Acne recidiva che continua
Buongiorno gentili medici.
Descrivo sinteticamente il mio passato clinico:
- all'età di 17 anni il dermatologo mi diagnosticò un'acne nodulare curata con una terapia, peraltro temporaneamente molto efficace, di roaccutan.
- col passare del tempo però, a cura terminata, i brufoli ritornavano progressivamente tanto da spingermi, a distanza di 12/18 mesi, a tornare dal dermatologo che mi faceva ripetere la cura descritta. Questo iter si è ripetuto 4-5 volte (quindi questa cura l'ho ripetuta almeno 5 volte, non ricordo perfettamente avendo ora 27 anni, ottenendo nell'immediato sempre buoni risultati, con buona tolleranza del farmaco roaccutan/aisoskin, ma rientrando nel tunnel successivamente).
- qualche anno fa il dermatologo decise di cambiare cura facendomi assumere per circa 2 mesi ambramicina: risultati ottimi ma recidiva ugualmente.
- situazione attuale: ho quasi 28 anni, non assumo farmaci da circa 18 mesi, non fumo, non bevo, faccio sport, stato generale di salute ottimo, alimentazione direi equilibrata; capitolo acne: da 3/4 mesi l'acne sta tornando sotto forma di brufoletti piccoli bianchi che scoppiano subito ma anche di sporadiche cisti sottocutanee dolorose che non spariscono. Vorrei porre l'accento su un fattore che ho riscontrato osservandomi: questa volta la recidiva è iniziata dal cuoio capelluto che, prima del viso, si è coperto di brufoletti/crosticine e poi si è estesa a viso e schiena. Può essere che l'"infezione" parta da lì, ed è lì che si deve intervenire, per poi trasformarsi in acne vera e propria? Io, da profano che però si osserva ed analizza bene, ho l'impressione di sì (in altre parole credo che la malattia possa essersi trasformata in qualcos'altro, ma non sono un medico perciò mi rivolgo a Voi). La situazione non è pesante come in passato ma mi crea dei disagi soprattutto perché ormai sono in età lavorativa e gente coi brufoli ne vedo proprio poca. Tra l'altro noto che ogni recidiva è più debole ma lascia dei segni/macchie più evidenti.
Mi scuso se mi sono dilungato e se ho utilizzato un linguaggio improprio. Ringrazio tutti coloro mi risponderanno, un saluto.
Descrivo sinteticamente il mio passato clinico:
- all'età di 17 anni il dermatologo mi diagnosticò un'acne nodulare curata con una terapia, peraltro temporaneamente molto efficace, di roaccutan.
- col passare del tempo però, a cura terminata, i brufoli ritornavano progressivamente tanto da spingermi, a distanza di 12/18 mesi, a tornare dal dermatologo che mi faceva ripetere la cura descritta. Questo iter si è ripetuto 4-5 volte (quindi questa cura l'ho ripetuta almeno 5 volte, non ricordo perfettamente avendo ora 27 anni, ottenendo nell'immediato sempre buoni risultati, con buona tolleranza del farmaco roaccutan/aisoskin, ma rientrando nel tunnel successivamente).
- qualche anno fa il dermatologo decise di cambiare cura facendomi assumere per circa 2 mesi ambramicina: risultati ottimi ma recidiva ugualmente.
- situazione attuale: ho quasi 28 anni, non assumo farmaci da circa 18 mesi, non fumo, non bevo, faccio sport, stato generale di salute ottimo, alimentazione direi equilibrata; capitolo acne: da 3/4 mesi l'acne sta tornando sotto forma di brufoletti piccoli bianchi che scoppiano subito ma anche di sporadiche cisti sottocutanee dolorose che non spariscono. Vorrei porre l'accento su un fattore che ho riscontrato osservandomi: questa volta la recidiva è iniziata dal cuoio capelluto che, prima del viso, si è coperto di brufoletti/crosticine e poi si è estesa a viso e schiena. Può essere che l'"infezione" parta da lì, ed è lì che si deve intervenire, per poi trasformarsi in acne vera e propria? Io, da profano che però si osserva ed analizza bene, ho l'impressione di sì (in altre parole credo che la malattia possa essersi trasformata in qualcos'altro, ma non sono un medico perciò mi rivolgo a Voi). La situazione non è pesante come in passato ma mi crea dei disagi soprattutto perché ormai sono in età lavorativa e gente coi brufoli ne vedo proprio poca. Tra l'altro noto che ogni recidiva è più debole ma lascia dei segni/macchie più evidenti.
Mi scuso se mi sono dilungato e se ho utilizzato un linguaggio improprio. Ringrazio tutti coloro mi risponderanno, un saluto.
[#1]
Solo la visita dermatologica che la invito a riprodurre potrà chiarire il problema, ben sapendo - in via telematica e non vincolante - che la descrizione del suo caso è compatibile con un problema legato all'ACNE e non ad altre infezioni.
cari saluti
Dott. LAINO
Ricercatore Dermatologo, ROMA
cari saluti
Dott. LAINO
Ricercatore Dermatologo, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
Grazie per la cortese e pronta risposta, Dottor Laino. Vorrei chiederLe però: perché non guarisco? Il farmaco che ho usato ho letto essere il più efficace antiacneico esistente, ma evidentemente nel mio caso non è il più indicato. Che faccio? Torno dal solito dermatologo, che ogni volta mi guarda come un fenomeno da baraccone e mi dice di non aver mai visto un'acne alla mia età e che evidentemente ignora le ripercussioni psicologiche della malattia? O mi rassegno e mi tengo l'acne tutta la vita? Magari per il mio organismo è fisiologica...
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.2k visite dal 03/12/2007.
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