La manifestazione continua dell'infezione
Salve,
sono una ragazza di 24 anni, da quasi due anni ho a che fare con la candida, e non sono ancora riuscita a debellarla,
dopo innumerevoli cure a base di ovuli, pomate (cleocin,fitostimoline), antibiotici (diflucan, intoconazolo, elazor) e lavande, ho indicato solo quelle che mi ricordo, in realtà sono di più.
Assumo da 3 la pillola Jasmin e ho sempre lo stesso partner da quando si è manifestata la malattia.
Il problema si è presentato quasi due anni fa, in cui avendo un forte prurito e perdite mi sono rivolta ad un ginecologo
che mi ha prescritto antibiotici, ovuli e lavande. Ma dopo qualche mese in cui mi passava e ritornava
regolarmente dopo qualche settimana, ho deciso di rivolgermi ad un altro ginecologo che mi ha diagnosticato anch'esso la candida ma anche una piaghetta,che a suo dire provocava la manifestazione continua dell'infezione e mi ha dato una nuova cura, dopo aver fatto l'intervento alla piaghetta speravo di aver risolto. Invece dopo un mesetto eccola che si ripresenta e siamo punto a capo. Ho fatto diversi tamponi per micr. tric. vaginali e micoplasmi e anche un Pap test che sono risultati neagativi.
Quando faccio la cura non sempre la fa anche il mio partner,che prende immunosopressori e magari lo contagio facilmente, e quando mi passa ho rapporti senza preservativo.
Inoltre ho provato a fare una dieta con cibi a scarso contenuto di zuccheri e lieviti, ma per più di una settimana non sono riuscita a sopportarla, però ho eliminato completamente caffè, bibite gassate, latte e dolci vari ne consumo in maniera molto ridotta.
Vorrei sapere un suo parere riguardo la mia situazione e se è possibile qualche consiglio, per esempio per quanto tempo non posso avere rapporti senza preservativo dopo che si è manifestata la candida.
Grazie
sono una ragazza di 24 anni, da quasi due anni ho a che fare con la candida, e non sono ancora riuscita a debellarla,
dopo innumerevoli cure a base di ovuli, pomate (cleocin,fitostimoline), antibiotici (diflucan, intoconazolo, elazor) e lavande, ho indicato solo quelle che mi ricordo, in realtà sono di più.
Assumo da 3 la pillola Jasmin e ho sempre lo stesso partner da quando si è manifestata la malattia.
Il problema si è presentato quasi due anni fa, in cui avendo un forte prurito e perdite mi sono rivolta ad un ginecologo
che mi ha prescritto antibiotici, ovuli e lavande. Ma dopo qualche mese in cui mi passava e ritornava
regolarmente dopo qualche settimana, ho deciso di rivolgermi ad un altro ginecologo che mi ha diagnosticato anch'esso la candida ma anche una piaghetta,che a suo dire provocava la manifestazione continua dell'infezione e mi ha dato una nuova cura, dopo aver fatto l'intervento alla piaghetta speravo di aver risolto. Invece dopo un mesetto eccola che si ripresenta e siamo punto a capo. Ho fatto diversi tamponi per micr. tric. vaginali e micoplasmi e anche un Pap test che sono risultati neagativi.
Quando faccio la cura non sempre la fa anche il mio partner,che prende immunosopressori e magari lo contagio facilmente, e quando mi passa ho rapporti senza preservativo.
Inoltre ho provato a fare una dieta con cibi a scarso contenuto di zuccheri e lieviti, ma per più di una settimana non sono riuscita a sopportarla, però ho eliminato completamente caffè, bibite gassate, latte e dolci vari ne consumo in maniera molto ridotta.
Vorrei sapere un suo parere riguardo la mia situazione e se è possibile qualche consiglio, per esempio per quanto tempo non posso avere rapporti senza preservativo dopo che si è manifestata la candida.
Grazie
[#1]
Gentile utente,
la condidosi recidivante è un problema che va affrontato con selettività ed attenzione: l'utilizzo di estro-progestinici, il disimmunitarismo, l'associazione con immunosoppressori sono con-cause favorenti tale manifestazione.
sarà per questo opportuno effettuare una visita dal Venereologo (lo specialista di cute e mucose genitali, magari assieme al suo partner) al fine di stabilire le eventuali associazioni e studiare acneh a livello sierologico la situazione dell'immunità cellulo-mediata.
sappia che i rapporti non protetti in pazienti affetti da candidisi (cioè la malattia della candida) trasmettono mediamente e seduta-stante, la patologia; riprenda invece, a bere le bevande gassate ed il caffè se le piacciono, così come la pizza ed il pane lievitato: la loro sospensione è un falso mito..
cari saluti.
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo e Venereologo, ROMA
Malattie Sessualmente Trasmissibili
la condidosi recidivante è un problema che va affrontato con selettività ed attenzione: l'utilizzo di estro-progestinici, il disimmunitarismo, l'associazione con immunosoppressori sono con-cause favorenti tale manifestazione.
sarà per questo opportuno effettuare una visita dal Venereologo (lo specialista di cute e mucose genitali, magari assieme al suo partner) al fine di stabilire le eventuali associazioni e studiare acneh a livello sierologico la situazione dell'immunità cellulo-mediata.
sappia che i rapporti non protetti in pazienti affetti da candidisi (cioè la malattia della candida) trasmettono mediamente e seduta-stante, la patologia; riprenda invece, a bere le bevande gassate ed il caffè se le piacciono, così come la pizza ed il pane lievitato: la loro sospensione è un falso mito..
cari saluti.
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo e Venereologo, ROMA
Malattie Sessualmente Trasmissibili
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Gentile paziente,
non posso che sottoscrivere quanto consigliatole dal collega Dr. Laino: anche io individuerei sicuramente come l'anello debole della catena la mancanza o la non totale osservanza di una vera terapia di coppia, che è invece uno dei cardini nella terapia delle MST; tenga inoltre conto che il suo partner, proprio per il fatto di assumere sostanze che danno immunodepressione, necessita di una terapia che sia protratta per qualche tempo.
Consideri inoltre che spesso nella candidosi, il partner maschile funge da sebatoio per l'infezione, comportandosi da portatore sano.
Lavori in questo senso, e in bocca al lupo
DR. Mocci
non posso che sottoscrivere quanto consigliatole dal collega Dr. Laino: anche io individuerei sicuramente come l'anello debole della catena la mancanza o la non totale osservanza di una vera terapia di coppia, che è invece uno dei cardini nella terapia delle MST; tenga inoltre conto che il suo partner, proprio per il fatto di assumere sostanze che danno immunodepressione, necessita di una terapia che sia protratta per qualche tempo.
Consideri inoltre che spesso nella candidosi, il partner maschile funge da sebatoio per l'infezione, comportandosi da portatore sano.
Lavori in questo senso, e in bocca al lupo
DR. Mocci
Luigi Mocci MD
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.5k visite dal 21/10/2007.
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