Puntini, prurito al glande
Buongiorno, di seguito le inoltro la storia di ciò che mi è successo. Spero possiate darmi una mano...
In marzo 2010 ho avuto due rapporti sessuali con due partner differenti. Nel primo non ho usato nessuna precauzione, mentre per il secondo, avvenuto 3 settimane dopo con la seconda partner, ho usato il condom, a metà rapporto mi sono accorto che il preservativo era sporco di sangue e che la mia partner era nei primi o ultimi giorni del ciclo, continuammo il rapporto per via orale, questa volta non protetto. Tengo a precisare che tutte e due erano due partner occasionali, e che ne ho più contatti con loro, ne so nulla di loro.
A distanza di qualche giorno, più precisamente verso fine marzo, iniziai ad avere un lieve prurito nella zona del glande, pensai che era giusto lavare la zone del glande e tutto il pene con il sapone, regolarmente ogni giorno, continuai per un mese circa. Nel frattempo il dottore, mi prescrisse gli esami del sangue (profilo ematologico, prelievo venoso, anticorpo e anti sifilide, ac anti hiv 1-2) e un tampone “solco balano prepuziale” (esame microscopio, esame colturale e ricerca miceti) risultati tutti negativi, a parte alcuni valori del sangue che sono risultati sballati per via della mia microcitemia; così il dottore mi diagnosticò una candida, quindi iniziai ad usare la crema Trosyd, per circa due settimane (è passato molto tempo, non ricordo precisamente i giorni, ma a grandi linee è come le scrivo). Quando la usavo non notavo miglioramenti, e dopo le due settimane, cioè a fine del trattamento, sembrava che la situazione fosse migliorata invece il problema ogni tanto si ripresentava. Continuai occasionalmente a usare per periodi brevi di 3/5 giorni la pomata spalmandola nel glande e in tutta la pelle che lo ricopriva. Nel frattempo mi incontrai con una terza partner, con la quale abbi alcuni rapporti sessuali protetti e altri non protetti. A inizio Giugno successe che una mattina trovai il glande ricoperto da mughetto (non so se sia la parola giusta, comunque era tipo pus) e tutta la pelle, che solitamente ricopre il glande era gonfia e rossastra. In quei giorni ero fuori casa e senza possibilità di avere un bagno mio dove potermi lavare minuziosamente, quindi feci alla meno peggio, non ottenendo un risultato ottimale. Nel frattempo iniziò un forte prurito. Pochi giorni dopo ritornai dal dottore, il quale mi prescrisse una visita specialistica, che riuscii a farla solo verso fine giugno. Lo specialista mi disse che era una sorta di psoriasi dovuta dallo stress, e disse che non era ne infettiva ne altro, e mi diede una cura che non eseguii mai, perché prevedeva l’uso di un liquido rossastro che macchiava tutta la zona dove veniva usata. Continuai ad usare ogni tanto crema e a lavare con il sapone tutta la zona del glande.
Quindi andai da un secondo specialista, il quale, mediante una speciale lampada a raggi uv (se non ricordo male il nome) mi disse di avere la candida, e mi disse che non dovevo assolutamente usar
In marzo 2010 ho avuto due rapporti sessuali con due partner differenti. Nel primo non ho usato nessuna precauzione, mentre per il secondo, avvenuto 3 settimane dopo con la seconda partner, ho usato il condom, a metà rapporto mi sono accorto che il preservativo era sporco di sangue e che la mia partner era nei primi o ultimi giorni del ciclo, continuammo il rapporto per via orale, questa volta non protetto. Tengo a precisare che tutte e due erano due partner occasionali, e che ne ho più contatti con loro, ne so nulla di loro.
A distanza di qualche giorno, più precisamente verso fine marzo, iniziai ad avere un lieve prurito nella zona del glande, pensai che era giusto lavare la zone del glande e tutto il pene con il sapone, regolarmente ogni giorno, continuai per un mese circa. Nel frattempo il dottore, mi prescrisse gli esami del sangue (profilo ematologico, prelievo venoso, anticorpo e anti sifilide, ac anti hiv 1-2) e un tampone “solco balano prepuziale” (esame microscopio, esame colturale e ricerca miceti) risultati tutti negativi, a parte alcuni valori del sangue che sono risultati sballati per via della mia microcitemia; così il dottore mi diagnosticò una candida, quindi iniziai ad usare la crema Trosyd, per circa due settimane (è passato molto tempo, non ricordo precisamente i giorni, ma a grandi linee è come le scrivo). Quando la usavo non notavo miglioramenti, e dopo le due settimane, cioè a fine del trattamento, sembrava che la situazione fosse migliorata invece il problema ogni tanto si ripresentava. Continuai occasionalmente a usare per periodi brevi di 3/5 giorni la pomata spalmandola nel glande e in tutta la pelle che lo ricopriva. Nel frattempo mi incontrai con una terza partner, con la quale abbi alcuni rapporti sessuali protetti e altri non protetti. A inizio Giugno successe che una mattina trovai il glande ricoperto da mughetto (non so se sia la parola giusta, comunque era tipo pus) e tutta la pelle, che solitamente ricopre il glande era gonfia e rossastra. In quei giorni ero fuori casa e senza possibilità di avere un bagno mio dove potermi lavare minuziosamente, quindi feci alla meno peggio, non ottenendo un risultato ottimale. Nel frattempo iniziò un forte prurito. Pochi giorni dopo ritornai dal dottore, il quale mi prescrisse una visita specialistica, che riuscii a farla solo verso fine giugno. Lo specialista mi disse che era una sorta di psoriasi dovuta dallo stress, e disse che non era ne infettiva ne altro, e mi diede una cura che non eseguii mai, perché prevedeva l’uso di un liquido rossastro che macchiava tutta la zona dove veniva usata. Continuai ad usare ogni tanto crema e a lavare con il sapone tutta la zona del glande.
