Follow up dopo diagnosi severe atipie/borderline con melanoma in situ

Salve,

in 10/3 scorso mi sono sottoposto a escissione di 3 nevi col seguente referto:


DESCRIZIONE MACROSCOPICA:
CUTE TORACE ANTERIORE: Losanga di cm 1,5 x 0.6. con lesione di cm 1.1 x 0,4, piana, a contorni irregolari, irregolarmente pigmentata; distanza minima dai margini della resezione chirurgica: cm 0,1 (l-4).
CUTE DELTOIDE: Losanga di cm 1,8 x 0,9, con lesione di cm 0.5 x 0,6, piana, a contorni irregolari, pigmentata: distanza minima dai margini della resezione chirurgica: cm 0,1 (5-7).
CUTE DEL DORSO: Losanga di cm 2,2 x 1,2, con lesione di cm 0,4 x 0,4, piana, a contorni regolari, pigmentata: distanza minima dai margini della resezione chirurgica: cm 0,3 (8-9).
DIAGNOSI:
1-4: PROLIFERAZIONE MELANOCITARIA GIUNZIONALE A CELLULE EPITELIOIDI CON ATIPIE SEVERE (SAMPUS) SU NEVO MELANOCITICO COMPOSTO PIGMENTATO. MODERATO INFILTRATO LINFOCITARIO PERILESIONALE. MARGINI LIBERI.
5-7: NEVO MELANOCITICO COMPOSTO PIGMENTATO. DESMOPLASATICO CON ATIPIE SEVERE E FENOMENI REGRESSIVI NEL DERMA SUPERFICIALE. MARGINI LIBERI.
8-9: PROLIFERAZIONE MELANOCITARIA GIUNZIONALE A CELLULE EPITELIOIDI CON ATIPIE SEVERE, A TRATTI CONTINUE, BORDERLINE CON MELANOMA IN SITU, SU NEVO MELANOCITICO COMPOSTO PIGMENTATO. PRESENZA Di REGRESSIONE (>35%ó/<50% DELLAREA LESIONALE). MARGINI LIBERI.
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SNOMED:
T-0 1000 M-87203 M-87270 C44.¬-

Il medico che ha escisso i nevi non ha ritenuto di allargare il margine di alcuno dei 3, nè di effettuare il Linfonodo sentinella, mi consiglia però stretto controllo sugli altri nei atipici (ne ho di numerosi e alcuni presentano segni di regressione), eco addome ed RX torace.

Volevo cortesemente avvalermi di un vostro parere ovvero chiedervi se tale atteggiamento è adeguato all'istologico dei 3 nevi (anche i due più "tranquilli" sono comunque molto atipici).
Quello borderline col melanoma potrebbe essere un neo solo severamente atipico?
Inoltre volevo capire se i nei nel tempo intercorrente tra l'escissione e l'esame possono restringersi, sono infatti certo che il margine del melanoma fosse 5 mm e non i 3mm indicati dal patologo.

Grazie, sono un pò in ansia


[#1]
Dermatologo attivo dal 2003 al 2012
Dermatologo
Prima di tutto sappi che hai sollevato una questione che tuttora sta dominando le discussioni a livello dermatologico mondiale.
Una linea di condotta univoca e scevra da critiche non c'e'; nei casi limite conta, come sempre in medicina, il buon senso, l'esperienza e la capacita' professionale del singolo medico.
Ti dirò quindi il mio commento al tuo caso senza volermi sostituire in nessun modo al Collega che ha gestito la situazione.
Tutti e 3 i nevi sono stati escissi completamente ("margini liberi"): bene.
Al torace ant. e reg. deltoidea avevi, per quanto atipici, 2 nevi: bene.
Al dorso avevi un nevo severamente displastico FOCALMENTE con aspetti "bordeline" riferibili a melanoma in situ. Il melanoma in situ NON HA superato la membrana basale e quindi non può aver rilasciato cellule melanotiche nei vasi sanguigni e linfatici. Inoltre il calcolo delle dimensioni del nevo all'escissione sottratte alle dimensioni della losanga chirurgica, lasciano intendere che il collega ha eseguito una escissione con ampio margine, che rende inutile l'allargamento.
I protocolli internazionali, attualmente condivisi, non prevedono linfonodo sentinella ne' stadiazione per il melanoma in situ, ma solo follow up clinico ( nel tuo caso direi controlli ogni 6-8 mesi).
Da ultimo ti confermo che subito dopo l'escissione, ogni losanga cutanea si restringe per l'interruzione delle fibre elastiche del derma (mentre la breccia chirurgica si allarga!).
In conclusione: mi trovo in accordo con il collega che ti ha seguito che ti raccomando di ascoltare con fiducia.
Saluti
[#2]
Utente
Utente
La ringrazio dott.Pallanti per la celere risposta.
Se pubblico qui i miei dubbi non è certo per sfiducia nel mio medico, anzi!
Mi sono rivolto a lui in regime libero professionale vista la superficialità con cui ero seguito dal S.S.N. (mappatura, questa sconosciuta....) e sono pienamente soddisfatto.
Aveva posto corretta diagnosi già "a occhio", come denota il margine di escissione della lesione peggiore, e anche esteticamente, fatta eccezione del deltoide, non mi posso lamentare ad oggi dell'esito.
Il problema semmai è la distanza da lui e dal prossimo controllo, fisica e temporale, visto che il suo studio dista quasi 100 km!!!
Quello che mi ha preoccupato e portato a consultarvi sono state alcune letture, che ammetto essere assolutamente improprie nella mia situazione, riguardanti la desmoplasia,le severe atipie, le difficoltà di classificazione di talune lesioni...vero è che il patologo si è sbilanciato solo su uno dei tre nell'ipotizzare un melanoma ma tant'è, non mi posso troppo biasimare per certe reazioni "di pancia" visto il mio vissuto segnato da altre patologie.
Gradirei, se lo ritiene, un approfondimento "tassonomico" di quel suo "FOCALMENTE" scritto in maiuscolo...
La sua opinione, così come quella di chi altri volesse intervenire, sono per me preziose e vi ringrazio ancora.
[#3]
Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84
Condivido appieno quanto detto dall'amico Pallanti con esperienza e giusto equilibrio.
Cordiali saluti

Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia

[#4]
Utente
Utente
Ringrazio anche lei dottor Brunelli.

Buona serata
[#5]
Dermatologo attivo dal 2003 al 2012
Dermatologo
Il termine focale indica che, all'interno della lesione, in gran parte nevica, si rilevano aree "qua e la'" con aspetto diverso (borderline con melanoma in situ appunto). In sostanza solo alcune aree, di tutta la lesione, sono assimilabili a melanoma in situ. Quindi un ulteriore elemento tranquillizzante.
Saluti
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