Acne da ovaio micropolicistico
Buongiorno,
vi scrivo sperando di trovare un conforto più che una soluzione al mio problema.
Sono una ragazza di 19 anni. Soffro di una forma di acne in viso, non particolarmente grave, a causa di ovaie micropolicistiche. Sotto consiglio della mia ginecologa ho assunto la pillola anti-concezionale Yasmin, ma non sono riuscita a portare a termine nemmeno il primo blister dati i numerosissimi effetti collaterali tali da non permettermi di svolgere le normali attività quotidiane e dato che il flusso mestruale dall’assunzione della pillola non si è mai arrestato, comportando anche problemi di anemia.
Non ho il coraggio di provare un altro tipo di pillola, per paura del riproporsi di tutti questi effetti collaterali, tenendo conto che altro ginecologo me lo ha assolutamente sconsigliato. Fra l’altro, sin dall’inizio, temo gli effetti negativi di una simile terapia, visto la familiarità, per linea paterna, di ictus, e, per linea materna, di trombosi agli arti inferiori.
Vorrei rivolgermi a un bravo dermatologo, ma già una volta le cure antibiotiche prescrittemi da un suo collega si sono rivelate del tutto inutili. Tenendo conto dell’esperienza pregressa di mia sorella, che non ha trovato alcuna terapia idonea, oltre alla pillola, per questo stesso problema, sono particolarmente sconfortata.
È possibile che vi siano terapie idonee che possano aiutarmi nel mio problema, senza dover ricorrere a terapie contraccettive che per il mio organismo si sono dimostrate eccessivamente invasive?
Inoltre potreste, se possibile, consigliarmi un bravo specialista a Palermo o dintorni?
Grazie.
vi scrivo sperando di trovare un conforto più che una soluzione al mio problema.
Sono una ragazza di 19 anni. Soffro di una forma di acne in viso, non particolarmente grave, a causa di ovaie micropolicistiche. Sotto consiglio della mia ginecologa ho assunto la pillola anti-concezionale Yasmin, ma non sono riuscita a portare a termine nemmeno il primo blister dati i numerosissimi effetti collaterali tali da non permettermi di svolgere le normali attività quotidiane e dato che il flusso mestruale dall’assunzione della pillola non si è mai arrestato, comportando anche problemi di anemia.
Non ho il coraggio di provare un altro tipo di pillola, per paura del riproporsi di tutti questi effetti collaterali, tenendo conto che altro ginecologo me lo ha assolutamente sconsigliato. Fra l’altro, sin dall’inizio, temo gli effetti negativi di una simile terapia, visto la familiarità, per linea paterna, di ictus, e, per linea materna, di trombosi agli arti inferiori.
Vorrei rivolgermi a un bravo dermatologo, ma già una volta le cure antibiotiche prescrittemi da un suo collega si sono rivelate del tutto inutili. Tenendo conto dell’esperienza pregressa di mia sorella, che non ha trovato alcuna terapia idonea, oltre alla pillola, per questo stesso problema, sono particolarmente sconfortata.
È possibile che vi siano terapie idonee che possano aiutarmi nel mio problema, senza dover ricorrere a terapie contraccettive che per il mio organismo si sono dimostrate eccessivamente invasive?
Inoltre potreste, se possibile, consigliarmi un bravo specialista a Palermo o dintorni?
Grazie.
[#1]
Confermo la necessità di visita dermatologica.
Peccato non poter intervenire con farmaci ormonali (il suo problema dovrebbe essere un iperandrogenismo da policistosi ovarica; faccia magari anche gli appositi esami!).
In assenza di possibilità di dare una cura ormonale efficace (ciproterone acetato per es.o altri antiandrogeni) si dovrà intervenire con altri farmaci , di cui l'armamentario dermatologico è ben fornito.
Alcuni di essi sono piuttosto efficaci ma richiedono un controllo specialistico molto stretto;purtroppo però non so indicarle nessuno nella sua zona. Ma vedrà che sicuramente a Palermo non mancheranno ottimi colleghi.
Cordialità
Peccato non poter intervenire con farmaci ormonali (il suo problema dovrebbe essere un iperandrogenismo da policistosi ovarica; faccia magari anche gli appositi esami!).