Quindi andai da un secondo specialista, il quale, mediante una speciale lampada a raggi uv (se non ricordo male il nome) mi disse di avere la candida, e mi disse che non dovevo assolutamente usar
[#1]
Il messaggio è tronco, ma si evince chiaramente che lei possa avere fra le diverse diangosi, una balanite o balanopostite di natura da determinare ( https://www.medicitalia.it/minforma/dermatologia-e-venereologia/206-la-balanopostite-e-la-balanite-conosciamole-meglio-per-curarle-bene.html )
Ovviamente, la diangosi spetta solo al dermatologo che la tiene in cura, ben sapendo che molto spesso la candida pur quando presente, spesso sovrappone quadri con infezioni miste.
Cari saluti
Ovviamente, la diangosi spetta solo al dermatologo che la tiene in cura, ben sapendo che molto spesso la candida pur quando presente, spesso sovrappone quadri con infezioni miste.
Cari saluti
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Salve,
aggiungerei alla spiegazione del collega che, nella mia esperienza, molto spesso delle balaniopostiti vengono curate come Candida in maniera indiscriminata, mentre, in quella zona, i quadri di maggiore frequenza sono quelli di tipo irritativo. E' spesso presente iuna flora mista al tampone, ma da un punto di vista patogenetico potrebbe trattarsi di una sorta di sovrapposizione ad una candida precedente.
Molto spesso casi datanti da vario tempo, si risolvono con banali prescrizioni di detergenti giusti e creme anti irritanti.
Ma tutto ciò lo si può avere solo dopo visita da un buon dermatologo che abbia non solo esperienza nel campo ma buonsenso.
Saluti
Mocci
aggiungerei alla spiegazione del collega che, nella mia esperienza, molto spesso delle balaniopostiti vengono curate come Candida in maniera indiscriminata, mentre, in quella zona, i quadri di maggiore frequenza sono quelli di tipo irritativo. E' spesso presente iuna flora mista al tampone, ma da un punto di vista patogenetico potrebbe trattarsi di una sorta di sovrapposizione ad una candida precedente.
Molto spesso casi datanti da vario tempo, si risolvono con banali prescrizioni di detergenti giusti e creme anti irritanti.
Ma tutto ciò lo si può avere solo dopo visita da un buon dermatologo che abbia non solo esperienza nel campo ma buonsenso.
Saluti
Mocci
Luigi Mocci MD
[#3]
Ex utente
Buongiorno, i caratteri non mi sono bastati per scrivere tutta la storia quindi sarò succinto. Spero in un vostro aiuto.
"In marzo 2010 ho avuto due rapporti sessuali con due partner differenti. Nel primo non ho usato nessuna precauzione, mentre per il secondo, avvenuto 3 settimane dopo con la seconda partner, ho usato il condom, a metà rapporto mi sono accorto che il preservativo era sporco di sangue e che la mia partner era nei primi o ultimi giorni del ciclo, continuammo il rapporto per via orale, questa volta non protetto. Tengo a precisare che tutte e due erano due partner occasionali, e che ne ho più contatti con loro, ne so nulla di loro. A distanza di qualche giorno ebbi prurito al glande e presenza di puntini rossi.
da quel giorno ad oggi sono andato da tre specialisti i quali mi hanno detto cose diverse: candinda, stress, lesioni accidentali, irritazione dovuta al lattice e vasellina del condom.
In questi mesi ho usato i seguenti farmaci: Crema Trosyd, crema Travocort, crema essex, antibiotico Itraconazolo Teva 100 per tre cicli di tre mesi.
ho fatto l'esame del sangue ad aprile 2010 per: (profilo ematologico, prelievo venoso, anticorpo e anti sifilide, ac anti hiv 1-2) e un tampone “solco balano prepuziale” (esame microscopio, esame colturale e ricerca miceti) risultati tutti negativi, a parte alcuni valori del sangue che sono risultati sballati per via della mia microcitemia.
