Problema atipico glande

Gentilissimi dottori,
iniziando col rendervi grazie per il servizio che offrite, vi scrivo per avere un vostro parere circa una situazione che ormai da diverso tempo sto affrontando.
Da circa un anno sono soggetto a balaniti che mi hanno portato ad effettuare più di un controllo da uno specialista dermatologico per accertarne ovviamente le possibili cause.
I sintomi, o meglio, le manifestazioni cutanee a livello del glande si presentano con la comparsa alle volte di singole papule, (diverse da quelle fisioligiche della corona, che tra l'altro posseggo) alle volte con lievi striature di colore bianco che sembran essere inserite sotto il primo strato di pelle della mucosa.
Il parere del dermatologo è stato il seguente: Infiammazione delle ghiandole sebacee che a causa di molteplici fattori, irritativi, da frizione durante rapporto sessuale o da lavaggi troppo frequenti, possono ingrossarsi, risultare più evidenti e permanere in tale stato anche per lungo tempo.
Avendo riscontrato nelle parole del medico un effettivo riscontro con le mie abitudini, per un periodo mi son tranquillizato ed ho cercato di non dar peso a tale situazione che, al di là del fattore estetico non mi ha creato mai ne dolori ne grossi fastidi. Non foss'altro che ad aprile di quest'anno, a seguito forse di una candidosi avuta dalla mia compagna, con la quale sto assieme da ormai più di 5 anni, ho notato che dopo la terapia e la completa scomparsa dei segni, mi è rimasta sul glande come una sorta di piccola "cicatrice" tondeggiante, con bordi di colore normale ma leggermente più lucidi,lievemente in rilievo e con una piccola ombelicatura centrale e che, come le altre, sembra inserita per cosi dire sotto il primo stato di pelle.
Tornato con preoccupazione dal dermatologo, questi mi dice che trattasi in effetti di una cicatrice e che alle volte queste famose ghiandole sebacee possono, per usare le parole del medico "esplodere" lasciando questi segni.
Ora, capisco che non essendo medico non potrei opinare quanto dettomi, ma visto la frequenza con quanto ultimamente queste manifestazioni di presentano, inizio a pensare che potrei essere affetto da qualcosa di diverso. Ho recentemente fatto tutte le analisi ematiche e tutte nella norma, la mia compagna ha ricevuto l'esito del pap test 3 giorni fa con esito negativo. Non ho o abbiamo rapporti extraconiugali. La mia compagna non ha mai manifestato problemi simili hai miei e di conseguenza razionalmente parlando non credo possa essere qualcosa di sessualmente trasmissibile, il che mi fa pensare, dopo svariate ricerche diciamo "autoterroristiche" sia su internet, che su manuali medici cheil mio quadro clinico non è simile a nulla di quanto la letteratura medica, fruibile a noi profani, riporta. Sono ovviamente preoccupato e attualmente sto vivendo davvero male la situazione. Scusandomi per l' essermi dilungato eccessivamente vorrei avere un vostro eventuale parere sulla situazione e su come dovrei comportarmi.
Ancora grazie e saluti.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
il suo caso è stato definito più volte dallo specialista a dato (dermatologo venereologo) il quale mi pare l'abbia tranquillizzata: sicuramente occuparsi della propria salute è cosa importante, ma come dice giustamente lei, fare "autoterrororismo" informativo può causare gran confusione:

direi che sia il caso di abbandonare ogni terapia e programmare una visita dermatologica venereologica accurata (anche con lo stesso specialista) in grado di porre finalmente una diagnosi definitiva, ben sapendo che per quanto atipici, i problemi al glande sono sempre dermatologici e venereologici quindi lo specialista elettivo deve essere in grado (come a mio avviso è stato già fatto) di porre una parola sicura.

saluti

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dr. Laino per la celere risposta.
Quello che mi chiedo è questo: possono davvero le ghiandole sebacee mutare tanto di forma e creare manifestazioni simili a strie e per giunta "esplodere"? Altro fattore strano e che quanto, spesso dopo molto tempo, tali lesioni regrediscono (aiutate alle volte con piccole applicazioni di Gentalyn Beta)lasciano piccoli segni di color bruno come da iperpigmentazione. Capisco che l'escursus diagnostico dovrebbe darmi maggiore tranquillità, ma che esami oggettivi, oltre la già effettuata peniscopia, potrei effettuare per scongiurare la presenza di qualche eventuale agente patogeno scatenante?
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
sicuramente:

rispondo alla unica domanda sulle ghiandole sebacee perché è l'unica che può essere paventata via internet:
è vero: possono esistere sbocchi comedonici sul prepuzio di tipo "crateriforme" che rappresentano una eccessiva dilatazione dell'acrosiringio ghiandolare.

Tutto è teorico: consideri che la visita dermatologico-venereologica e la peniscopia rappresentano criteri di sicurezza diangostica clinica eccellenti!

saluti a lei