Un problema dermatologico ed è il caso

Gentili medici, il mio problema riguarda una serie di disturbi che può essere genericmente ascritto a "prurito vulvare", ma che comprende anche fastidi difficilmente esplicitabili, quali formicolii e sensazione di calore, qualora intenso. La mia trafila per cercare di risolvere questo problema - che credevo si risolvesse nell'indicazione di una crema specifica - è cominciata un anno e mezzo fa da un ginecologo che non trovando nulla di strano mi spiegò delle pratiche corrette per evitare perlopiù reazioni allergiche (biancheria di cotone, detergente intimo, no pantaloni aderenti, etc). Tuttavia, nè l'attenersi a queste "regole" nè l'utilizzo di alcuni lenitivi (saugella crema, vea spray) hanno risolto il mio prurito. Successivamente ho eseguito il tampone vaginale che non ha evidenziato alcuna infezione; veniva evidenziato solamente che la flora lattobacillare era scarsamente rappresentata. Mi sono allora rivolta ad un dermatologo, il quale, anch'esso non vedendo nella zona vulvare nulla di particolare, mi ha consigliato l'uso di cortisone (blando) e di zirtec per alcuni giorni. Ma io non ho riscontrato risultati apprezzabili. Dopodichè, lo stesso dermatologo, visti i risultati, mi prescrisse di disinfettare la zona con eosina e poi continuare con una crema lenitiva e rinfrescante (sarnol). A questo punto, spero, cari medici, di non avervi persi per strada leggendo .... Per concludere, vista la non efficacia di anche questa cura, ho rifatto il tampone vaginale che non evidenzia alcuna infezione ma mostra numerosi leucociti e numerose cellule. Il ginecologo dice che dato che la flora lattobacillare è ora ben rappresentata è possibile considerare il tampone negativo.
Ora, che cosa devo fare?
Quei leucociti sono lì a caso o vogliono dirmi che qualche infiammazione/infezione c'è? Oppure è un problema dermatologico ed è il caso di tentare l'ennesima cura con una crema con del testosterone (cosa che mi accennava il dermatologo nel caso in cui non risolvessi ancora nulla? Quali sono le controindicazioni dell'utilizzo del testosterone? Forse potrei ritornare ad utilizzare il cortisone, magari più forte?
Ringrazio sinceramente della risposta che vorrete darmi e dell'attenzione che mi avete prestato fino quì, tuttavia non mi sarei rivolta a questo forum/consulto se non fossi davvero confusa sul cosa fare. Soprattutto non so se mi devo preoccupare sul serio.
Cordiali saluti.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
Genitle utente,

la sede Venereologica Dermatologica serve a chiarire ben altro che il livello del testosterone (che non sò quale reale utilità pratica possa avere in questo problema)
sarebbe opportuno effettuare la visita Venereologica dermatologica, anche per escludere altre componenti causali del problema, come una DAC genitale (na dermatita allergica da contatto con sostanze chimiche di varia natura) perfezionabile con il PATCH TEST e per escludere altre dermatosi pruriginose dell area genitale.
questo a prescindere dal tampone.

cari saluti.
Dott. LAINO, Roma

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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Utente
Utente
La ringrazio della sua risposta dottore, effettivamente anche io non capivo come mai l'alternativa dovesse essere il testosterone, soprattutto in seguito alla considerazione che non ho eseguito alcun test o esame per verificare se possa trattarsi di dermatite allergica o altro. Mi è stato chiesto se fossi allergica ma una persona non lo può sapere se prima non lo verifica. Vedrò di fare questi test, sperando di dare soluzione a questo problema. Grazie ancora!!
Buona serata!