Cisti sebacea rotta
Gentili dottori, da più di un anno ho una cisti sebacea all'altezza della scapola sinistra. Considerato che nel tempo si è ingrossata da uno a due centimetri di diametro, a maggio mi sono recata in ospedale presso il reparto di chirurgia plastica, dove mi hanno fissato un intervento per la sua asportazione alla fine di novembre, in quanto mi hanno spiegato che è meglio non operare in estate e che comunque danno precedenza ad interventi più urgenti. Tuttavia, tre settimane fa la cisti si è infiammata e ha cambiato di dimensione (3 cm circa) e forma, non essendo più tonda al tatto bensì irregolare. Ho pensato che potrebbe essere dovuto ad un massaggio alla schiena di circa 5 minuti che mi è stato fatto a mare per stendere la crema solare un mesetto fa. Ritenete che sia possibile che la pressione delle dita durante il massaggio abbia rotto la capsula provocando la fuoriuscita del contenuto? In questo caso, potrebbe esserci qualche rischio per la scapola (attaccamento all'osso)? Ritenete che a questo punto sia ancora opportuno aspettare la fine di novembre per l'asportazione? Vorrei precisare che 1) attualmente si è formato un buchetto nella cisti e che da esso sta fuoriuscendo del materiale misto a sangue, che 2) nel corso di queste settimane, dietro indicazione del medico di famiglia, sto assumendo antibiotici per via orale (prima il generico dell'Augmentin per 12 giorni e adesso Veclam da una settimana)e sto applicando localmente Aureomicina crema e 3) ho prenotato per i primi di settembre una visita presso il reparto di chirurgia plastica di un altro ospedale, sperando che mi fissino l'intervento in data più vicina. Un'ultima domanda: è il caso di spremere la cisti per favorire l'eliminazione dal buchetto del materiale liquido che si è formato? Ringrazio per la cortese attenzione.
[#1]
Gent.le pz
deve rivolgersi in tempi brevi al dermochirurgo che effettuerà l'asportazione della lesione.
Il drenaggio spontaneo attraverso la fistola di regola non consente la risoluzione totale per il permanere della capsula, e non è il caso che venga automanipolata.
Bene la terapia antibiotica che favorirà il superamento della fase flogistica,
Nessuna paura per strutture profonde, stante la natura di queste cisti dermoidi.
Cordialità
deve rivolgersi in tempi brevi al dermochirurgo che effettuerà l'asportazione della lesione.
Il drenaggio spontaneo attraverso la fistola di regola non consente la risoluzione totale per il permanere della capsula, e non è il caso che venga automanipolata.
Bene la terapia antibiotica che favorirà il superamento della fase flogistica,
Nessuna paura per strutture profonde, stante la natura di queste cisti dermoidi.
Cordialità
Dott.Giampiero Griselli Dermovenereologo
www.dermoonline.com
Ferrara,Torino,Brescia,Porto Tolle(RO)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 11.4k visite dal 26/07/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.