Dubbi su esposizione solare
Ho 38 anni,sono moro (sto incanutendo),ho la carnagione chiara e gli occhi castani. Negli ultimi anni ho fatto visite di controllo annuali da dermatologi e non è emerso niente a livello di nei o peggio,(le uniche “cose” emerse sulla pelle sono dei “puntini rossi” e delle macchioline marroni, e in faccia sullo zigomo dx ho una macchiolina marrone per la quale mi ha prescritto una crema anti brown skin). I dermatologi mi hanno sempre consigliato una protezione alta. Da giovane non mi sono mai esposto al sole e solo negli ultimi 10 anni ho preso l’abitudine di prendere il sole in montagna e al mare.
All’inizio usavo creme con livello di protezione alto, ma avevo problemi quando sudavo con le creme dense ( patch test ok) per una forma di autoreattività (eritemi). Ho quindi cominciato ad usare creme commerciali protezione 20 la prima settimana, 15 la seconda e gli ultimi giorni la 10 e non ho avuto problemi; di solito prendo il sole camminando in spiaggia dalle 09 alle 12 e dalle 16 alle 19(zona canarie). Non mi abbronzo mai molto. Per cercare di abituare la pelle al sole, ho preso l’abitudine negli ultimi anni di andare al parco in città la sera dopo il lavoro 2-3 volte a settimana a luglio e agosto (di solito vado in ferie a settembre).Per circa 1h 1/2 e senza protezione solare.L’anno scorso una dermatologa mi ha consigliato di prendere da 1 mese prima di andare al mare fino a 1 mese dopo l’essere rientrato, un integratore in capsule.
Detto ciò, a seguito di alcune conversazioni con colleghi/e, vorrei capire alcune cose anche per trasmetterle agli altri:
-l’abitudine di prendere il sole al parco la sera (17-19) senza crema e camminando nei mesi di luglio-agosto per abituare la pelle al sole è corretta? C’è chi lo fa a quell’ora sul balcone è uguale o peggio?
-le creme riportano il fattore di protezione e poi c’è scritto che proteggono da UVA-UVB e da danni a livello cellulare, ma allora il fattore di protezione è solo per evitare scottature e comunque siamo protetti da questi raggi UV? Nel senso che se non mi scotto allora sicuramente non avrò problemi alla pelle?
-Nei weekend, a volte vado in montagna e sono esposto al sole tutto il giorno e il collo e il viso si arrossano(sia se metto la crema che no). Quando succede la sera mi metto la Nivea soft o l’olio della Roberts (che dicono idrata la pelle più delle normali creme).E’ corretto usare questi prodotti per idratare la pelle arrossata dal sole?
-E’ vero che nelle persone sopra i 60 anni i danni alla pelle sono ridotti?
-Se si usano creme anti-smagliature si possono mettere le creme abbronzanti e i dopo-sole?
-è vero che le sostanze di cui sono composte le creme solari producono loro stesse danni venendo assorbite dal corpo, e addirittura sarebbero più pericolose degli uv anche per il discorso di tumori?(parabeni, esulizole, omosalate, octinoxate,etc..)
-è vero che prendere il sole x 20min max senza crema anche in montagna non fa male?
grazie x ogni chiarimento vorrete darmi
Le potrebbe essere utile il mio minforma sulla esposizione solare.
Schematizzando tenga presente che il filtro , come dice la parola , filtra , cioè moltiplica i tempi di esposizione allungando il tempo che necessita per arrivare alla dose minima eritematogena per i filtri UVB (eritematogeni e carcinogenetici), mentre i filtri UVA schermano l'entrata di questi tipi di raggi ,più penetranti e responsabili del fotoaging.
Più forte l'irraggiamento , a fototipo costante, più alto il filtro !
Basso irraggiamento;meno necessità di filtri.
Va bene mettere un doposole idratante , ma solo come lenitivo , giacchè il danno è ormai fatto.
La domanda sugli ultrasessantenni mi fa sorridere...perchè mai??? L'energia eletromagnetica ricevuta è dannosa anche sull'anziano , anzi!
Per ultimo i filtri non sono oncogenetici , semmai sui parabeni c'è stato un discorso di sensibilizzazione allergica , che è altra cosa.
Per ultimo , il sole in Montagna fa più male giacchè ogni 1000 metri vi è un aumento medio di irraggiamento UV di circa il 30% rispetto al mare.
Quindi 20 min al mare=27 in montagna .
Cordialità
Per approfondire: Come scegliere la protezione solare?
Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)
grazie x le risposte che ci ha gentilmente dato.
abbiamo capito che occorre prestare più attenzione in montagna che al mare e che l'età non centra niente
mi scuso ma non abbiamo capito delle cose.
- in base alla descrizione che ho fatto si capisce che fototipo dovrei essere?
- il sole al parco/sul balcone la sera in città senza protezione fa bene (nel senso che aiuta la pelle ad abituarsi al sole e fa bene per la storia delle ossa)o i raggi uv riescono a fare male anche così?
- quella che ha definito "dose minima eritematogena" visilmente è quella che superata mi scotto o mi esce un eritema? cioè se non mi scotto e non mi esce l'eritema allora non ho subito danni?
- il fatto di usare il "rilastil" sotto il sole può creare dei problemi/sensibilizzare la pelle?
grazie da parte mia e dei miei colleghi per ogni suo chiarimento.
-I raggi UV fanno male comunque. E' energia che impatta sulle nostre cellule. Noi , ad es,siamo attrezzati con enzimi a riparare il DNA, ma questi meccanismi con il tempo possono incepparsi.
Un pò come se ci fosse un suo amico che le dà tutti i giorni dei colpetti sulla testa.
Per un periodo non avrebbe conseguenze , ma a lungo andare...
Il discorso della vit. D è sopravalutato;alle nostre latitudini basta veramente poco.
_ la MED indica il superamento dei meccanismi di "assorbimento" fisiologico o parafisiologico della cute.
Oltre quei joule per cm quadrato avvengono meccanismi di rilascio di mediatori chimici di flogosi che testimoniano l'inizio di una patologoa ;eritama solare e quindi ustione solare
Niente Rilastil sotto il sole perchè può dare reazioni fotomediate a livello teorico.
Cordialità
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