In assenza di possibilità di dare una cura ormonale efficace (ciproterone acetato per es.o altri antiandrogeni) si dovrà intervenire con altri farmaci , di cui l'armamentario dermatologico è ben fornito.
Alcuni di essi sono piuttosto efficaci ma richiedono un controllo specialistico molto stretto;purtroppo però non so indicarle nessuno nella sua zona. Ma vedrà che sicuramente a Palermo non mancheranno ottimi colleghi.
Cordialità
Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)
[#2]
Utente
Armatami di un po’ di speranza, mi sono recata da un dermatologo.
Tralasciando i particolari di una visita che mi è sembrata dettata dalla fretta, mi sono ritrovata con una ricetta che prescriveva oltre a un antibiotico orale (Azitromicina), un gel a base di adapalene e benzoil perossido (Epiduo). Non metto in dubbio la bontà del prodotto in questione, ma mi è sembrato da subito un po’ troppo forte per il mio caso.
A prescindere che lo stesso dermatologo ha affermato che la mia è un acne di forma lieve, la mia pelle è molto chiara, facile agli arrossamenti e basta il freddo per farla desquamare. Morale della favola: con una piccolissima applicazione in tre giorni la mia pelle sembrava ustionata e della consistenza delle squame di un serpente con la lingua biforcuta (e a me poi i serpenti fanno particolarmente schifo, scusando l’ironia).
Sarà pure vero che la desquamazione è un momento necessario della terapia, ma a parte che questa mi è sembrata eccessiva, mi si sono ancor di più arrossate e desquamate le palpebre e il contorno occhi (nonostante, ovviamente, il gel l’abbia abbondantemente tenuto lontano da queste) e per finire gli occhi, poverini già provati per i fatti loro, si sono gonfiati e arrossati!
Sarò esagerata, non tollererò la desquamazione perché mi impedisce di truccarmi e via dicendo, ma quel che troppo è troppo! Le mie povere palpebre, a 3 giorni di distanza dall’ultima applicazione, sembrano truccate da un ombretto di pessimo gusto e qualità!
Così, frustrata, torno dal suddetto dottore, che, non muovendosi dall’opinione che devo necessariamente usare Epiduo, mi prescrive una crema di tipo cosmetico… tanto poi torno a Epiduo… certo, dico, se mi prescrive una cremina del tipo profumeria!
Può essere mai che non esiste una via di mezzo? Anche solo che mi faccia migliorare un po’?
Se no, allora devo rimanere dell’opinione iniziale che l’acne non si cura, se non a costo di sacrifici, che sinceramente non mi sembrano del caso (un piccolo inestetismo, non una malattia vera e propria, almeno nel mio caso)? Devo continuare a vedere brufoli sul viso, finchè non andrò in menopausa e le ovaie micropolicistiche non andranno a riposo?
Tralasciando i particolari di una visita che mi è sembrata dettata dalla fretta, mi sono ritrovata con una ricetta che prescriveva oltre a un antibiotico orale (Azitromicina), un gel a base di adapalene e benzoil perossido (Epiduo). Non metto in dubbio la bontà del prodotto in questione, ma mi è sembrato da subito un po’ troppo forte per il mio caso.
A prescindere che lo stesso dermatologo ha affermato che la mia è un acne di forma lieve, la mia pelle è molto chiara, facile agli arrossamenti e basta il freddo per farla desquamare. Morale della favola: con una piccolissima applicazione in tre giorni la mia pelle sembrava ustionata e della consistenza delle squame di un serpente con la lingua biforcuta (e a me poi i serpenti fanno particolarmente schifo, scusando l’ironia).
Sarà pure vero che la desquamazione è un momento necessario della terapia, ma a parte che questa mi è sembrata eccessiva, mi si sono ancor di più arrossate e desquamate le palpebre e il contorno occhi (nonostante, ovviamente, il gel l’abbia abbondantemente tenuto lontano da queste) e per finire gli occhi, poverini già provati per i fatti loro, si sono gonfiati e arrossati!
