Nevi
Gent.mo Dottore, volevo chiederle un consiglio. Sono castana molto chiara di capelli, occhi verdi e pelle molto delicata. Nel corso degli anni mi sono riempita di nei generalmente di piccole dimensioni ma ne ho più di 50 sparsi su tutto il corpo, compresa la zona genitale. Sono di dimensioni più grande quelli sulla schiena che derivano presumibilmente da due scottature prese all'età di 14 e 21 anni ( quest'ultima è stata particolarmente profonda, quasi un'ustione). Si tratta di nei piani. Ogni anno al ritorno dal mare mi accorgo che i nei aumentano nonostante utilizzo un fattore protettivo 30 spf. Come posso fare per evitare che aumentino ricoprendomi interamente? Volevo chiedere inoltre se avere dei nei nella zona genitale qualora decidessi l’anno prossimo di avere una gravidanza può in qualche modo rivelarsi pericoloso durante il parto ( si tratta di nei piani di 4 mm circa e che ho sempre avuto)? Volevo inoltre sapere, qualora si rivelasse opportuno eseguire l’ epiluminescenza, presso quali strutture è possibile eseguirla? ( le pongo questa domanda perchè l’anno passato il medico curante mi ha prescritto la visita dermatologica per i nei, durante la quale la dott.ssa ha osservato i nei e mi ha prescritto di sottopormi ad una ulteriore visita di controllo trascorsi 6/12 mesi ma non ha eseguito esami.) Grazie
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Gentilissima utente,
i nevi aumentano di numero progressivamente nelle prime decadi di vita e questo è un fenomeno costituzionale che, per ora, non possiamo evitare. Se è destinata a sviluppare 100 elementi questo è scritto nel suo DNA. Il sole non fa altro che incrementare la pigmentazione di formazioni che, comunque, erano presenti, non è in grado di aumentarne il numero. Fortunatamente i nevi non sono pericolosi di per se', né nella zona genitale né altrove. Sono i melanociti che li compongono che - talora - possono degenerare in melanoma. I melanociti sono tuttavia molto più numerosi sulla pelle sana ed infatti l'80% dei melanomi insorge su cute normale, il 20% su nevo. Il problema e' che all'esordio il melanoma assomiglia ad un nevo e pertanto, se ha numerosi elementi, questi possono rendere più difficoltosa la diagnosi precoce. Non e' piu' corretto parlare di "visita dei nei" ma si dovrebbe parlare di "visita di prevenzione oncologica sull'intero ambito cutaneo".
Ritengo infine che tutti i dermatologi debbano utilizzare un dermatoscopio per la visita delle lesioni cutanee pigmentate.
Cordiali saluti
i nevi aumentano di numero progressivamente nelle prime decadi di vita e questo è un fenomeno costituzionale che, per ora, non possiamo evitare. Se è destinata a sviluppare 100 elementi questo è scritto nel suo DNA. Il sole non fa altro che incrementare la pigmentazione di formazioni che, comunque, erano presenti, non è in grado di aumentarne il numero. Fortunatamente i nevi non sono pericolosi di per se', né nella zona genitale né altrove. Sono i melanociti che li compongono che - talora - possono degenerare in melanoma. I melanociti sono tuttavia molto più numerosi sulla pelle sana ed infatti l'80% dei melanomi insorge su cute normale, il 20% su nevo. Il problema e' che all'esordio il melanoma assomiglia ad un nevo e pertanto, se ha numerosi elementi, questi possono rendere più difficoltosa la diagnosi precoce. Non e' piu' corretto parlare di "visita dei nei" ma si dovrebbe parlare di "visita di prevenzione oncologica sull'intero ambito cutaneo".
Ritengo infine che tutti i dermatologi debbano utilizzare un dermatoscopio per la visita delle lesioni cutanee pigmentate.
Cordiali saluti
Dott. Davide Brunelli
Specialista in Dermatologia e Venereologia
[#2]
Utente
Gent.mo Dr. Davide Brunelli,
la ringrazio anzitutto per la sua risposta molto chiara ed esaustiva.
Volevo chiederle in aggiunta se occorre utilizzare qualche accorgimento particolare in via preventiva per chi, come me, ha la pelle chiara e molto sensibile e se mi consiglia di sottopormi a visita di prevenzione oncologica sull'intero ambito cutaneo, una volta all'anno ( o anche più distanziata nel tempo)
Grazie
Cordiali saluti
la ringrazio anzitutto per la sua risposta molto chiara ed esaustiva.
Volevo chiederle in aggiunta se occorre utilizzare qualche accorgimento particolare in via preventiva per chi, come me, ha la pelle chiara e molto sensibile e se mi consiglia di sottopormi a visita di prevenzione oncologica sull'intero ambito cutaneo, una volta all'anno ( o anche più distanziata nel tempo)
Grazie
Cordiali saluti
[#3]
La frequenza con la quale potrà effettuare dei controlli e' stabilita in base al soggetto ed ai suoi fattori di rischio: sarà pertanto il professionista che la segue a consigliarne la frequenza.
Il consiglio per le pelli chiare e sensibili è uno soltanto: limitare il più possibile l'esposizione diretta ai raggi solari.
Il consiglio per le pelli chiare e sensibili è uno soltanto: limitare il più possibile l'esposizione diretta ai raggi solari.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 16/04/2010.
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