Diagnosi di pitiriasi rosea - terapia con locoidon
Dal mese di luglio 07 sono comparse sulla schiena due macchie rosee a bordi regolari, leggermente rilevate, di circa 2 - 3 cm di diametro, una delle quali è pruriginosa. Ho tentato di curarle con Canesten per 4 mesi, invano (precedentemente ho avuto diverse volte la Pitiriasi versicolor). Lunedì 12 novembre 07 ho consultato un dermatologo della _Unità Sanitaria Locale, che mi ha diagnosticato una Pitiriasi rosea e mi ha consigliato Locoidon crema 0,1% come trattamento di elezione. Il medico ha aggiunto che la malattia è di origine virale. A casa ho letto il foglietto illustrativo del Locoidon, e ho visto che è controindicato nelle malattie di origine virale. Mi sono ugualmente fidato del medico e l'ho applicato in piccola quantità solo sulla macchia pruriginosa. Già alla seconda applicazione ho registrato uno strano rossore alle orecchie, e mi sentivo alterato, probabilmente con la pressione alta. Alla quarta applicazione, avvenuta alla sera del martedì 13 novembre, i sintomi caratteristici della depressione dell'asse ipotalamo-ipofisario sono comparsi all'improvviso tutti insieme: rossore a tutto il viso, ipertensione arteriosa, brividi violenti alla schiena e alle gambe, pupille alternativamente strette e dilatate, secchezza delle fauci, sapore di plastica in bocca. Non ho dormito tutta notte, stavo per chiamare la guardia medica, ma il giorno dopo il rossore in faccia era sparito, per cui mi sono accontentato di andare dal mio medico di base. Il medico mi ha consigliato di sospendere la terapia e di non mettere altro, perché il Canesten è inefficace in questi casi. L'ipertensione invece persisteva, ed è durata in forma leggera fino a ieri sera giovedì 15 novembre. L'unico antidoto contro i sintomi che sono riuscito ad utilizzare è stata una abbondante somministrazione di potassio con il cibo (frutta e succo di frutta), dato che il Locoidon riduce la concentrazione di potassio ematico. Il dermatologo, da me interpellato ieri per telefono, nega che il Locoidon possa avere simili effetti sistemici, e mi ha invitato la settimana prossima a sottopormi ad un test allergologico. Se questo test prevede l'applicazione di Locoidon sulla mia pelle mi rifiuterò di eseguirlo.
Vorrei cortesemente sapere se ho operato correttamente e se secondo Voi il dermatologo ha operato correttamente. Vorrei inoltre sapere se esiste una cura farmacologica per la Pitiriasi rosea, dato che dopo 4 mesi le macchie non passano.
Grazie per il tempo che mi dedicate e distinti saluti
Emilio Branchi
Cavaliere dell'Ordine "al Merito" della Repubblica Italiana
Vorrei cortesemente sapere se ho operato correttamente e se secondo Voi il dermatologo ha operato correttamente. Vorrei inoltre sapere se esiste una cura farmacologica per la Pitiriasi rosea, dato che dopo 4 mesi le macchie non passano.
Grazie per il tempo che mi dedicate e distinti saluti
Emilio Branchi
Cavaliere dell'Ordine "al Merito" della Repubblica Italiana
[#1]
Gentile Cavaliere,
la definizione del suo caso, seppur in forma telematica e non vincolante nè diagnostica, non connette l'applicazione locale dello steroide topico con la sintomatologia generale, pertanto concordo con il dermatologo che l'ha visitata.
Per tutto il resto (ivi comprese le allergie da contatto od orticarioidi da steroidi, rare, ma esistenti) le consiglio di determinarsi con lo stesso Collega (per la valutazione in senso dermato-allergologico) che, da quello che ci ha descritto, ha ben operato ed è ottimamente orientato.
cari saluti.
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo e Venereologo, ROMA
la definizione del suo caso, seppur in forma telematica e non vincolante nè diagnostica, non connette l'applicazione locale dello steroide topico con la sintomatologia generale, pertanto concordo con il dermatologo che l'ha visitata.
Per tutto il resto (ivi comprese le allergie da contatto od orticarioidi da steroidi, rare, ma esistenti) le consiglio di determinarsi con lo stesso Collega (per la valutazione in senso dermato-allergologico) che, da quello che ci ha descritto, ha ben operato ed è ottimamente orientato.
cari saluti.
