Ustione su tatuaggio fresco
Buonasera,
circa una ventina di giorni fa ho fatto un tatuaggio all'interno dell'avambraccio.2 giorni dopo al lavoro ho infilato per pochi secondi il braccio ,scoperto e con un leggero strato di Bepanthenol, nel forno per prendere del pane.Lì per lì a parte una strana sensazione di bruciore non ho avuto grandi problemi.Durante la notte il braccio si è gonfiato, è diventato tutto rosso e si è riempito di bollicine bianche(in concomitanza della parte incremata).Il bruciore era molto forte (tale da non farmi dormire) e avevo brividi che percorrevano tutto il braccio.L'unico sollievo è stato quando il farmacista mi ha fatto un bendaggio con delle bende paraffinate e uno strato di crema antibiotica/cortisonica.Ho eseguito il bendaggio per circa 3/4 giorni, poi ho smesso notando che se la pelle respirava si arrossava meno.Ora sono passati più di 20 giorni, il tatuaggio in tutto ciò è guarito molto bene ma la pelle è leggermente più lucida, con dei brufolini rossi che vanno e vengono (e che provocano prurito), e che si arrossa e brucia ogni qualvolta lo espongo ad ambienti umidi (doccia,bagno,al lavoro in cucina).In più se tocco quella parte di pelle, fa ancora un po' male e brucia come se orticante.Volevo sapere se la pelle si rimarginerà totalmente, e quali sono le tempistiche, o se essendomi ustionata con su della crema, ho definitivamente rovinato lo strato superficiale e quindi sarò soggetta a questi continui arrossamenti e bruciori.
Grazie e arrivederci
circa una ventina di giorni fa ho fatto un tatuaggio all'interno dell'avambraccio.2 giorni dopo al lavoro ho infilato per pochi secondi il braccio ,scoperto e con un leggero strato di Bepanthenol, nel forno per prendere del pane.Lì per lì a parte una strana sensazione di bruciore non ho avuto grandi problemi.Durante la notte il braccio si è gonfiato, è diventato tutto rosso e si è riempito di bollicine bianche(in concomitanza della parte incremata).Il bruciore era molto forte (tale da non farmi dormire) e avevo brividi che percorrevano tutto il braccio.L'unico sollievo è stato quando il farmacista mi ha fatto un bendaggio con delle bende paraffinate e uno strato di crema antibiotica/cortisonica.Ho eseguito il bendaggio per circa 3/4 giorni, poi ho smesso notando che se la pelle respirava si arrossava meno.Ora sono passati più di 20 giorni, il tatuaggio in tutto ciò è guarito molto bene ma la pelle è leggermente più lucida, con dei brufolini rossi che vanno e vengono (e che provocano prurito), e che si arrossa e brucia ogni qualvolta lo espongo ad ambienti umidi (doccia,bagno,al lavoro in cucina).In più se tocco quella parte di pelle, fa ancora un po' male e brucia come se orticante.Volevo sapere se la pelle si rimarginerà totalmente, e quali sono le tempistiche, o se essendomi ustionata con su della crema, ho definitivamente rovinato lo strato superficiale e quindi sarò soggetta a questi continui arrossamenti e bruciori.
Grazie e arrivederci
[#1]
Gent.le pz
nella ipotesi di una dermatite allergica da contatto, la strada maestra da percorrere sarebbe :visita dermatologica -valutazione-test epicutanei-diagnosi-terapia.
Non mi sembra compatibile con quanto riferito invece l'ipotesi di una azione lesiva del mezzo fisico (il calore) per azione diretta.
Cordialità
nella ipotesi di una dermatite allergica da contatto, la strada maestra da percorrere sarebbe :visita dermatologica -valutazione-test epicutanei-diagnosi-terapia.
Non mi sembra compatibile con quanto riferito invece l'ipotesi di una azione lesiva del mezzo fisico (il calore) per azione diretta.
Cordialità
Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)
[#2]
Ex utente
Chiunque ha visto il mio braccio (farmacisti e medico di base) ha detto che si trattava di un ustione.
Questo perchè i sintomi erano quelli appunto di un'ustione (braccio gonfio e molto caldo, bruciore ma nessun prurito, bolle bianche e brividi lungo tutto il braccio).
