Asportazione nei

Buongiorno a tutti. Sono andato a fare un controllo dei nei da un dermatologo che mi ha detto che è tutto ok. Ovviamente alcuni vanno controllati una volta l'anno, ma non ci sono problemi di alcun genere.
Io gli ho detto che comunque voglio togliere due nei, sia perchè mi danno fastidio a contatto con le maglie (sopratutto di determinati tessuti) sia per una questione estetica.
Lui mi ha detto che l'asportazione per quel tipo di nei può avvenire sia con piccolo intervento chirurgico sia con bruciatura. Ho chiesto la differenza e lui mi ha detto che c'è sicuramente una notevole differenza di prezzo, ma il risultato è pressocchè lo stesso. L'intervento chirurgico in alcuni casi può dare risultati migliori a livello estetico. Ma lui ha ripetuto per quella tipologia di nei che io voglio asportare, la bruciatura va più che bene.
Voi cosa consigliate? Davvero la differenza (parlo di risultato finale) è simile??

Grazie
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Dr.ssa Silvia Suetti Dermatologo, Medico estetico 2.4k 40
Se parliamo di nei melanocitari di qualsiasi genere e tipo la "bruciatura" con qualsiasi metodo non e' producibile ne per motivi estetici ne' per motivi medico legali.

Probabilmente ha delle lesioni benigne di diversa natura
Cordialità

Dr.ssa Silvia Suetti, Dermatologo e Tricologo
www.tricologa.it
Segreteria 06.90213462

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Utente
Utente
In realtà non ho ben capito. Sono dei nei, e non sono maligni. Nel senso che non hanno alcun problema. Io voglio semplicemente toglierli per una questione estetica. Questa "bruciatura" è una tecnica alternativa alla chirurgia estetica? Io la chiamo "bruciatura" ma magari parliamo di un metodo specifico di cui ingoro il vero nome. Ma lei sostiene che non è fattibile? ne legale?
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Dr.ssa Silvia Suetti Dermatologo, Medico estetico 2.4k 40
I nevi o nei sono di diverso genere: torno a dirle per ulteriore chiarezza che quelli melanocitari (probabilmente il suo caso) non si bruciano (ne' con laser ne' con diatermocoagulazione) anche se ritenuti benigni, ma si debbono asportare con tecniche di chirurgia dermatologica (tradizionale o shaving ad esempio) per la conservazione del tessuto e l'invio ad esame istologico.

Questa e' la prassi, legale e pratica ed effettuabile con efficacia anche per motivi estetici.

Cordialità
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84
Gentilissimo Utente,
naturalmente quanto affermato è un punto di vista, rispettabile, della Collega, ma non è assolutamente condiviso dalla maggior parte degli specialisti in dermatologia del mondo. Molti dei cosiddetti “nevi” sono di origine melanocitaria ma non è assolutamente detto che questa cosa comporti nulla di particolare: tutti i nevi sono benigni e sempre lo saranno. Il melanoma è quello che cerchiamo di togliere ed analizzare, poiché si tratta di una neoplasia maligna, ma non c’entra nulla con il nevo, o, meglio, ci può assomigliare. Allora l’errore potenziale - in definitiva - potrebbe essere quello di “bruciare” un melanoma invece di un nevo benigno. E questo fatto potrebbe avere conseguenze dannose. Per questo motivo è bene praticare demolizioni di lesioni cutanee sempre dal dermatologo. Perché il melanoma può assomigliare ad un nevo, ma anche ad una cheratosi seborroica, ad una verruca, ad una lentiggine, ad un basalioma, e quant’altro. Tutte le lesioni cutanee “bruciate” senza avere cognizione di causa possono essere fonte di errore, così come al contrario potrà essere fonte di errore non asportare una lesione considerandola benigna, ed anche questo talora può accadere.
In definitiva non v’è assolutamente una regola “legale” per fare dei trattamenti a lesioni cutanee di qualsivoglia natura. Se questi trattamenti sono praticati da specialisti consci dei loro mezzi e coscienti, il rischio di errore sarà molto basso. Se, al contrario, la “bruciatura” viene praticata da personale non qualificato o non in grado di effettuare una corretta diagnosi, allora davvero il rischio di demolire qualcosa di importante è reale e possibile.
Con i più cordiali saluti

Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia

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Utente
Utente
Innanzitutto ringrazio entrambi per il consulto. Scusate il ritardo ma medicitalia non mi ha dato notifica delle risposte.
Comunque preciso che il dottore è un dermatologo professionista e che ha visionato tutti i nevi e fra l'altro me ne ha indicato un paio che vanno tenuti sotto controllo. Effettivamente quelli da togliere (per mia volontà) mi ha detto che sono assolutamente benigni e proprio per quello si possono togliere con bruciatura. Al dott. Brunelli a questo punto chiedo se questa come tecnica assicura risultati buoni o rischia di lasciarmi un segno molto visibile (chessò tipo rossore post-ustione?). MI scusi ma non riesco a capire la differenza fra bruciatura e intervento chirurgico. Intendo a livello di risultato finale la differenza c'è? è rilevante?
Grazie mille per la disponibilità.
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84
Il termine "bruciatura" verosimilmente viene riferito a vaporizzazione con laser CO2 del nevo "rilevato" di Miescher o di Unna. Si tratta di pratica utilizzata in tutto il globo con ottimi risultati estetici. Volendo si può fare anche l'istologico inviando al patologo il pezzo esofitico. Altre "bruciature" non effettuate con il laser CO2 non le consiglio (da laserista è ovvio...). L'intervento chirurgico viene effettuato asportando l'elemento con il bisturi e dando i punti (di solito sutura estetica intradermica). Per i nevi piani, non rilevati, è l'intervento migliore e permette l'istologico del pezzo in toto che, nel caso di elementi sospetti, è obbligatorio.
Cordialissimi saluti
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Utente
Utente
gentile dott. Brunelli, se invece si parla di asportazione tramite tecnica "Diatermocoagulazione" i risultati possono essere differenti rispetto al laser CO2? che parere ha lei su quest'altra tipologia di "bruciatura".

Grazie ancora per i suoi consulti.
Buona giornata
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Dr. Davide Brunelli Dermatologo 2.9k 84
Dal mio punto di vista il metodo esteticamente migliore è l'utilizzo del laser CO2. per questi interventi non utilizzo più il diatermocoagulatore da 15 anni...
Cordiali saluti
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