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo e Venereologo, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
Gentile Dott. Laino,
La ringrazio per la velocissima risposta che mi ha fornito. Purtroppo non condivido il fatto che la diagnosi del Dermatologo sia di malattia di origine virale, mentre il farmaco è controindicato nei casi di dermatite virale. Inoltre non contesto che la medicina standard non attribuisca relazioni tra l'applicazione locale e gli effetti sistemici, ma è incontrovertibile il fatto che tali effetti c'erano ed erano forti, e fossero tipici della depressione dell'asse ipotalamo-ipofisario. Forse i tempi che viviamo richiedono una terapia più attenta a questo genere di problemi. Intendo dire che se il bilancio funzionale degli ormoni corticosteroidei si misura in microgrammi o anche nanogrammi, alcuni milligrammi di idrocortisone possono essere sufficienti a far saltare ogni tipo di regolazione per più giorni di fila, come di fatto si è verificato.
Escludo invece fin da ora la presenza di sindromi allergeniche in atto. Sono ipersensibile al cotone idrofilo e al polline dei pioppi, ma Lei concorderà che si tratta di polisaccaridi e non di prodotti naturali a base steroidea. Ho invece fortemente paura che una successiva applicazione di Locoidon sulla mia pelle possa innescare nuovamente la sintomatologia che ho descritto, per cui non ho alcuna voglia di riprovare.
Infine, resto in attesa di ricevere indicazioni su come curare propriamente la Pitiriasi rosea, perché le macchie che ho sulla schiena da 4 mesi non sembrano avere intenzione di andare via da sole. Se il Canesten e il Locoidon non sono adatti al mio caso, non so proprio cosa fare e a chi rivolgermi.
Grazie per l'attenzione e distinti saluti
Emilio Branchi
Cavaliere dell'Ordine "Al Merito" della Repubblica Italiana
La ringrazio per la velocissima risposta che mi ha fornito. Purtroppo non condivido il fatto che la diagnosi del Dermatologo sia di malattia di origine virale, mentre il farmaco è controindicato nei casi di dermatite virale. Inoltre non contesto che la medicina standard non attribuisca relazioni tra l'applicazione locale e gli effetti sistemici, ma è incontrovertibile il fatto che tali effetti c'erano ed erano forti, e fossero tipici della depressione dell'asse ipotalamo-ipofisario. Forse i tempi che viviamo richiedono una terapia più attenta a questo genere di problemi. Intendo dire che se il bilancio funzionale degli ormoni corticosteroidei si misura in microgrammi o anche nanogrammi, alcuni milligrammi di idrocortisone possono essere sufficienti a far saltare ogni tipo di regolazione per più giorni di fila, come di fatto si è verificato.
Escludo invece fin da ora la presenza di sindromi allergeniche in atto. Sono ipersensibile al cotone idrofilo e al polline dei pioppi, ma Lei concorderà che si tratta di polisaccaridi e non di prodotti naturali a base steroidea. Ho invece fortemente paura che una successiva applicazione di Locoidon sulla mia pelle possa innescare nuovamente la sintomatologia che ho descritto, per cui non ho alcuna voglia di riprovare.
Infine, resto in attesa di ricevere indicazioni su come curare propriamente la Pitiriasi rosea, perché le macchie che ho sulla schiena da 4 mesi non sembrano avere intenzione di andare via da sole. Se il Canesten e il Locoidon non sono adatti al mio caso, non so proprio cosa fare e a chi rivolgermi.
Grazie per l'attenzione e distinti saluti
Emilio Branchi
Cavaliere dell'Ordine "Al Merito" della Repubblica Italiana
[#3]
Gentile Cavaliere,
premessa scontata: Non l'ho visitata, non posso fare diagnosi.
Posso affermare da questa sede che, se la diagnosi è PITIRIASI ROSEA di GIBERT, trattasi di affezione, un tempo definita ad etiopatogenesi sconosciuta, oggi è meglio identificata con agente etiologico quale Herpes virus 6-7: il legame erpetico, però non connette tale patologia con le altre malattie virali infettive: la PRG non si trasmette.
Ancora, la PRG non si curà : essa è paragonabile ad una influenza e come questa si può solo attendere il naturale decorso benigno, accompagnandola con dei sintomatici.