Sarò esagerata, non tollererò la desquamazione perché mi impedisce di truccarmi e via dicendo, ma quel che troppo è troppo! Le mie povere palpebre, a 3 giorni di distanza dall’ultima applicazione, sembrano truccate da un ombretto di pessimo gusto e qualità!
Così, frustrata, torno dal suddetto dottore, che, non muovendosi dall’opinione che devo necessariamente usare Epiduo, mi prescrive una crema di tipo cosmetico… tanto poi torno a Epiduo… certo, dico, se mi prescrive una cremina del tipo profumeria!
Può essere mai che non esiste una via di mezzo? Anche solo che mi faccia migliorare un po’?
Se no, allora devo rimanere dell’opinione iniziale che l’acne non si cura, se non a costo di sacrifici, che sinceramente non mi sembrano del caso (un piccolo inestetismo, non una malattia vera e propria, almeno nel mio caso)? Devo continuare a vedere brufoli sul viso, finchè non andrò in menopausa e le ovaie micropolicistiche non andranno a riposo?
[#3]
Gent.le pz
L'acne si cura e in effetti abbiamo una casistic che ce lo conferma ampiamente .
E con successo.
Ma è ovvio che essendo una patologia caratterizzata da polimorfismo (cioè vi sono lesioni diverse , comedoni, papupule , pustole , noduli ,etc e tra l'altro su una cute che può essere seborroica ma anche sensibile, assottigliata , etc) richiede una ricettazione mirata e personalizzata.
Infatti i prodotti attivi sono tantissimi, ma vanno scelti sia in funzione del tipo di acne che in funzione del tipo di pelle , e tra l'altro cercando di essere delicati ma efficaci.
Deve rideterminarsi con il dermatologo, giacchè la possibilità di evitare quanto le è accaduto esiste.
Cordialità
L'acne si cura e in effetti abbiamo una casistic che ce lo conferma ampiamente .
E con successo.
Ma è ovvio che essendo una patologia caratterizzata da polimorfismo (cioè vi sono lesioni diverse , comedoni, papupule , pustole , noduli ,etc e tra l'altro su una cute che può essere seborroica ma anche sensibile, assottigliata , etc) richiede una ricettazione mirata e personalizzata.
Infatti i prodotti attivi sono tantissimi, ma vanno scelti sia in funzione del tipo di acne che in funzione del tipo di pelle , e tra l'altro cercando di essere delicati ma efficaci.
Deve rideterminarsi con il dermatologo, giacchè la possibilità di evitare quanto le è accaduto esiste.
Cordialità
[#4]
Utente
La ringrazio della cortese risposta.
Sono convinta di quanto Lei dice, che la cura va PERSONALIZZATA e modellata sul paziente e, trattandosi di dermatologia non a caso, sul tipo di pelle.
Purtroppo gli specialisti che finora ho incontrato hanno sempre dato cure "prestampate", date a catena di montaggio, indifferentemente da chi stava loro davanti.
C'è addirittura chi prescrive Isotretinoina per via orale, senza provare altre strade e in casi, forse, non necessari (ma certo, io non dovrei giudicare, non essendo medico...).
In ogni caso, grazie ancora una volta per il "conforto".
Ritenterò la mia guerra contro l'acne, aspettando intanto che si ricostruisca la mia povera pelle, che continua a cadere come neve...
Sono convinta di quanto Lei dice, che la cura va PERSONALIZZATA e modellata sul paziente e, trattandosi di dermatologia non a caso, sul tipo di pelle.
Purtroppo gli specialisti che finora ho incontrato hanno sempre dato cure "prestampate", date a catena di montaggio, indifferentemente da chi stava loro davanti.
C'è addirittura chi prescrive Isotretinoina per via orale, senza provare altre strade e in casi, forse, non necessari (ma certo, io non dovrei giudicare, non essendo medico...).
In ogni caso, grazie ancora una volta per il "conforto".
Ritenterò la mia guerra contro l'acne, aspettando intanto che si ricostruisca la mia povera pelle, che continua a cadere come neve...
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.3k visite dal 19/10/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ictus
Come riconoscere l'ictus? Ischemico o emorragico: scopri le cause, i fattori di rischio e i sintomi. Cure e guarigione: terapie possibili e complicanze.