Circa 2anni fà ho asportato con una tecnica di shaving un neo
salve,
circa 2anni fà ho asportato con una tecnica di shaving un neo in rilievo che dall'esame istologico è risultato neo composto.
Ora casualmente in una visita dermatologica il dottore mi ha detto ke questo neo è stato asportato male e doveva essere asportato chirurgicamente; per cui in allarme mi sono consultata con un chirurgo plastico il quale mi ha detto che poteva essere totalmente rimossa la radice con una tecnica con laser.
Ora sono confusa non sò qual'è l'intervento migliore da fare.
Lei cosa mi consiglia?
circa 2anni fà ho asportato con una tecnica di shaving un neo in rilievo che dall'esame istologico è risultato neo composto.
Ora casualmente in una visita dermatologica il dottore mi ha detto ke questo neo è stato asportato male e doveva essere asportato chirurgicamente; per cui in allarme mi sono consultata con un chirurgo plastico il quale mi ha detto che poteva essere totalmente rimossa la radice con una tecnica con laser.
Ora sono confusa non sò qual'è l'intervento migliore da fare.
Lei cosa mi consiglia?
[#1]
il mio parere personale:
un nevo ricorrente, ovvero una lesione melanocitaria benigna che viene asportata con shaving e che si ripresenta, dovrebbe essere riasportata con tecnica chirurgica:
altre tecniche a mio avviso costituiscono un non senso procedurale; non solo, la stessa lesione melanocitaria deve essere posta in esame istologico per la massima sicurezza del paziente (e per la difficoltà dell'istologo che avrà molti problemi a chiarire quella entità clinica nota come psudo-melanoma di Ackermann: ovvero un nevo di questo genere che pur nella benignità sembra avere delle caratteristiche molto atipiche proprio per la sua escissione incompleta e parziale ripresentazione)
cari saluti
Dott. LAINO, Roma
un nevo ricorrente, ovvero una lesione melanocitaria benigna che viene asportata con shaving e che si ripresenta, dovrebbe essere riasportata con tecnica chirurgica:
altre tecniche a mio avviso costituiscono un non senso procedurale; non solo, la stessa lesione melanocitaria deve essere posta in esame istologico per la massima sicurezza del paziente (e per la difficoltà dell'istologo che avrà molti problemi a chiarire quella entità clinica nota come psudo-melanoma di Ackermann: ovvero un nevo di questo genere che pur nella benignità sembra avere delle caratteristiche molto atipiche proprio per la sua escissione incompleta e parziale ripresentazione)
cari saluti
Dott. LAINO, Roma
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#2]
Utente
dottore vorrei specificare che il neo non si è riformato, ed inltre è presente in punto della spalla molto vistoso ;quindi lei mi consiglia di farlo chirurgicamente xke SOLO in questo caso sono sicura di estirpare la radice ..vero?inoltre vorrei chiederle , l'analisi istologica superficile del neo "che ho fatto" corrisponde come un'immagine riflessa ad un analisi della radice?..o essa può avere o subire delle variazioni?
[#3]
Aggiungo il mio parere personale: se il nevo era stato analizzato ed era risultato un nevo composto non vi è alcun motivo per rifare un altro intervento. A meno di un miglioramento estetico. Il nevo composto non è pericoloso ed è equiparabile alla cute sana. Quindi può lasciare il mondo come sta. Al contrario asportandolo ed analizzandolo potrebbe imbattersi in un patologo non espertissimo di lesioni pigmentate che, davanti ad un quadro di psudo-melanoma di Ackermann come ha sottolineato il Dott. Laino, potrebbe consigliare una serie di ulteriori interventi che a mio avviso potrebbero solo portare a danni.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 17.1k visite dal 21/10/2010.
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