Alla c.a.della dottoressa suetti
gentile Dottoressa,
da anni ormai soffro di problemi di prurito vulvare.
alle visite sia il ginecologo sia ild ermatologo riscontrano un forte rossore.
al prurito si aggiunge anche bruciore specie nel periodo premestruale.
i tamponi vulvari per la maggior parte sono negativi.l'ultimo è positivo per candida solo vulvare,quello vaginale era negativo.
l'ultimo dermatologo che mi ha visitato pensa io abbia una forma di psoriasi senza lesioni evidenti quindi ritiene inutile fare una biopsia.
le chiedo se è possibile avere una forma di psoriasi senza lesioni evidenti , o se si possa trattare di lichens .
grazie
da anni ormai soffro di problemi di prurito vulvare.
alle visite sia il ginecologo sia ild ermatologo riscontrano un forte rossore.
al prurito si aggiunge anche bruciore specie nel periodo premestruale.
i tamponi vulvari per la maggior parte sono negativi.l'ultimo è positivo per candida solo vulvare,quello vaginale era negativo.
l'ultimo dermatologo che mi ha visitato pensa io abbia una forma di psoriasi senza lesioni evidenti quindi ritiene inutile fare una biopsia.
le chiedo se è possibile avere una forma di psoriasi senza lesioni evidenti , o se si possa trattare di lichens .
grazie
[#1]
Gentile utente,
Il prurito vulvare e' un sintomo - invalidante- che sostiene tante patologie.
La diagnosi di questo prurito deve a mio avviso essere ricercata nei casi piu' difficili con estrema selettività:
Bisogna difatti eliminare quello che in gergo chiamiamo "bias" ovvero influenze che possono alterare l'interpretazione del quadro clinico.
Tali influenze possono essere di diversa natura -banalmente infettive, iatrogene (causate dalla applicazione di medicamenti topici aspecifici) o spesso indotte dal grattamento stesso della zona.
Compito del venereologo/a e' appunto - in caso di diagnosi dubbie ovviamente - quello di approntare ogni presidio utile per allontanare ogni influenza negativa sulla diagnosi di questo fastidiosissimo sintomo per chiarirle con esattezza.
Carissimi saluti
Il prurito vulvare e' un sintomo - invalidante- che sostiene tante patologie.
La diagnosi di questo prurito deve a mio avviso essere ricercata nei casi piu' difficili con estrema selettività:
Bisogna difatti eliminare quello che in gergo chiamiamo "bias" ovvero influenze che possono alterare l'interpretazione del quadro clinico.
Tali influenze possono essere di diversa natura -banalmente infettive, iatrogene (causate dalla applicazione di medicamenti topici aspecifici) o spesso indotte dal grattamento stesso della zona.
Compito del venereologo/a e' appunto - in caso di diagnosi dubbie ovviamente - quello di approntare ogni presidio utile per allontanare ogni influenza negativa sulla diagnosi di questo fastidiosissimo sintomo per chiarirle con esattezza.
Carissimi saluti
Dr.ssa Silvia Suetti, Dermatologo e Tricologo
www.tricologa.it
Segreteria 06.90213462
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 23/02/2011.
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