Circoncisione e cheloidi
Buongiorno,
In seguito a una rottura parziale del frenulo e balanopostite (da E. coli o S. faecalis in base a spermiocoltura) ho subito una perdita di elasticità del frenulo medesimo e del prepuzio, con la formazione di una specie di anello poco elastico che mi consente la retrazione ma mi dà fastidio in erezione, specie durante l'eiaculazione. Inoltre mi si è manifestata eiaculazione precoce e in seguito difficoltà a mantenere la massima turgidità dell'erezione (credo in relazione al fastidio da "restringimento").
Dopo aver curato una prostatite esito dell'infezione questi sintomi si sono un pò attenuati ma non del tutto scomparsi, e l'urologo-andrologo mi ha consigliato una circoncisione.
La mia domanda è se è possibile far recuperare elasticità al prepuzio evitando l'intervento.
Questo perchè negli altri 2 interventi che ho subito ho sviluppato cheloidi (escissione di un neo alla base del collo, e addirittura dopo un'infiltrazione al cortisone per una cisti ossea, quindi un buchetto di 4 mm di diametro).
Non mi danno particolarmente fastidio ne da un punto di vista funzionale ne estetico, ma se si formasse nel solco balanoprepuziale non sarebbe certamente il massimo. Che mi potete dire a riguardo? Probabilità che avvenga? è possibile che eliminato l'anello che stringe mi si formi un cheloide che stringe ancora di più?
Vi ringrazio anticipatamente.
In seguito a una rottura parziale del frenulo e balanopostite (da E. coli o S. faecalis in base a spermiocoltura) ho subito una perdita di elasticità del frenulo medesimo e del prepuzio, con la formazione di una specie di anello poco elastico che mi consente la retrazione ma mi dà fastidio in erezione, specie durante l'eiaculazione. Inoltre mi si è manifestata eiaculazione precoce e in seguito difficoltà a mantenere la massima turgidità dell'erezione (credo in relazione al fastidio da "restringimento").
Dopo aver curato una prostatite esito dell'infezione questi sintomi si sono un pò attenuati ma non del tutto scomparsi, e l'urologo-andrologo mi ha consigliato una circoncisione.
La mia domanda è se è possibile far recuperare elasticità al prepuzio evitando l'intervento.
Questo perchè negli altri 2 interventi che ho subito ho sviluppato cheloidi (escissione di un neo alla base del collo, e addirittura dopo un'infiltrazione al cortisone per una cisti ossea, quindi un buchetto di 4 mm di diametro).
Non mi danno particolarmente fastidio ne da un punto di vista funzionale ne estetico, ma se si formasse nel solco balanoprepuziale non sarebbe certamente il massimo. Che mi potete dire a riguardo? Probabilità che avvenga? è possibile che eliminato l'anello che stringe mi si formi un cheloide che stringe ancora di più?
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile utente
Le consiglio anzitutto una visita dermatologica per escludere fra le diverse ipotesi, quella di un lichen sclerosus - situazione che deve essere sempre esclusa in occasione di restringimenti del prepuzio o anelli piu' ristretti a livello dello stesso prepuzio.
Prima la diagnosi precisa poi le terapie, ben sapendo che gli approcci clinici prima che chirurgici sono sempre auspicabili.
Cari saluti
Le consiglio anzitutto una visita dermatologica per escludere fra le diverse ipotesi, quella di un lichen sclerosus - situazione che deve essere sempre esclusa in occasione di restringimenti del prepuzio o anelli piu' ristretti a livello dello stesso prepuzio.
Prima la diagnosi precisa poi le terapie, ben sapendo che gli approcci clinici prima che chirurgici sono sempre auspicabili.
Cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Ex utente
Ringrazio per la rapidissima risposta.
La balanopostite iniziale si è manifestata 3 o 4 giorni dopo il rapporto. Consisteva in intenso eritema del prepuzio, con successiva desquamazione di piccole squame poligonali di 2-3mm di diametro, accompagnata da prurito e notevole perdita di elasticità che non impediva la retrazione. Queste due fasi si sono ripetute 2 o 3 volte. Come esito è rimasto il restringimento di solo una parte del prepuzio.
Mi era già successa la medesima cosa qualche anno fa, in seguito a parziale rottura del frenulo nel medesimo punto, senza esiti pur in assenza di terapia.
La mucosa mi sembra di aspetto normale (a parte il problema del restringimento).
Può essere compatibile con un quadro di lichen? Per il rischio di cheloidi che mi può dire?
Cordiali saluti
La balanopostite iniziale si è manifestata 3 o 4 giorni dopo il rapporto. Consisteva in intenso eritema del prepuzio, con successiva desquamazione di piccole squame poligonali di 2-3mm di diametro, accompagnata da prurito e notevole perdita di elasticità che non impediva la retrazione. Queste due fasi si sono ripetute 2 o 3 volte. Come esito è rimasto il restringimento di solo una parte del prepuzio.
Mi era già successa la medesima cosa qualche anno fa, in seguito a parziale rottura del frenulo nel medesimo punto, senza esiti pur in assenza di terapia.
La mucosa mi sembra di aspetto normale (a parte il problema del restringimento).
Può essere compatibile con un quadro di lichen? Per il rischio di cheloidi che mi può dire?
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.4k visite dal 09/02/2011.
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