Una pomata "canesten" ma passati alcuni giorni
Circa tre mesi fa mi si sono presentate delle macchie rosse sul pene, per le quali il medico di famiglia mi ha consigliato di mettere per 20 giorni una pomata "CANESTEN" ma passati alcuni giorni (oltre i 20 della pomata), si sono ripresentate con piu` intensita`, cioe` con in un punto un rossore piu` intenso con gonfiore diffuso sulla pelle del glande (pene circonciso) e una ulcerazione che ha prodotto del pus.
Andato in fretta dal dermatologo, mi consigliava lavaggi con bicarbonato per alcuni giorni perche` sotto l'influenza della "CANESTEN", per rivedermi.
La senda diagnosi e` stata di un "erpres" prescrivendomi un antimicotico e spennellature con mercurio cromo per 20 giorni.
Oggi passati 10 giorni dalla fine della cura il problema si e` ripresentato indenso cioe` rossore in tutto il pene e una macchia piu` intensa tendente alla spellatura.
Potreste cortesemente darmi un consiglio di cosa fare? e cosa altrettanto importante vorrei sapere se il mio problema puo' essere contagioso.
cordiali saluti e grazie anticipatamente della vostra attenzione.
Andato in fretta dal dermatologo, mi consigliava lavaggi con bicarbonato per alcuni giorni perche` sotto l'influenza della "CANESTEN", per rivedermi.
La senda diagnosi e` stata di un "erpres" prescrivendomi un antimicotico e spennellature con mercurio cromo per 20 giorni.
Oggi passati 10 giorni dalla fine della cura il problema si e` ripresentato indenso cioe` rossore in tutto il pene e una macchia piu` intensa tendente alla spellatura.
Potreste cortesemente darmi un consiglio di cosa fare? e cosa altrettanto importante vorrei sapere se il mio problema puo' essere contagioso.
cordiali saluti e grazie anticipatamente della vostra attenzione.
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Genitle utente,
Come potrà convenire, credo che a tutt'ora il suo problema sia tutt'altro che chiarito.
il circolo che diparte dalle macchie rosse, alla candidosi, alla "ulcerazione" all'Herpes genitalis e di nuovo alle macchie rosse è sicuramente "vizioso":
in questo bailàmme di diagnosi e terapie, sarebbe veramente opportuno ricondurre il tutto ad un VENEREOLOGO, avendo però l'accortezza di non applicare nulla che possa alterare il quadro a chi dovrà leggerlo.
l'ultima sua domanda, sul rischio di contagiosità e come potrà immaginare strettamente legata alla diagnosi, la quale a mio avviso, ancora purtroppo non le è stata fatta.
Carissimi saluti e disponibilità a fornire nuove indicazioni se necessario.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
Come potrà convenire, credo che a tutt'ora il suo problema sia tutt'altro che chiarito.
il circolo che diparte dalle macchie rosse, alla candidosi, alla "ulcerazione" all'Herpes genitalis e di nuovo alle macchie rosse è sicuramente "vizioso":
in questo bailàmme di diagnosi e terapie, sarebbe veramente opportuno ricondurre il tutto ad un VENEREOLOGO, avendo però l'accortezza di non applicare nulla che possa alterare il quadro a chi dovrà leggerlo.
l'ultima sua domanda, sul rischio di contagiosità e come potrà immaginare strettamente legata alla diagnosi, la quale a mio avviso, ancora purtroppo non le è stata fatta.
Carissimi saluti e disponibilità a fornire nuove indicazioni se necessario.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.2k visite dal 01/07/2007.
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