Una trasmissione orale

Buongiorno,

tempo fa ero terrorizzato dalla possibilità di un diabete.
Ricordando dai miei studi che le urine diventano dolci, molto stupidamente ho messo il dito sotto il getto di urina (o forse ho toccato la punta del pene) e l’ho appoggiato un paio di volte alla lingua. Non erano dolci difatti non ho il diabete.
Tuttavia ho questo timore: visto che HPV è molto diffuso e può annidarsi in modo asintomatico nelle mucose, nella prostata etc. può quel gesto aver “contaminato” la mia bocca trasmettendomi l’infezione alla mucosa faringea, laringea o altro? O le possibilità sono basse? Se fossi realmente infetto avrei grandi possibilità di essermi infettato? Può l’urina o l’aver toccato la punta del pene essere stato fonte di contagio?
Io non ho mai avuto rapporti prima del mio matrimonio, mia moglie qualcuno con una persona prima di me, quindi potrebbe eventualmente essere portatrice di HPV, avermelo trasmesso e, dopo questa vicenda del dito, potrei essermelo trasmesso in bocca.
Attualmente non ho lesioni assimilabili ad HPV però so che spesso non si vede e che può annidarsi nell’uretra e nella prostata.
L’urina venuta in contatto con la mia bocca può essere stato veicolo di infezione?
Sono intimorito poiché ho paura che baciando mia moglie o mangiando con posate e bicchieri delle mie figlie possa trasmettergli qualcosa!
SONO MOLTO PREOCCUPATO PER I MIEI FAMIGLIARI! Le mie sono paure infondate?


In gola vicino alle tonsille ho da tempo alcune piccole formazioni. Però due dermatologi mi dissero non essere niente (forse, mi chiedo, sono tonsille accessorie? Perché sono nella parte latero anteriore del velo palatino e non dietro dove dovrebbero stare le tonsille grosse laterali).
Altre due volte nella mia vita ho trovato in alcune porzioni di cibo al ristorante (una volta in un gelato) dei peli “strani” che sembravano di genitali. Anche in questo caso sussistono rischi per una trasmissione orale?

Grazie.
[#1]
Dr. Luigi Mocci Dermatologo, Medico estetico 4k 74
Salve,
direi che le sue paure e patofobie stanno scivolando su un terreno minato: quello in si perde il controllo.
Non mi prendo neanche la briga di dare delle risposte alle sue domande tanto le risposte sono ovvie, ma mi preoccupo per il suo grado di perdita di autocontrollo. Quello è il problema che si fossilizza sulle patolgie come potrebbe farlo su qualche altra cosa. Quando non ce la facciamo più a fronteggiare i nostri fantasmi è ora di farci aiutare da qualcuno che è in grado di farlo.

Ci pensi

un grosso saluto

Mocci

Luigi Mocci MD

[#2]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
La cosa migliore in questi casi e' quella di andare a farsi una chiacchierata con il venereologo per non creare situazioni spiacevoli per lei e per chi le sta accanto

saluti

Dott Laino, Roma

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#3]
Utente
Utente
Buongiorno,

Vi ringrazio delle risposte.
Tuttavia sono un po' confuso e non capisco.
Prima il dr. Mocci mi fa capire che le mie sono fobie e che le risposte sono ovvie, quindi immagino che tradotto significhi che non ci sono rischi concreti.
Poi il dr. Laino mi risponde poco fa dicendomi che é utile andare a farsi una chiaccherata dal venereologo per non creare situazioni spiacevoli per me e per chi mi sta accanto.
Su quest'ultimo parere non capisco il senso: se vuole dire che esiste un rischio concreto e devo andare dal venereologo, per evitare reali situazioni a rischio HPV per i miei famigliari o se invece devo andare a fare una chiaccherata dal venereologo per capire e sedare le mie fobie e capire che sono infondate, evitando quindi di creare situazioni spiacevoli che sarebbero il fatto di vivere male a causa di queste paure, danneggiando la mia vita di coppia e famigliare.

Quindi non comprendo la Sua risposta dr. Laino. Esistono o meno rischi concreti visto che mi invita ad andare dal venereologo?
Capisce che è anche "un po' difficile" andare a spiegare questa faccenda... Un conto é a Voi, non Vi vedo... Ma ad personam mi sa che le cose si complicano, un venereologo potrebbe anche invitarmi ad accomodarmi da un'altra parte, ritenendo le mie richieste assurde...

Mi faccia sapere perché la Sua risposta ha riacutizzato le mie paure che, dopo la risposta del dr. Mocci, si erano placate grandemente, tant'é che avevo già dimenticato la cosa...


Cordialmente.
[#4]
Dr. Luigi Mocci Dermatologo, Medico estetico 4k 74
Caro signore,
il concetto che il Dr. Laino ha espresso è quello mche semplicemente il dermatologo, che si occupa di questo genere di malattie, è la figura di riferimento per questo genere di cose perchè, giustamente, un nostro consulto via web non può assolutamente sostituire la visita medica, tutto qui. Non perda la tranquillità raggiunta E, SE HA PROBLEMI, non esiti pure a contattarci. Saremo lieti di darle, per quanto possibile, una mano.

Buona giornata

Mocci
[#5]
Utente
Utente
Ok grazie,

però sarei curioso di sapere effettivamente dal dr. Laino cosa intendesse per "situazioni spiacevoli". Se situazioni di stress o situazioni di reale rischio d'insorgenza di HPV!!! Perché dalla mail non comprendo bene. Penso intendesse la prima visto che parlava di "chiaccherata" e non di "visita".


Grazie ancora.
Arrivederci.
[#6]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464
il mio suggerimento sebbene conciso e succinto è da me fortemente accreditato e rilanciato:

per chiarirlo meglio aggiungo qualcosa:

La mia esperienza personale mi dice (parlo naturalmente in termini generali e mai vincolanti dalla sede telematica) che durante una visita con lo specialista si risolvono sempre 2 cose e delle 2 l'una:

1. si riesce a far diagnosi di malattia o di assenza di malattia

2. si chiarisce per bene al paziente con assenza di malattia specifica ma con forti ansie/confusione/timori/dubbi fondati o meno (ricerche telematiche, storie di visite pregresse e poco comprese nel rapporto medico paziente etc.) la situazione :

quest'ultima cosa è improducibile telematicamente e - a mio avviso - si raggiunge solo durante una visita = rapporto medico-paziente.

Il termine "chiacchierata" è un sinonimo di "raccolta di dati anamnestici remoti e prossimi" e molto altro ancora, poichè anche con una chiacchierata fra medico e paziente si riesce a fare molto per la Salute.

il mio è e rimane un consiglio che ovviamente è libero o meno di perseguire.

P.S. ho avuto un mio caro paziente che per un sospetto di HPV orale mai verificatosi, si è presentato da me almeno una decina di volte, perchè si sentiva meglio incontrandomi e facendosi controllare: secondo lei l'ho mai allontanato?

cordialità

Dott. LAINO, Roma
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