa.
In bocca al lupo e cario saluti
DR. Mocci
Luigi Mocci MD
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