In più ricordo che tempo fa, prima di una lampada misi della crema Nivea sul viso, e mi bruciai (quindi il fattore calore e il Bepanthenol sul braccio dovrebbero aver influito).
Ho totalmente scartato l'ipotesi dermatite allergica perchè sono piena di tatuaggi, sono sempre andata dallo stesso tatuatore che ha sempre usato gli stessi inchiostri e attrezzi e non ho mai avuto problemi di questo tipo.
Poi ricordo bene la sensazione di bruciore una volta tolto il braccio dal forno...quindi ho ricollegato tutto a quello!
Questo perchè i sintomi erano quelli appunto di un'ustione (braccio gonfio e molto caldo, bruciore ma nessun prurito, bolle bianche e brividi lungo tutto il braccio).
In più ricordo che tempo fa, prima di una lampada misi della crema Nivea sul viso, e mi bruciai (quindi il fattore calore e il Bepanthenol sul braccio dovrebbero aver influito).
Ho totalmente scartato l'ipotesi dermatite allergica perchè sono piena di tatuaggi, sono sempre andata dallo stesso tatuatore che ha sempre usato gli stessi inchiostri e attrezzi e non ho mai avuto problemi di questo tipo.
Poi ricordo bene la sensazione di bruciore una volta tolto il braccio dal forno...quindi ho ricollegato tutto a quello!
[#3]
Veramente il riferimento era alla reazione allergica alla crema, magari mediata o scatenata dal calore. Ricordo che essendo un forno domestico, che potrà essere anche a 250 -300 gradi , ma di calore secco, una esposizione di pochi secondi non è in grado di trasferire sufficente calore al tessuto. E ovviamente anche alla crema.
Naturalmente si tratta di una legge della fisica; la ustione propriamente detta deve essere mediata da un agente fisico che trasferisce una energia tale da creare un insulto a livello tissutale. Cioè joule per cm quadrato. Chiaramente nella ipotesi che i secondi non siano stati così pochi, ma che vi sia stata una esposizione più lunga , tale da riscaldare massimamete la parte liquida della crema, certamente si potrebbe ipotizzare che questo surriscaldamento massiccio sia la causa della successiva ustione .
Bisognerebbe vedere per valutare.
Esiste comunque la possibilità di dermatiti indotte con meccanismo irritativo o allergico; a mio parere potrebbe valere la pena di far valutare la dermatite ad un dermatologo (medico specialista della pelle, idoneo alla valutazione della obiettività cutanea) , se la cosa viene ritenuta di una certa importanza. certamente senza nulla togliere al farmacista , che non essendo medico NON può effettuare alcuna diagnosi, nè tantomeno al collega medico di base.
Senz'altro necessita di un a visita reale per dire qualunque cosa di più che non siano mere ipotesi del tutto generiche.
Confidando di essere stato più chiaro e comprensibile , la saluto
Naturalmente si tratta di una legge della fisica; la ustione propriamente detta deve essere mediata da un agente fisico che trasferisce una energia tale da creare un insulto a livello tissutale. Cioè joule per cm quadrato. Chiaramente nella ipotesi che i secondi non siano stati così pochi, ma che vi sia stata una esposizione più lunga , tale da riscaldare massimamete la parte liquida della crema, certamente si potrebbe ipotizzare che questo surriscaldamento massiccio sia la causa della successiva ustione .
Bisognerebbe vedere per valutare.
Esiste comunque la possibilità di dermatiti indotte con meccanismo irritativo o allergico; a mio parere potrebbe valere la pena di far valutare la dermatite ad un dermatologo (medico specialista della pelle, idoneo alla valutazione della obiettività cutanea) , se la cosa viene ritenuta di una certa importanza. certamente senza nulla togliere al farmacista , che non essendo medico NON può effettuare alcuna diagnosi, nè tantomeno al collega medico di base.
Senz'altro necessita di un a visita reale per dire qualunque cosa di più che non siano mere ipotesi del tutto generiche.
Confidando di essere stato più chiaro e comprensibile , la saluto
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 16.2k visite dal 16/02/2011.
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Approfondimento su Dermatite
La dermatite è un'infiammazione della pelle dovuta a varie cause (per esempio atopica, allergica o da contatto), con sintomi comuni come prurito e arrossamento.