Anche se non completamente scomparso
Salve, sin dall'età di 17 anni ho sofferto di acne e dopo diverse cure prescritte dal mio dermatologo adesso questo problema è molto migliorato, anche se non completamente scomparso. sta di fatto che mi ha lasciato sul la pelle molte cicatrici, alcune anche abbastanza profonde.
Quale potrebbe essere la cura giusta per il mio caso, ed eventulmente potreste consigliarmi uno specialista di Roma a cui potrei rivolgermi?
Grazie. Distinti Saluti
Quale potrebbe essere la cura giusta per il mio caso, ed eventulmente potreste consigliarmi uno specialista di Roma a cui potrei rivolgermi?
Grazie. Distinti Saluti
[#1]
Gentile utente,
la cura dell'acne deve essere impostata dal dermatologo e solo dopo che si sia raggiunta una fase di stabilizzazione si può pensare a trattamenti miglorativi medici o chirurgici (dermoabrasione).
saluti
dott. Claudio Bernardi
Chirurgia plastica
www.claudiobernardi.it
la cura dell'acne deve essere impostata dal dermatologo e solo dopo che si sia raggiunta una fase di stabilizzazione si può pensare a trattamenti miglorativi medici o chirurgici (dermoabrasione).
saluti
dott. Claudio Bernardi
Chirurgia plastica
www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
[#2]
Gentile utente,
Le inoltro, per massima utilità, una delle mie ultime risposte ad un consulto sovrapponibile al suo:
"rapidi e spero chiari consigli per la sua utilità e per gli utenti che ci leggono, a prescindere dal caso in oggetto e sempre in materia di DERMATOCHIRURGIA E TERAPIA DERMATOLOGICA LASER con lo specifcio tema ACNE ed ESITI CICATRIZIALI:
1) diffidare sempre di chiunque prospetti "terapie miracolose" e "senza effetti collaterali o indesiderati" : nè l'una, nè l'altra cosa sono possibili su questa terra..
2) affidarsi a personale medico specialistico di chiara e documentata professionalità oltre che di documentata esperienza e formazione.
3) prima di ogni atto strumentale clinico di questo genere è necessaria la firma del CONSENSO INFORMATO : a tutela del Medico e del Paziente.
4) in materia di LASER: ogni laser ha il suo TARGET (bersaglio) e la sua indicazione specifica: grossolanamente è possibile suddividere tali fonti di luce in ablativi (più superficiali) e non ablativi (agenti più profondamente nelle assisi inferiori della cute): questi ultimi possono agire in maniera "intelligente" ovvero interagendo selettivaemente con molecole specifiche (i cosiddetti "cromofori": es. pigmento scuro, pigmento rosso et cetera) oppure arrivando selettivamente in un livello della cute prestabilito (es. 6 micron di profondità) ove per convenzione si conosce siano presenti le strutture interessate (esempio :vasi superficiali per problematiche vascolari, follicolo pilosebaceo per l'epilazione)
5) in materia di ACNE ed ESITI CICATRIZIALI ACNEICI: l'acne è una affezione del follicolo pilo-sebaceo, situato nel derma reticolare-profondo della cute; le cicatrici acneiche (suddivise mediante una vera e propria classificazione in base alla tipologia e gravità) sono processi ancor più profondi: pertanto:
ogni terapia che agisca "suerficialmente" come "peelings" e "laser ablativi" (tra cui il CO2 ULTRAPULSATO) ha lo scopo di "livellare" le assisi superficiali dell'epidermide, tentando una stimolazione dall'esterno, ma non di agire a livello del danno (e della eventuale perdita di sostanza che è causa della depressione cicatriziale): questo sempre, anche se ai "non addetti ai lavori" la cicatrice acneica sembra un processo molto superficiale.
Le indicazioni per questo tipo di laser (CO2- ERBIUM) sono soprattutto per le grandi cicatrici post-acneiche (Boxcar ad esempio)
Gli inconvenienti più classici di queste terapie ablative superficiali sono comunque riferibili ad ulteriori (e potenziali) esiti cicatriziali temporanei o più stabili (anche le iper-ipopigmentazioni post-laser sono esiti di questo genere):
questo poichè nello strato superficiale della cute (epidermide - ultimo strato basale per la precisione) albergano le cellule della pigmentazione naturale della pelle, i cosiddetti MELANOCITI: lo stimolo meccanico su di loro mediante terapie che arrivano ad intaccare lo strato basale può iperattivare o eliminare questa loro natuarle funzione, esprimendo clinicamente la DISCROMIA (esito indesiderato)
Pertanto, il personale consiglio pratico:
Da dermatologo che si occupa di Acne e suoi ESITI, preferisco, (soprattutto nelle piccole cicatrici, quelle poco depresse e quelle ipercromiche) pur avendo a disposizione il CO2 (che utilizzo con successo per altre situazioni) utilizzare per questa problematica la LUCE PULSATA IPL CON MANIPOLI SPECIFICI PER ACNE: la quale è in grado di "saltare" la porzione superficiale della cute e di andare direttamente nelle assisi più profonde, creando un bio-stimolo dermico e rimaneggiando le cellule e le sostanze deputate alla "ricostruzione" della sostanza mancante (fibroblasti, fibre elastiche e collagene).
in alternativa ed in associazione, in alcuni casi e nei pazienti selezionati, possiamo associare il LASER AD ERBIUM per ottenere quel risultato di livellamento esterno, che però anche per mia esperienza non lascia massimamente soddisfatti (questo in media, ma esistono casi molto più fortunati) nè l'operatore nè il paziente.
