Granuloma da iniezione
Buongiorno,
premetto che, in seguito a diagnosi di sclerosi multipla, dal 1997 effettuo iniezioni sottocutanee di interferone a giorni alterni.
Una decina di giorni fa, su una coscia in corrispondenza di una delle mie zone di iniezione preferite, si è formato un rigonfiamento rosso vivo, duro e molto doloroso. In seguito ad indagine ecografica mi è stato diagnosticato un granuloma da corpo estraneo (ossia l'interferone) infiammato. Sono stati rilevati numerosi altri granulomi sottopelle che per fortuna non mi danno particolare fastidio. Niente necrosi nè ascessi.
Dopo una settimana di Gentalyn Beta ed un discreto miglioramento della sintomatologia sono pronta ad iniziare una cura che tenda a prevenire la formazione di tali granulomi. I medici che mi hanno valutato in questi giorni (neurologo, ecografista, medico di PS) mi hanno confuso un pochino le idee. Mi è stato detto di applicare gel all'arnica, oppure di fare impacchi caldo umidi, oppure impacchi con sale o camomilla. Io vorrei trattare in modo continuativo tutte le zone che utilizzo per le iniezioni in modo da agevolare l'assorbimento dell'interferone ed evitare infiammazioni (o peggio).
Chiedo gentilmente di sapere se posso procedere con qualcosa di quanto mi è stato consigliato oppure se c'è un qualche altro sistema per aiutare a drenare il sottocute e liberarlo dai vecchi granulomi.
In attesa di leggervi saluto cordialmente
premetto che, in seguito a diagnosi di sclerosi multipla, dal 1997 effettuo iniezioni sottocutanee di interferone a giorni alterni.
Una decina di giorni fa, su una coscia in corrispondenza di una delle mie zone di iniezione preferite, si è formato un rigonfiamento rosso vivo, duro e molto doloroso. In seguito ad indagine ecografica mi è stato diagnosticato un granuloma da corpo estraneo (ossia l'interferone) infiammato. Sono stati rilevati numerosi altri granulomi sottopelle che per fortuna non mi danno particolare fastidio. Niente necrosi nè ascessi.
Dopo una settimana di Gentalyn Beta ed un discreto miglioramento della sintomatologia sono pronta ad iniziare una cura che tenda a prevenire la formazione di tali granulomi. I medici che mi hanno valutato in questi giorni (neurologo, ecografista, medico di PS) mi hanno confuso un pochino le idee. Mi è stato detto di applicare gel all'arnica, oppure di fare impacchi caldo umidi, oppure impacchi con sale o camomilla. Io vorrei trattare in modo continuativo tutte le zone che utilizzo per le iniezioni in modo da agevolare l'assorbimento dell'interferone ed evitare infiammazioni (o peggio).
Chiedo gentilmente di sapere se posso procedere con qualcosa di quanto mi è stato consigliato oppure se c'è un qualche altro sistema per aiutare a drenare il sottocute e liberarlo dai vecchi granulomi.
In attesa di leggervi saluto cordialmente
[#1]
Gent.le pz
il problema , legato a tutte le pratiche iniettive , e in particolare per sostanze con caratteristiche particolari di fluidità, va affrontato in prevenzione tramite la giusta tecnica iniettiva, e , una volta presentatosi , di regola va trattato con impacchi caldo umidi di soluzione fisiologica.
Ovviamente a meno che non vi sia una importante flogosi o addirittura infezione , cosa che richiederebbe pomate ad azione farmacologica (cortisonici e/o antibiotici).
Cordialitàè
il problema , legato a tutte le pratiche iniettive , e in particolare per sostanze con caratteristiche particolari di fluidità, va affrontato in prevenzione tramite la giusta tecnica iniettiva, e , una volta presentatosi , di regola va trattato con impacchi caldo umidi di soluzione fisiologica.
Ovviamente a meno che non vi sia una importante flogosi o addirittura infezione , cosa che richiederebbe pomate ad azione farmacologica (cortisonici e/o antibiotici).
Cordialitàè
Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)
[#2]
Utente
Buongiorno, grazie mille per la celere risposta.
Sembra che molto lentamente il problema si stia risolvendo ma ho un dubbio sull'applicazione degli impacchi caldo umidi: io applico un panno tiepido sulla parte e sopra appoggio una borsa dell'acqua calda per cira 10 minuti una volta a settimana.
Nessuno, nemmeno il farmacista è stato in grado di dirmi se la tecnica è giusta. Mi è anche stato suggerito di mettere del sale nell'acqua.... sono un po' confusa, come devo procedere per essere certa di non fare un lavoro inutile e/o dannoso?
Grazie in anticipo per la risposta.
Sembra che molto lentamente il problema si stia risolvendo ma ho un dubbio sull'applicazione degli impacchi caldo umidi: io applico un panno tiepido sulla parte e sopra appoggio una borsa dell'acqua calda per cira 10 minuti una volta a settimana.
Nessuno, nemmeno il farmacista è stato in grado di dirmi se la tecnica è giusta. Mi è anche stato suggerito di mettere del sale nell'acqua.... sono un po' confusa, come devo procedere per essere certa di non fare un lavoro inutile e/o dannoso?
Grazie in anticipo per la risposta.
[#3]
Può usare la soluzione fisiologica, o in alternativa far bollire l'acqua normale, leggermente salata, e farla poi raffreddare . In ogni caso deve ottenere una soluzione legg.salina , calda.
La mette in un recipiente, immerge la garza, la ritira, la strizza un pò e poi la applica finchè non perde calore.
Poi ripete più volte.
Cordialità
La mette in un recipiente, immerge la garza, la ritira, la strizza un pò e poi la applica finchè non perde calore.
Poi ripete più volte.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 33.1k visite dal 29/01/2011.
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