Visita venerologica
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Gentile Utente,
siamo un pò fuori strada.. le spiego brevemente:
La visita Venereologica non è - al pari di tutte le altre visite Mediche - un interrogatorio di terzo grado.
La Visita Venereologica è una visita specialistica medica, durante la quale, deve essere naturalmente effettuata:
1) la raccolta dei dati anamnestici finalizzati solo e soltanto alla presunzione di patologia che il paziente sottopone al proprio medico
2) l'esame obbiettivo del paziente
3) eventuali percorsi diagnostici aggiuntivi effettuabili in sede (tamponi, luce di wood et cetera) o in seconda battuta (analisi sierologiche et cetera)
4) la prescrizione della terapia e dei controlli successivi
Tutto questo, non è un rigido schema fra 2 perfetti sconosciuti, od uno sterile dialogo dietro un vetro fra impiegato comunale e povero cittadino in fila da 2 ore.
La visita Medica è qualcosa di molto diverso. Di sostanzialmente diverso.
In essa debbono confrontarsi 2 individui che nella loro eguaglianza o nella loro differenza di stile di vita, di cultura, di scelte, di esperienze, vivono sotto lo stesso cielo e condividono assieme questo tratto di esistenza le gioie, l'infelicità ed i problemi e le paure che tutti - chi più chi meno ed in diversi momenti della nostra esistenza - possono affacciarsi.
Il senso delle sue parole, gentile utente, tradisce appunto questo timore: il timore di essere incasellato in un clichè predisposto. Tutto questo non esite in un rapporto Medico-Paziente.
se così non fosse, gentile amico, cambierei oggi stesso mestiere.
abbia fiducia nel suo Medico e se non ne ha uno si confidi con chi crede possa orientarla e consigliarla al meglio per la scelta.
carissimi saluti.
DOTT. LUIGI LAINO
SPECIALISTA DERMATOLOGO E VENEREOLOGO, ROMA
siamo un pò fuori strada.. le spiego brevemente:
La visita Venereologica non è - al pari di tutte le altre visite Mediche - un interrogatorio di terzo grado.
La Visita Venereologica è una visita specialistica medica, durante la quale, deve essere naturalmente effettuata:
1) la raccolta dei dati anamnestici finalizzati solo e soltanto alla presunzione di patologia che il paziente sottopone al proprio medico
2) l'esame obbiettivo del paziente
3) eventuali percorsi diagnostici aggiuntivi effettuabili in sede (tamponi, luce di wood et cetera) o in seconda battuta (analisi sierologiche et cetera)
4) la prescrizione della terapia e dei controlli successivi
Tutto questo, non è un rigido schema fra 2 perfetti sconosciuti, od uno sterile dialogo dietro un vetro fra impiegato comunale e povero cittadino in fila da 2 ore.
La visita Medica è qualcosa di molto diverso. Di sostanzialmente diverso.
In essa debbono confrontarsi 2 individui che nella loro eguaglianza o nella loro differenza di stile di vita, di cultura, di scelte, di esperienze, vivono sotto lo stesso cielo e condividono assieme questo tratto di esistenza le gioie, l'infelicità ed i problemi e le paure che tutti - chi più chi meno ed in diversi momenti della nostra esistenza - possono affacciarsi.
Il senso delle sue parole, gentile utente, tradisce appunto questo timore: il timore di essere incasellato in un clichè predisposto. Tutto questo non esite in un rapporto Medico-Paziente.
se così non fosse, gentile amico, cambierei oggi stesso mestiere.
abbia fiducia nel suo Medico e se non ne ha uno si confidi con chi crede possa orientarla e consigliarla al meglio per la scelta.
carissimi saluti.
DOTT. LUIGI LAINO
SPECIALISTA DERMATOLOGO E VENEREOLOGO, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.7k visite dal 28/09/2007.
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