L'applicazione di steroidi sul corpo per tale patologia non è quindi da considerarsi una terapia (il sottoscritto difatti non prescrive questo tipo di applicazione, per scelta terapeutica, ma rispetta chi lo fa) ma un sintomatico;
per la cura di questa affezione il sottoscritto predilige terapie topiche emollienti specifiche e sistemiche di natura antileucotrienico.
E' da dirsi che la PRG NON dura 4 mesi: si conclude nel giro di 1 mese, 1 mese e mezzo, salvo casi più rari (Variante di Vidal : fino a 2 mesi)
Utile mi sembra la rideterminazione in senso Dermatologico al fine di aggiornare direttamente la questione.
carissimi saluti
Dott. LAINO, Roma
premessa scontata: Non l'ho visitata, non posso fare diagnosi.
Posso affermare da questa sede che, se la diagnosi è PITIRIASI ROSEA di GIBERT, trattasi di affezione, un tempo definita ad etiopatogenesi sconosciuta, oggi è meglio identificata con agente etiologico quale Herpes virus 6-7: il legame erpetico, però non connette tale patologia con le altre malattie virali infettive: la PRG non si trasmette.
Ancora, la PRG non si curà : essa è paragonabile ad una influenza e come questa si può solo attendere il naturale decorso benigno, accompagnandola con dei sintomatici.
L'applicazione di steroidi sul corpo per tale patologia non è quindi da considerarsi una terapia (il sottoscritto difatti non prescrive questo tipo di applicazione, per scelta terapeutica, ma rispetta chi lo fa) ma un sintomatico;
per la cura di questa affezione il sottoscritto predilige terapie topiche emollienti specifiche e sistemiche di natura antileucotrienico.
E' da dirsi che la PRG NON dura 4 mesi: si conclude nel giro di 1 mese, 1 mese e mezzo, salvo casi più rari (Variante di Vidal : fino a 2 mesi)
Utile mi sembra la rideterminazione in senso Dermatologico al fine di aggiornare direttamente la questione.
carissimi saluti
Dott. LAINO, Roma
[#4]
Utente
Cortese Dott. LAINO,
Grazie ancora per la Sua veloce risposta. Mi sembra evidente che la cosa più sensata da fare è rivolgermi ad un altro Dermatologo e aggiornare la questione a quando tale visita verrà effettuata. Resta il rammarico di vedere un problema relativamente "semplice" trattato in maniera esagerata o inadeguata in relazione alla situazione attuale. Non voglio aggiungere ulteriori commenti sulla terapia steroidea che mi è stata ordinata - Lei sa meglio di me che esistono molti farmaci steroidei, non tutti attivi allo stesso modo sulla ghiandola corticale surrenale e sull'ipotalamo, per cui non si vede la necessità di rischiare gravi effetti collaterali utilizzando il farmaco che tra questi inibisce di più ACTH e surrene. Sono costretto a studiare medicina sulla mia pelle mio malgrado, perché ogni volta che mi si presenta un nuovo problema vengo curato con farmaci che non conosco e dei quali sospetto a malapena l'esistenza di effetti collaterali. Se avessi ascoltato il mio Dermatologo l'ultima volta per telefono avrei continuato ad usare il farmaco, e ora sarei ricoverato in ospedale sotto terapia ormonale e idrico-salina, abbandonando mia madre più che ottantenne senza aiuto e senza la possibilità di farsi la spesa da sola. Ecco la fotografia della Sanità Pubblica Italiana degli anni 2000.