Esistono tuttavia altri rimedi per trattare gli esiti post-cicatriziali: alcuni di loro sono riferibili alla bio-stimolazione con sostanze affini alla pelle, infiltrazioni con acido ialauronico (NASHA naturalmente) radiofrequenza ed altre tecniche innovative di dermatologia fisica".
carissimi saluti
DOTT. LUIGI LAINO
RICERCATORE DERMATOLOGO E VENEREOLOGO, ROMA
Le inoltro, per massima utilità, una delle mie ultime risposte ad un consulto sovrapponibile al suo:
"rapidi e spero chiari consigli per la sua utilità e per gli utenti che ci leggono, a prescindere dal caso in oggetto e sempre in materia di DERMATOCHIRURGIA E TERAPIA DERMATOLOGICA LASER con lo specifcio tema ACNE ed ESITI CICATRIZIALI:
1) diffidare sempre di chiunque prospetti "terapie miracolose" e "senza effetti collaterali o indesiderati" : nè l'una, nè l'altra cosa sono possibili su questa terra..
2) affidarsi a personale medico specialistico di chiara e documentata professionalità oltre che di documentata esperienza e formazione.
3) prima di ogni atto strumentale clinico di questo genere è necessaria la firma del CONSENSO INFORMATO : a tutela del Medico e del Paziente.
4) in materia di LASER: ogni laser ha il suo TARGET (bersaglio) e la sua indicazione specifica: grossolanamente è possibile suddividere tali fonti di luce in ablativi (più superficiali) e non ablativi (agenti più profondamente nelle assisi inferiori della cute): questi ultimi possono agire in maniera "intelligente" ovvero interagendo selettivaemente con molecole specifiche (i cosiddetti "cromofori": es. pigmento scuro, pigmento rosso et cetera) oppure arrivando selettivamente in un livello della cute prestabilito (es. 6 micron di profondità) ove per convenzione si conosce siano presenti le strutture interessate (esempio :vasi superficiali per problematiche vascolari, follicolo pilosebaceo per l'epilazione)
5) in materia di ACNE ed ESITI CICATRIZIALI ACNEICI: l'acne è una affezione del follicolo pilo-sebaceo, situato nel derma reticolare-profondo della cute; le cicatrici acneiche (suddivise mediante una vera e propria classificazione in base alla tipologia e gravità) sono processi ancor più profondi: pertanto:
ogni terapia che agisca "suerficialmente" come "peelings" e "laser ablativi" (tra cui il CO2 ULTRAPULSATO) ha lo scopo di "livellare" le assisi superficiali dell'epidermide, tentando una stimolazione dall'esterno, ma non di agire a livello del danno (e della eventuale perdita di sostanza che è causa della depressione cicatriziale): questo sempre, anche se ai "non addetti ai lavori" la cicatrice acneica sembra un processo molto superficiale.
Le indicazioni per questo tipo di laser (CO2- ERBIUM) sono soprattutto per le grandi cicatrici post-acneiche (Boxcar ad esempio)
Gli inconvenienti più classici di queste terapie ablative superficiali sono comunque riferibili ad ulteriori (e potenziali) esiti cicatriziali temporanei o più stabili (anche le iper-ipopigmentazioni post-laser sono esiti di questo genere):
questo poichè nello strato superficiale della cute (epidermide - ultimo strato basale per la precisione) albergano le cellule della pigmentazione naturale della pelle, i cosiddetti MELANOCITI: lo stimolo meccanico su di loro mediante terapie che arrivano ad intaccare lo strato basale può iperattivare o eliminare questa loro natuarle funzione, esprimendo clinicamente la DISCROMIA (esito indesiderato)
Pertanto, il personale consiglio pratico:
Da dermatologo che si occupa di Acne e suoi ESITI, preferisco, (soprattutto nelle piccole cicatrici, quelle poco depresse e quelle ipercromiche) pur avendo a disposizione il CO2 (che utilizzo con successo per altre situazioni) utilizzare per questa problematica la LUCE PULSATA IPL CON MANIPOLI SPECIFICI PER ACNE: la quale è in grado di "saltare" la porzione superficiale della cute e di andare direttamente nelle assisi più profonde, creando un bio-stimolo dermico e rimaneggiando le cellule e le sostanze deputate alla "ricostruzione" della sostanza mancante (fibroblasti, fibre elastiche e collagene).
in alternativa ed in associazione, in alcuni casi e nei pazienti selezionati, possiamo associare il LASER AD ERBIUM per ottenere quel risultato di livellamento esterno, che però anche per mia esperienza non lascia massimamente soddisfatti (questo in media, ma esistono casi molto più fortunati) nè l'operatore nè il paziente.
Esistono tuttavia altri rimedi per trattare gli esiti post-cicatriziali: alcuni di loro sono riferibili alla bio-stimolazione con sostanze affini alla pelle, infiltrazioni con acido ialauronico (NASHA naturalmente) radiofrequenza ed altre tecniche innovative di dermatologia fisica".
carissimi saluti
DOTT. LUIGI LAINO
RICERCATORE DERMATOLOGO E VENEREOLOGO, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.8k visite dal 24/09/2007.
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