Fastidioso problema irritazione glande
Buonasera, ho 40 anni e da circa 2 mesi ho un fastidioso e persistente arrossamento del glande. Nel mese di settembre dopo che lavaggi e sciacqui giornalieri con bicarbonato non risolvevano il problema, mi sono recato da una dermatologa che dopo avermi visitato mi ha detto che si trattava di balanite aspecifica e , alla vista, non sembravano esserci diverse patologie. Siccome la mia ragazza circa un mese prima aveva avuto una leggera candidosi, piu' che per una sintomatologia evidente, ma per scrupolo mi prescriveva 2 compresse di diflucan e una crema emolliente trofo 5 pasta e trofo 5 sapone. Premetto che nella minzione non riscontravo alcun bruciore o fastidio e che, oltre all'arrossamento della punta del glande, provavo una notevole sensibilita' (quasi fastidiosa) toccando con le dita il bordo della corona del glande, specialmente da una parte. Inoltre, la pelle del glande si mostra piuttosto screpolata specie dopo un rapporto sessuale.
A questo punto mi sono recato presso il mio urologo che dopo avermi visitato, mi ha detto che secondo lui ho il frenulo corto e l'infiammazione potrebbe dipendere da questo fatto. In effetti mentre a riposo scopro il glande senza problemi, in erezione non si scopre mai da solo ma devo fare una certa fatica a scoprirlo completamente. In ogni caso, l'urologo mi ha fatto fare un tampone uretrale e una spermiocultura alla ricerca di germi comuni, micoplasma ureaplasma, clamidie e antibiogramma. I risultati hanno evidenziato Escherichia Coli > 100000ufc nello sperma e enterococco (media presenza), Klebsiella (abbondante) nel tampone. L'urologo non ha dato particolare importanza alla cosa, prescrivendomi 5 giorni di Ciproxin 500 (matt e sera) e applicazione locale di Gentalyn (sera). Finiro' la cura domani, ma il glande e' ancora arrossato e screpolato. Richiedevo il vostro parere al riguardo, in quanto , prima di sottopormi ad una Frenulectomia, mi piacerebbe risolvere il problema in maniera meno traumatica. Cosa mi consigliate di fare? aggiungo che dal manifestarsi del problema non ho piu' avuto rapporti sessuali in quanto ritornato single.
A questo punto mi sono recato presso il mio urologo che dopo avermi visitato, mi ha detto che secondo lui ho il frenulo corto e l'infiammazione potrebbe dipendere da questo fatto. In effetti mentre a riposo scopro il glande senza problemi, in erezione non si scopre mai da solo ma devo fare una certa fatica a scoprirlo completamente. In ogni caso, l'urologo mi ha fatto fare un tampone uretrale e una spermiocultura alla ricerca di germi comuni, micoplasma ureaplasma, clamidie e antibiogramma. I risultati hanno evidenziato Escherichia Coli > 100000ufc nello sperma e enterococco (media presenza), Klebsiella (abbondante) nel tampone. L'urologo non ha dato particolare importanza alla cosa, prescrivendomi 5 giorni di Ciproxin 500 (matt e sera) e applicazione locale di Gentalyn (sera). Finiro' la cura domani, ma il glande e' ancora arrossato e screpolato. Richiedevo il vostro parere al riguardo, in quanto , prima di sottopormi ad una Frenulectomia, mi piacerebbe risolvere il problema in maniera meno traumatica. Cosa mi consigliate di fare? aggiungo che dal manifestarsi del problema non ho piu' avuto rapporti sessuali in quanto ritornato single.
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Genitle Utente,
ritengo che casi come questi sono meritevoli del supporto anche telematico:
seppur in via non vincolante vista la sede telematica, raccogliendo le informazioni tratte dalla "diagnosi" del suo Dermatologo e dalla refertazione del tampone, - con tutto il rispetto del suo Urologo - che sicuramente meglio di me avrà potuto verificare l'eventuale ASSOCIAZIONE (e sottolineo associazione) con un frenulo breve - credo che il suo organo genitale - se fino a 40 anni ha convissuto felicemente assieme a Lei - debba rimanere integro così com'è.