Spero di poter aggiungere ulteriori osservazioni dopo la prossima visita dermatologica. Per ora Le porgo distinti saluti
Emilio Branchi
Cavaliere dell'Ordine "Al Merito" della Repubblica Italiana
Grazie ancora per la Sua veloce risposta. Mi sembra evidente che la cosa più sensata da fare è rivolgermi ad un altro Dermatologo e aggiornare la questione a quando tale visita verrà effettuata. Resta il rammarico di vedere un problema relativamente "semplice" trattato in maniera esagerata o inadeguata in relazione alla situazione attuale. Non voglio aggiungere ulteriori commenti sulla terapia steroidea che mi è stata ordinata - Lei sa meglio di me che esistono molti farmaci steroidei, non tutti attivi allo stesso modo sulla ghiandola corticale surrenale e sull'ipotalamo, per cui non si vede la necessità di rischiare gravi effetti collaterali utilizzando il farmaco che tra questi inibisce di più ACTH e surrene. Sono costretto a studiare medicina sulla mia pelle mio malgrado, perché ogni volta che mi si presenta un nuovo problema vengo curato con farmaci che non conosco e dei quali sospetto a malapena l'esistenza di effetti collaterali. Se avessi ascoltato il mio Dermatologo l'ultima volta per telefono avrei continuato ad usare il farmaco, e ora sarei ricoverato in ospedale sotto terapia ormonale e idrico-salina, abbandonando mia madre più che ottantenne senza aiuto e senza la possibilità di farsi la spesa da sola. Ecco la fotografia della Sanità Pubblica Italiana degli anni 2000.
Spero di poter aggiungere ulteriori osservazioni dopo la prossima visita dermatologica. Per ora Le porgo distinti saluti
Emilio Branchi
Cavaliere dell'Ordine "Al Merito" della Repubblica Italiana
[#5]
Gentile Cavaliere,
le significo, da ricercatore che lavora ed utilizza i corticosteroidi nella pratica clinica e di ricerca, che le forulazioni topiche di tali molecole (soprattutto quelle di III - IV classe), utilizzate per scopi dermatologici e quindi sotto l'osservanza dei dettami medici e delle regioni topografiche di utilizzo, nonchè delle disposizione relative alla posologia, NON vengono reperiti - se non in tracce e dopo massive e continuative applicazioni - nel circolo sistemico.
Se tali formulazioni fossero a rischio di vita per il paziente, non sarebbe nemmeno pensabile una loro prescizione per automedicazione: questa è - come sono certo lei sappia, normativa, non parere personale
pertanto la sua supposizione - e lo dico con tutti i difetti che la sede telematica può porre - ma la lettura di quento da lei scritto me lo fa evocare - mi sembra poco associabile al caso clinico in oggetto.
Ne deriva che i suoi timori di una grave malattia sistemica, e di una potenziale e necessaria terapia intensiva, da quel poco che posso leggere, siano, eccessivi.
Mi permetta, ancora di osservare - e chiedo anticipatamente venia per la dovuta franchezza - che sfogliare qualche libro di medicina, NON significa essere Medico.
le confido ancora tutto il mio rammarico per il quadro a tinte fosche che lei dipinge attorno alla Sanità italiana, poichè il mio sforzo e quello della stragrande maggioranza di tutti i miei Colleghi, verte nella direzione completamente opposta alla sua visione.
ancora, i più cari saluti.
DOtt. Luigi LAINO, ROMA
le significo, da ricercatore che lavora ed utilizza i corticosteroidi nella pratica clinica e di ricerca, che le forulazioni topiche di tali molecole (soprattutto quelle di III - IV classe), utilizzate per scopi dermatologici e quindi sotto l'osservanza dei dettami medici e delle regioni topografiche di utilizzo, nonchè delle disposizione relative alla posologia, NON vengono reperiti - se non in tracce e dopo massive e continuative applicazioni - nel circolo sistemico.
Se tali formulazioni fossero a rischio di vita per il paziente, non sarebbe nemmeno pensabile una loro prescizione per automedicazione: questa è - come sono certo lei sappia, normativa, non parere personale
pertanto la sua supposizione - e lo dico con tutti i difetti che la sede telematica può porre - ma la lettura di quento da lei scritto me lo fa evocare - mi sembra poco associabile al caso clinico in oggetto.
Ne deriva che i suoi timori di una grave malattia sistemica, e di una potenziale e necessaria terapia intensiva, da quel poco che posso leggere, siano, eccessivi.
Mi permetta, ancora di osservare - e chiedo anticipatamente venia per la dovuta franchezza - che sfogliare qualche libro di medicina, NON significa essere Medico.
le confido ancora tutto il mio rammarico per il quadro a tinte fosche che lei dipinge attorno alla Sanità italiana, poichè il mio sforzo e quello della stragrande maggioranza di tutti i miei Colleghi, verte nella direzione completamente opposta alla sua visione.
ancora, i più cari saluti.
DOtt. Luigi LAINO, ROMA
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 23.8k visite dal 16/11/2007.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.