Escherichia coli - glande

Gentili Dottori,
è da ormai 3 mesi che soffro di un frequente prurito sul glande, accompagnato spesso a formazione di sostanza biancastra sullo stesso. Ho anche notato che devo andare in bagno ad urinare molto più frequentemente. Nonostante questo non provo dolore durante la minzione e i rapporti sessuali. Altro sintomo comparso nell'ultimo mese è un dolore leggero e sporadico, nella parte bassa dello scroto e nella zona intorno al perineo e all'ano.
Sono stato dal dermatologo, che mi ha prescritto di fare un tampone prepuziale per candida e germi comuni. Da questo è risultato che c'è stato uno "sviluppo di numerose colonie di escherichia coli".
Sono tornato dal dermatologo che mi ha detto che è un batterio normalmente riscontrabile sul glande e non mi ha dato alcuna cura antibiotica. Mi ha solo prescritto il lavaggio con Betadine sapone, che però non ha dato alcun risultato positivo. A questo punto inizio ad essere un po' scettico riguardo la cura prescritta.
Le cose che vorrei chiedervi sono le seguenti:
1- I sintomi descritti sono tutti riconducibili ad escherichia coli?
2- Sarebbe consigliabile effettuare altri esami, come ad esempio un tampone uretrale o un'analisi delle urine o un'ecografia vescico-prostatica e scrotale per escludere altri germi ed eventuali altri complicanze?
3- Devo trattare l'escherichia coli con una cura antibiotica?

Grazie dell'attenzione.

Cordiali saluti.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Gentile utente sebbene i sintomi di una presunta balanopostite batterica non sembrino completamente riconducibili a ciò che scrive, sappia che di e. Coli ce ne sono di tanti tipi: da quelle banali e appartenenti a normale flora saprofitica a quelle resistenti a tutto anche ai fluorohinolonicindi ultima generazione.

Si aggiorni meglio con il suo dermatologo sulla scorta di quanto dettole.

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
Utente
Utente
Prima di tutto grazie per la risposta.
Visto che i sintomi non sembrano essere riconducibili ad e.Coli, quali sono le ulteriori analisi che si potrebbero fare per comprendere meglio di cosa si tratta o per confermare la diagnosi?
E c'è un modo per sapere di che tipo di e.coli si tratta visto che il risultato dell'analisi non ne parla?
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Quando e' necessario un tampone io consiglio sempre di farlo fare da noi venereologi:
1. La scelta della zona
2. La modalità di prelievo
3. La semina su terreni specifici in base al caso clinico
4. La scelta di fare - sempre - un antibiogramma ed un antimicogramma

Sono a mio avviso sempre specialistiche : ormai non credo che si possa ricomporre ciò che e'stato fatto; per questo raccomando la visita dermato venereologica

Saluti
[#4]
Utente
Utente
Gentile Dottore,

la zona del prelievo col tampone mi è stata prescritta da un dermatologo (glande - solco balano prepuziale) e il prelievo stesso non l'ho fatto io ma è stato un dottore del centro a cui mi sono rivolto a farlo. Inoltre sul referto è presente l'antibiogramma.
Se sulla modalità del prelievo e sull'antibiogramma non ho dubbi, i dubbi mi vengono riguardo l'operato del dermatologo su due punti:
1- Perchè non prescrivermi anche tampone uretrale?
2- Perchè non seguire l'antibiogramma e, dopo i risultati del tampone, prescrivermi una cura antibiotica?
Cosa ne pensa a riguardo?

La ringrazio nuovamente.

Cordiali saluti
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Mi fa domande alle quali non posso rispondere, non stando nella testa dei miei colleghi!

Saluti carissimi