Androgenetica
Salve, sono un ragazzo di 33 anni. Ho sempre portato i capelli lunghi (oltre le spalle) da quando avevo 18 anni. I capelli per me rappresentano una parte essenziale del mio corpo, come le mani o i piedi e ci tengo molto;mio padre ha 63 anni ed e' diradato nella parte anteriore benche' conservi una chioma bianca che per la sua eta' dovrebbe essere folta, mio nonno materno ha avuto una folta chioma fino a 40 anni ora ne ha 80 e non ne ha quasi piu', zii paterni e materni tutti con i capelli.
Nel 2007 un mio amico mi fece notare come la riga centrale risultasse un po' allargata rispetto alla norma; all' inizio pensavo che quella riga fosse sempre stata cosi' ma notai anche, da alcune foto di qualche anno prima, che anche il frontale (tempie in particolare) iniziavano ad essere meno folte.Decisi di recarmi presso un dermatologo il dott. Gigli, che a detta di molti e' un valido esperto in tricologia, il quale mi disse che avevo una androgenetica lieve e mi prescrisse finasteride e minox 3% con anti androgeni. Da allora ad oggi sono passati 3 anni ma noto che la riga centrale rimane, all' incirca, della stessa dimensione,le tempie sono leggermente diminuite e con i capelli bagnati noto un generale diradamento contro un colore cmq piu' scuro dei capelli. Preciso che in questi tre anni ho solo preso finasteride, in quanto il minox mi ungeva troppo i capelli.
Le domande sono queste:
- Gia' dal 2007 notavo che tirando su una ciocca di capelli, controluce, vedevo e vedo ancora tanti capelli che hanno lunghezze diverse.(alcuni arrivano dopo le spalle, altri un po' prima ed altri ancora piu'corti) e la parte incriminata e' quella attorno alla riga centrale (parte posteriore compresa).Gigli mi disse che questo fatto non era imputabile all' androgenetica ma ad uno stress chimico-fisico...(mai fatto trattamenti particolari);pero' leggo che l' androgenetica produce effettivamente capelli piu' corti perche' si riduce la fase anagen.
Potreste spiegarmi da cosa e' dovuto questo fenomeno?
-finasteride e' DAVVERO un valido aiuto in questa patologia?
-Ogni quanto tempo avviene lo step successivo di peggioramento(ogni 4 anni?)?
Sperando in una vostra cortese risposta, e sperando di non rimanere calvo, porgo distinti saluti.
Nel 2007 un mio amico mi fece notare come la riga centrale risultasse un po' allargata rispetto alla norma; all' inizio pensavo che quella riga fosse sempre stata cosi' ma notai anche, da alcune foto di qualche anno prima, che anche il frontale (tempie in particolare) iniziavano ad essere meno folte.Decisi di recarmi presso un dermatologo il dott. Gigli, che a detta di molti e' un valido esperto in tricologia, il quale mi disse che avevo una androgenetica lieve e mi prescrisse finasteride e minox 3% con anti androgeni. Da allora ad oggi sono passati 3 anni ma noto che la riga centrale rimane, all' incirca, della stessa dimensione,le tempie sono leggermente diminuite e con i capelli bagnati noto un generale diradamento contro un colore cmq piu' scuro dei capelli. Preciso che in questi tre anni ho solo preso finasteride, in quanto il minox mi ungeva troppo i capelli.
Le domande sono queste:
- Gia' dal 2007 notavo che tirando su una ciocca di capelli, controluce, vedevo e vedo ancora tanti capelli che hanno lunghezze diverse.(alcuni arrivano dopo le spalle, altri un po' prima ed altri ancora piu'corti) e la parte incriminata e' quella attorno alla riga centrale (parte posteriore compresa).Gigli mi disse che questo fatto non era imputabile all' androgenetica ma ad uno stress chimico-fisico...(mai fatto trattamenti particolari);pero' leggo che l' androgenetica produce effettivamente capelli piu' corti perche' si riduce la fase anagen.
Potreste spiegarmi da cosa e' dovuto questo fenomeno?
-finasteride e' DAVVERO un valido aiuto in questa patologia?
-Ogni quanto tempo avviene lo step successivo di peggioramento(ogni 4 anni?)?
Sperando in una vostra cortese risposta, e sperando di non rimanere calvo, porgo distinti saluti.
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Gentile utente
Ogni calvizie (alopecia androgenetica) ha una storia a a se' : ad oggi con le tecniche di diagnosi non invasiva (demoscopia del cuoio capelluto) si riesce a comprendere bene i segni che possono chiarire l'andamento positivo o meno di una terapia.
Cerchi di riaggiornare la situazione sulla scorta di quanto suggeritole.
Cari saluti
Ogni calvizie (alopecia androgenetica) ha una storia a a se' : ad oggi con le tecniche di diagnosi non invasiva (demoscopia del cuoio capelluto) si riesce a comprendere bene i segni che possono chiarire l'andamento positivo o meno di una terapia.
Cerchi di riaggiornare la situazione sulla scorta di quanto suggeritole.
Cari saluti
Dr.ssa Silvia Suetti, Dermatologo e Tricologo
www.tricologa.it
Segreteria 06.90213462
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 30/11/2010.
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