Ho rifatto gli esami del sangue e delle urine a novemrbre: (P-Acido Urico, P-Creatinina, S-Crp(Prot.C Reat.), Pofilo Ematologico, Prelievo Venoso, P.Urea, Esame Urine, Esame Culturale, B-Ves) con un risultato negativo per quello dell’urina, e normale per quello del sangue.
Ho rifatto un tampone al glande a Ottobre, risultato negativo.
Ora sto usando la crema essex, e ho dei puntini rossi nel glande, che mi danno fastidio e prurito. Non ho rapporti sessuali da 3 settimane, quindi non può essere ne il lattice, ne la vasellina del condom, che mi crea irritazione.
Da marzo ad oggi ho avuto dei rapporti sessuali e orali non protetti, confidando nella diagnosi "non c'è niente" che mi han detto i dottori. La mia partner non ha sintomi e dice di stare bene.
Quando uso la pomata avverto meno fastidio, ma comunque il glande risulta ancora rossastro e irritato, soprattutto vicino alla corona del glande, nella parte di pelle che solitamente ricopre il glande si presentano come delle striature più rossastre e nel solco dietro la corona del glande vi sono come delle macchioline rosse.
In più ho paura di aver attaccato qualcosa alle partner occasionali e a quella odierna.
Cosa devo fare? Scrivo qui perché ormai è da 9 mesi che ho più o meno lo stesso problema (a mia vista) e non ne vedo via d’uscita.
Cosa ho? Che esami dovrei fare? Che cura seguire?
Spero in una vostra risposta, perché ormai non so più veramente cosa fare…"
"In marzo 2010 ho avuto due rapporti sessuali con due partner differenti. Nel primo non ho usato nessuna precauzione, mentre per il secondo, avvenuto 3 settimane dopo con la seconda partner, ho usato il condom, a metà rapporto mi sono accorto che il preservativo era sporco di sangue e che la mia partner era nei primi o ultimi giorni del ciclo, continuammo il rapporto per via orale, questa volta non protetto. Tengo a precisare che tutte e due erano due partner occasionali, e che ne ho più contatti con loro, ne so nulla di loro. A distanza di qualche giorno ebbi prurito al glande e presenza di puntini rossi.
da quel giorno ad oggi sono andato da tre specialisti i quali mi hanno detto cose diverse: candinda, stress, lesioni accidentali, irritazione dovuta al lattice e vasellina del condom.
In questi mesi ho usato i seguenti farmaci: Crema Trosyd, crema Travocort, crema essex, antibiotico Itraconazolo Teva 100 per tre cicli di tre mesi.
ho fatto l'esame del sangue ad aprile 2010 per: (profilo ematologico, prelievo venoso, anticorpo e anti sifilide, ac anti hiv 1-2) e un tampone “solco balano prepuziale” (esame microscopio, esame colturale e ricerca miceti) risultati tutti negativi, a parte alcuni valori del sangue che sono risultati sballati per via della mia microcitemia.
Ho rifatto gli esami del sangue e delle urine a novemrbre: (P-Acido Urico, P-Creatinina, S-Crp(Prot.C Reat.), Pofilo Ematologico, Prelievo Venoso, P.Urea, Esame Urine, Esame Culturale, B-Ves) con un risultato negativo per quello dell’urina, e normale per quello del sangue.
Ho rifatto un tampone al glande a Ottobre, risultato negativo.
Ora sto usando la crema essex, e ho dei puntini rossi nel glande, che mi danno fastidio e prurito. Non ho rapporti sessuali da 3 settimane, quindi non può essere ne il lattice, ne la vasellina del condom, che mi crea irritazione.
Da marzo ad oggi ho avuto dei rapporti sessuali e orali non protetti, confidando nella diagnosi "non c'è niente" che mi han detto i dottori. La mia partner non ha sintomi e dice di stare bene.
Quando uso la pomata avverto meno fastidio, ma comunque il glande risulta ancora rossastro e irritato, soprattutto vicino alla corona del glande, nella parte di pelle che solitamente ricopre il glande si presentano come delle striature più rossastre e nel solco dietro la corona del glande vi sono come delle macchioline rosse.
In più ho paura di aver attaccato qualcosa alle partner occasionali e a quella odierna.
Cosa devo fare? Scrivo qui perché ormai è da 9 mesi che ho più o meno lo stesso problema (a mia vista) e non ne vedo via d’uscita.
Cosa ho? Che esami dovrei fare? Che cura seguire?
Spero in una vostra risposta, perché ormai non so più veramente cosa fare…"
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 18.9k visite dal 28/11/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su AIDS-HIV
L'AIDS è la sindrome da immunodeficienza acquisita, malattia che deriva dall'infezione del virus HIV (Human Immunodeficiency Virus): quali sono le situazione di rischio e come evitare il contagio?