Prevenire la foruncolosi suppurata
Cari Dottori, sono una ragazza di 24 anni, è ormai più di sei anni che soffro di questo disturbo. All'inizio mi si presentava solo sull'inguine, e ne ho dato la causa alla depilazione, ma poi mi è successo anche sulla schiena, sul collo e addirittura sul viso. Tutto nasce da un semplice brufolo che però poi con il passare di una manciata di giorni si arrossa, si indurisce, si gonfia, si infetta e infine si apre di almeno 5 mm con l'uscita di pus. Queste infezioni si presentano singolarmente a distanza di cinque/sei mesi, così con questa decorrenza sono costretta a farmi un bel sette giorni di antibiotico e una terapia locale con acqua ossigenata, gentalyn beta e cerotto con garza che aiuti a far spurgare tutto il pus. Ovviamente a infezione passata mi rimane una cicatrice molto vistosa, anche di tipo cheloide. Secondo gli esami del sangue e della tiroide è tutto a posto, ho anche effettuato un' ecografia al collo, sospettando ghiandole che però sono a posto anche loro. L'unica cosa che non sono mai riuscita a fare è un tampone, in quanto quando mi inizia l'infezione e quindi non è ancora riconoscibile tendo ad applicare una crema che mi aiuti a far passare il rossore e questo sfalserebbe i risultati del tampone. Sono andata in visita da due dermatologi che al mio racconto sono rimasti quasi senza parole e senza sapermi dire se si tratti veramente di foruncolosi o no. Le domande a cui non ho avuto risposta sono tante, ma in particolare vorrei chiedervi: c'è qualche altro esame che posso fare (oltre al tampone) per capire meglio la situazione o farmi visitare da un'altro tipo di specialista (ad es. immunologo)potrebbe servire? se dal tampone risultasse lo stafilococco come potrei prevenire la formazione di queste infezioni? che crema posso usare per aiutare il più possibile la pelle a non lasciare cicatrici troppo evidenti, considerando che il cortisone me le ha sempre lasciate? Ringrazio anticipatamnete per la Vostra cortese attenzione.
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Salve,anzitutto l'unico specialista che possa valutare qualsiasi tipo di lesione di cute e mucose è il dermatologo, quindi gli altri specialisti si sentirebbero, pur non capendone niente, in dovere di fare qualcosa che risulterebbe astruso e forzato pur di giustificare l'essere stati chiamati in causa. Il tampone non ha senso, bisogna capire, localmente quali sono i fatori che le causano il problema, tra l'altro curato in maniera direi quanto meno curiosa, con gentamicina che in questo caso danno solo i medici di base, ma non un dermatologo, perchè sa che è più che inutile, poi con steroide, altra cosa curiosa, infine betadine o che altro. In questi casi, utilizzandol'antibiotico giusto si hanno buoni risultati, ma, ripeto, bisogna capire il perchè c'è questo problema quindi gestirlo. Ma solo con l'aiuto di un (finalmente) buon dermatologo.
Saluti
Mocci
Saluti
Mocci
Luigi Mocci MD
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 08/04/2010.
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