Peggioramento fimosi
Salve, ho 30 anni e da sempre sono affetto da una leggera fimosi (il pene si scopre senza problemi a riposo mentre in erezione riesco a scoprirlo con una certa difficoltà o solo in parte a seconda di quanto è lubrificato) questa situazione non mi ha mai dato grossi problemi né per quanto riguarda la vita di tutti i giorni né per l'attività sessuale, se non la necessità di una particolare attenzione nell'ingiene intima e una certa accortezza nell'applicare il preservativo, percui non ho mai preso in considerazione l'idea di un intervento di circoncisione o di plastica del prepuzio. Circa 10 giorni fa ho avuto un forte infiammazione con arrossamento del glande e soprattutto del prepuzio che appariva anche leggermente rigonfio e caldo e bruciore a urinare. Mi è stato prescritto un antimicotico (Pevisone latte) per una settimana ma dopo 3 giorni di applicazione ho notato una forte secchezza del glande e di perdita di elasticità del prepuzio che mi hanno portato alla quasi impossibilità di scoprire il glande anche a riposo. Spaventato mi sono recato al pronto soccorso dove mi è stata consigliata una visita urologica. Nel frattempo l'infiammazione è nettamente migliorata e ora il glande è un po' meno secco ma continuo ad avere grosse difficoltà nello scoprirlo a meno che non tenga il pene per parecchio tempo in acqua calda o non usi creme emollienti. L'urologo mi è sembrato piuttosto superficiale paventandomi da subito la necessità di un intervento di circoncisione dopo una visita di meno di 10 minuti e dicendomi che probabilmente il problema è stato accentuato dal cortisone presente nell'antimicotico che ha alterato la muscosa interna del prepuzio ma ritenedo che in ogni caso qualunque grado di fimosi è una condizione patologica da correggere con un intervento chirurgico. Dopo di questo mi ha consigliato degli impacchi con acqua borica per un paio di settimane per risolvere la residua infiammazione (che nel frattemo è di nuovo peggiorata dopo che la parte è stata traumatizzata dalla visita) e l'utilizzo di creme emollienti tipo Fissan per risurre il rischio lesioni del prepuzio. Dopo alcuni giorni la situazone non tende a migliorare e seppure gli impacchi e l'utlizzo della crema mi diano un momentaneo sollievo trovo sempre grosse difficoltà nello scoprire il glande. Tra l'altro se solo provo a lavarmi con acqua fredda o tiepida la pelle si raggrinzisce terribilmente provocandomi un fastidio molto intenso finchè non torna perfettamente asciutta, nonchè durante l'erezione provo molto fastidio e ho timore di uno strozzamento che provochi una parafimosi e il pene si incurva leggermente verso il basso. E' possibile che l'utilizzo di una terapia sbagliata per soli tre giorni abbia provocato un peggioramento così drastico della situazione o che comunque la stessa sia stata provocata dall'infiammazione che ho avuto? Esiste qualche lubrifiante che posso utilizzare in attesa che la situazione (si spera!) migliori? E' consigliabile prenotare anche una visita dermatologica? E soprattutto pensate ci sia modo di intraprendere qualche cura in modo che il tutto torni alla situazione precedente? Sono molto preoccupato, mi rendo conto che un intervento di circoncisione è una cosa abbastanza di routine ma siccome la cosa non mi aveva mai procurato fastidi tali da operarmi preferirei evitare se possibile, fermo restando che se la situazione rimane quella di adesso diventerebbe una cosa assolutamente inevitabile. Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
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Gentile utente,
la visita Dermato-Venereologica, nel suo caso, più che consigliabile direi che è necessaria:
deve essere infatti escluso - dalla descrizione che fa della situazione - un incipiente LICHEN SCLEROSUS (patologia dermatologica infiammatoria immunologica, la quale può essere "smascherata" anche da un episodio di balanopostite batterica o micotica - episodio che potrebbe averla interessata)
pertanto il mio consiglio verte nell'abbandono di ogni terapia palliativa, al fine di non alterare nè offuscare il quadro a chi dovrà leggerlo.
Sappia ancora che se la Fimosi non sarà l'unica situazione a suo carico (anche il Lichen sclerosus provoca fimosi) sappia che ogni approccio chirurgico DEVE essere evitato, per dedicarsi in prima battuta ad una terapia Medica specifica.
cari saluti.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
la visita Dermato-Venereologica, nel suo caso, più che consigliabile direi che è necessaria:
deve essere infatti escluso - dalla descrizione che fa della situazione - un incipiente LICHEN SCLEROSUS (patologia dermatologica infiammatoria immunologica, la quale può essere "smascherata" anche da un episodio di balanopostite batterica o micotica - episodio che potrebbe averla interessata)
pertanto il mio consiglio verte nell'abbandono di ogni terapia palliativa, al fine di non alterare nè offuscare il quadro a chi dovrà leggerlo.
Sappia ancora che se la Fimosi non sarà l'unica situazione a suo carico (anche il Lichen sclerosus provoca fimosi) sappia che ogni approccio chirurgico DEVE essere evitato, per dedicarsi in prima battuta ad una terapia Medica specifica.
cari saluti.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#3]
Ex utente
Salve, le scrivo per aggiornarla della situazione. Ho prenotato la visita dermatologica ma visto il periodo dovrò attendere fino a fine mese. Con l'applicazione dell'acqua borica il rossore e il bruciore sono quasi scomparsi e riesco di nuovo a scoprire il glande abbastanza agevolmente anche se soltanto a pene flacido. Persiste però il problema della mancanza di elasticità della pelle del prepuzio percui quando il pene riceve uno stimolo di freddo o rimane per un po' in acqua si formano delle pieghe che provocano come un effetto di "incollamento" sul glande con sensazione di formicolio e bruciore finchè la pelle non torna a distendersi. Non c'è qualcosa che si possa fare per ovviare momentaneamente al problema? Grazie e cari saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.5k visite dal 06/08/2007.
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