La descrizione del suo caso difatti è compatibile non con una candidosi od una affezione specifica, ma con una balanopostite infiammatoria cronica di tipo batterico.
a differenza di quanto asserito dal Collega, personalmente possono dirle che batteri, i quali un tempo non erano relegati ad infezioni importanti (ed erano associati alle comuni frequentazioni saprofitiche della nostra mucosa e del nostro tratto gastrointestinale), a causa di anni e anni di terpie incongrue soprattutto di tipo antibiotico a largo spettro, hanno selezionato dei ceppi (altrimenti detti nosocomiali, poichè tipicamente causa di infezioni ultra-resistenti delle sedi ospedaliere) molto resistenti in grado anche di produrre infezioni con potenziale cronico.
la invio, se vorrà seguire il mio consiglio, alla sede Venereologica per chiarire tutti gli ulteriori dubbi e produrre la migliore terapia.
Cari saluti.
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Specialista Dermatologo o Venereologo,
Malattie Sessualmente Trasmissibili, ROMA
ritengo che casi come questi sono meritevoli del supporto anche telematico:
seppur in via non vincolante vista la sede telematica, raccogliendo le informazioni tratte dalla "diagnosi" del suo Dermatologo e dalla refertazione del tampone, - con tutto il rispetto del suo Urologo - che sicuramente meglio di me avrà potuto verificare l'eventuale ASSOCIAZIONE (e sottolineo associazione) con un frenulo breve - credo che il suo organo genitale - se fino a 40 anni ha convissuto felicemente assieme a Lei - debba rimanere integro così com'è.
La descrizione del suo caso difatti è compatibile non con una candidosi od una affezione specifica, ma con una balanopostite infiammatoria cronica di tipo batterico.
a differenza di quanto asserito dal Collega, personalmente possono dirle che batteri, i quali un tempo non erano relegati ad infezioni importanti (ed erano associati alle comuni frequentazioni saprofitiche della nostra mucosa e del nostro tratto gastrointestinale), a causa di anni e anni di terpie incongrue soprattutto di tipo antibiotico a largo spettro, hanno selezionato dei ceppi (altrimenti detti nosocomiali, poichè tipicamente causa di infezioni ultra-resistenti delle sedi ospedaliere) molto resistenti in grado anche di produrre infezioni con potenziale cronico.
la invio, se vorrà seguire il mio consiglio, alla sede Venereologica per chiarire tutti gli ulteriori dubbi e produrre la migliore terapia.
Cari saluti.
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Specialista Dermatologo o Venereologo,
Malattie Sessualmente Trasmissibili, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
Grazie molte Dott. Laino, adesso qui si apre un'altra problematica, quella di individuare su Firenze, un suo collega che possa seguirmi verso una rapida soluzione.
Purtroppo il mio dermatologo e' andato ormai in pensione (era quello che mi ha curato l'acne a 20 anni ;) ) e vorrei affidarmi ad un collega scrupoloso e preparato.
So che non da pubblicamente referenze di colleghi le lascio quindi un mio indirizzo email creato apposta per questa circostanza, se lei o un altro gentile collega volesse indirizzarmi verso un dermatologo/venereologo nella mia zona
wizzytest@alice.it
Cordiali saluti
Purtroppo il mio dermatologo e' andato ormai in pensione (era quello che mi ha curato l'acne a 20 anni ;) ) e vorrei affidarmi ad un collega scrupoloso e preparato.
So che non da pubblicamente referenze di colleghi le lascio quindi un mio indirizzo email creato apposta per questa circostanza, se lei o un altro gentile collega volesse indirizzarmi verso un dermatologo/venereologo nella mia zona
wizzytest@alice.it
Cordiali saluti
[#3]
Lo cerchi pure, gentile Utente, anche su questo Forum: come sa non faccio mai nomi per il rispetto della Privacy dei miei Colleghi e per non ledere i nomi non citati: posso però, più semplicemente, garantire (ci metterei la mano sul fuoco..) che chi si applica in questo sito lo fa con "scrupolo e preparazione": sono altresì convinto che lo stesso scrupolo e la stessa preparazione siano trasmessi anche durante il rapporto professionale diretto con i pazienti.
Carissimi Saluti.
Dott. LAINO, Roma
Carissimi Saluti.
Dott. LAINO, Roma
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 19.6k visite dal 19/10/2007.
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